[di Marilena Fraccarolo, naturopata • Gennaio 1999] Trovarsi con la schiena bloccata, incapaci di muoversi dal dolore, è un'esperienza che molti hanno fatto o faranno. Oppure vi siete solo chinati per lavarvi i denti o avete spostato una cassetta, e d'improvviso quel dolore lanciante come se vi avessero piantato una lama nella schiena.

MAL DI SCHIENA? NO GRAZIE

Trovarsi con la schiena bloccata, incapaci di muoversi dal dolore, è un’esperienza che molti hanno fatto o faranno. Oppure vi siete solo chinati per lavarvi i denti o avete spostato una cassetta, e d’improvviso quel dolore lanciante come se vi avessero piantato una lama nella schiena. E ora siete lì, a letto, imbottiti di ogni sorta di pillole. Sì, pensate, ci sono stati altri episodi di mal di schiena in passato, a volte vi alzavate di mattina con la schiena a pezzi, ma poi tutto passava con qualche antidolorifico. Poi c’è stata quella volta che avete sollevato il bambino e avete sentito fare “clic” nella schiena, e vi ha fatto male tre giorni, ma poi il dolore è passato con qualche antiinfiammatorio. Dovreste fare più sport, è vero, ma chi ha tempo con il lavoro che fate, la famiglia, i figli… E poi non vedete l’ora di tornare a casa per stravaccarvi sul divano a guardare la TV, vi rilassa (davvero ?!). Però adesso siete lì, immobili, incapaci di fare qualsiasi cosa per voi stessi o per gli altri. Vi siete mai chiesti, in quelle lunghe ore, che cosa ha fatto sì che vi riduceste in quello stato. Qualcuno ve l’ha mai spiegato? L’educazione alla salute della schiena, come l’educazione sessuale, il più delle volte si riduce ad informazioni non date, date a metà, o a suggerimenti ambigui. Ma chi vi ha detto veramente cosa fare per avere una schiena sana e forte? Non vi voglio propinare esercizi faticosi o contorsioni impossibili, ma una graduale presa di coscienza del vostro corpo, un ascolto dei suoi bisogni, una visione più chiara della sua salute. Per esempio, qual è la vostra posizione in questo momento? Siete coscienti di dove sono e come sentite le varie parti del vostro corpo? Portate ora la vostra attenzione alla schiena e notate come la sentite, come sono le sue curvature, di che cosa ha bisogno. Certo, ogni schiena è diversa dall’altra, e il vostro terapista potrà darvi dei consigli in merito. Qui vi darò comunque delle “dritte” che serviranno a salvarvi dalla maggior parte dei guai. Per prima cosa, se dormite a pancia in giù, sappiate che questa potrebbe essere una causa del male. Lo so chè è una posizione comoda, ma se poteste trovare una posizione comoda sul fianco o a pancia in sù, sarebbe tanto meglio. Al mattino non alzatevi di scatto appena suona la sveglia, stiracchiatevi ancora un po’ e poi iniziate pure la vostra giornata. Sono sempre stata convinta che l’esercizio migliore per la schiena sia una corretta postura perchè favorisce naturalmente il giusto tono muscolare sia nella parte anteriore che in quella posteriore del corpo. Notate, ad esempio, quando vi siedete nella solita posizione incurvati in avanti con quella che mi piace definire come schiena “a banana”: la parte davanti del corpo è schiacciata e di conseguenza c’è pressione sugli organi interni, mentre quella dietro è incurvata con un prolungato allungamento di legamenti e muscoli che, man mano che il corpo diventa meno elastico con l’età, non saranno più in grado di sostenervi. Le conseguenze: gli organi interni, certo, non possono funzionare bene se continuamente schiacciati; il mal di schiena nella parte posteriore o che i legamenti che uniscono le vertebre diventino così lassi da non essere più in grado di contenere i dischi intervertebrali, e che una parte del disco, sotto pressione, fuoriesca dalla sua sede (la cosiddetta ernia) e vada a premere sul nervo. Allora son dolori. Se questa protrusione del disco preme sul nervo sciatico, il dolore potrà essere riferito anche alla gamba: la famosa sciatica. La formula magica da tenere in mente in tutti questi casi è: “Dare spazio”. E questo sia come prevenzione che come trattamento. Per il solo fatto che c’è la forza di gravità, siamo sempre tirati in giù, senza contare i vari pesi che dobbiamo portare durante la vita: reali o psicologici. Per dare spazio alla nostra schiena immaginiamo di sentire che la nostra spina dorsale si allunga in direzioni opposte: l’osso sacro va verso terra, mentre la sommità della testa è attratta dal cielo. Attenzione: è solo il pensiero che dobbiamo attivare e questo creerà il giusto grado di allungamento e la posizione ci risulterà piacevole e comoda. Se così non fosse vuol dire che state mettendo sforzo muscolare, rigidità e tensione: non buono.
Stiamo parlando qui di distanze minime e di velocità tipo quelle di un fiore che si schiude. Diciamo che se ascoltiamo attentamente la nostra schiena, essa stessa sembra allungarsi da sola per il solo fatto che poniamo attenzione.