[di Carlo Massignan • Gennaio 1999] Noi, gruppo del Commercio Equo e Solidale di Pressana, siamo presenti ogni mese davanti alla chiesa parrocchiale col nostro mercatino da ormai due anni. Domenica 22 novembre 1998, quarta del mese, ricorreva, infatti, il nostro secondo anniversario di formazione, che abbiamo festeggiato con una cospicua vendita di prodotti.

PRESSANA. SOLIDALI E SODDISFATTI

“Noi, gruppo del Commercio Equo e Solidale di Pressana, siamo presenti ogni mese davanti alla chiesa parrocchiale col nostro mercatino da ormai due anni. Domenica 22 novembre, quarta del mese, ricorreva, infatti, il nostro secondo anniversario di formazione, che abbiamo festeggiato con una cospicua vendita di prodotti. Il nostro gruppo, composto principalmente da giovani e giovanissimi dell’Azione Cattolica, è cresciuto in continuazione e si è rigenerato nel corso di questi due anni: alcune persone se ne sono andate, ma altrettante, e più, si sono aggiunte. Siamo quasi una trentina di ragazzi/e intraprendenti, allegri e desiderosi di contribuire all’iniziativa, sia prestando servizio nelle domeniche in cui si tiene il mercatino, sia consumando i medesimi prodotti che offriamo al pubblico. Proprio attraverso l’autoconsumo, dimostriamo di credere fermamente nella causa che sosteniamo; il che è fondamentale per sentirci autorizzati a tentare di persuadere anche i compaesani a fare dell’idea che sta alla base del Commercio Equo e Solidale una propria convinzione. Un tale coinvolgimento a livello giovanile si è raggiunto grazie ai vari incontri informativi che, agli inizi della nostra esperienza, sono stati tenuti da volontari esterni già impegnati nel settore. Nei mesi successivi abbiamo provveduto a mantenere vivo l’interesse e l’impegno di tutti con ulteriori incontri tra di noi. In futuro, è nostra intenzione promuovere altri convegni sul tema del Commercio Equo e Solidale aperti a tutti gli interessati. Vogliamo fare in modo che questo progetto di solidarietà si diffonda sempre più tra la gente e che ciò avvenga in maniera motivata e giustificata, non solamente perché sospinto da intenti caritatevoli.
L’attività svolta finora ha raggiunto dei risultati, economici e non, che ci rendono molto orgogliosi. Tanto è vero che già lo scorso anno, secondo i bilanci del gruppo di riferimento di Lobia di San Bonifacio, abbiamo ottenuto il ricavato maggiore della zona, pur essendo “sulla piazza” da un anno soltanto. Un risultato ancora più importante lo sta ottenendo il “Progetto Gamargioba”, che portiamo avanti da questa primavera assieme al gruppo di Lobia. Si tratta, in breve, d’importare miele grezzo dalla Georgia (ex URSS) per aiutare alcune famiglie contadine locali a procurarsi di che vivere, offrendo loro il giusto prezzo in cambio del dolce alimento che producono. Il miele viene poi raffinato e venduto qui in Italia col nome di “Gamargioba” appunto, che in georgiano corrisponde al nostro “ciao”. Lobia ha finanziato il progetto, mentre, da parte nostra, due giovani si sono recati sul luogo nel mese di aprile, per effettuare le necessarie trattative e stipulare quindi il contratto. Si sono anche occupati, cosa non facile, di organizzare il trasporto. Adesso siamo in attesa dell’arrivo del container col miele, un campione del quale è già stato sottoposto, a norma di legge italiana, ai controlli ed alle analisi del caso. (Per maggiori informazioni sul “Progetto Gamargioba” visita il sito Internet ). A ciò aggiungiamo che, come ulteriore opera di solidarietà, devolviamo periodicamente il 10% delle vendite dei prodotti del Commercio Equo e Solidale, che è lasciato alla discrezione d’ogni gruppo, alla missione di Padre Dario Pravato a Quito, in Ecuador. Si tratta di un giovane sacerdote della congregazione dei Missionari Comboniani, originario di S. Andrea di Cologna Veneta, la cui comunità è appena sorta ed ha quindi bisogno di un concreto sostegno economico per realizzare il suo compito di evangelizzatore.