[Sbilanciamoci! • 18.02.04] Secondo i dati Ocse il prelievo fiscale sulle persone fisiche in Italia è inferiore a quello di Francia, Belgio, Austria, Svezia, Norvegia, Finlandia ed è nella media UE.  L'aliquota più alta in Germania è del 48,5%, in Francia del 54%, in Svezia del 56%. In Italia è del 45%. La tassazione delle imprese in Italia è oggi del 33%, inferiore alla media Ocse e ben al di sotto del 46% degli Stati Uniti, 52% della Germania, 45% del Canada...

MORALMENTE AUTORIZZATI AD EVADERE LE TASSE? SBILANCIAMOCI!

Se si chiedono imposte giuste  non si pensa ad evadere, ma se si chiede il 50% e passa di tasse, la richiesta è scorretta, e allora mi sento moralmente autorizzato ad evadere” (Silvio Berlusconi, Presidente del Consiglio)

Secondo i dati Ocse il prelievo fiscale sulle persone fisiche in Italia è inferiore a quello di Francia, Belgio, Austria, Svezia, Norvegia, Finlandia ed è nella media UE.  L’aliquota più alta in Germania è del 48,5%, in Francia del 54%, in Svezia del 56%. In Italia è del 45%. La tassazione delle imprese in Italia è oggi del 33%, inferiore alla media Ocse e ben al di sotto del 46% degli Stati Uniti, 52% della Germania, 45% del Canada.
Le associazioni che aderiscono a “Sbilanciamoci!”, che si occupano di Aids, diritti del malato, scuola, università, cooperazione allo sviluppo, commercio equo, finanza etica, ambiente, pace ricordano al governo che senza tasse non ci sono cure mediche, istruzione, trasporti, ricerca scientifica. Senza risorse nessuna istituzione locale, nazionale o europea  è in grado di affrontare e risolvere i grandi problemi ambientali, economici e sociali del Paese.
Già oggi l’Italia spende per l’assistenza un terzo della media UE, per l’ambiente meno di tutti gli altri paesi europei, per l’istruzione 865 euro l’anno pro-capite contro i 1300 della Francia e i 1100 della Germania e nella ricerca e sviluppo siamo l’ultimo paese Ocse.
Secondo “Sbilanciamoci!” le imposte giuste sono quelle che fanno sì che tutti i cittadini contribuiscano adeguatamente al sistema delle risorse pubbliche secondo rigorosi criteri di progressività: solo così  lo Stato può svolgere il suo compito di redistribuzione equa delle risorse e dotarsi di strumenti per intervenire a tutela dei cittadini e del territorio. Per “Sbilanciamoci!” tassazione giusta  significa andare nella direzione opposta a quella seguita in questi anni: reintrodurre la tassa su successioni e donazioni, alzare l’aliquota Irpef sui redditi più alti portandola al livello di altri paesi europei, introdurre un’ imposta sulle speculazioni finanziarie, tassare le esportazioni di armi. Il dettaglio delle  misure proposte da Sbilanciamoci! nel rapporto di finanziaria alternativa – che la campagna redige ogni anno per il 2004, scaricabile dal sito www.sbilanciamoci.org

Per informazioni: Virginia Cobelli – 068841880 – [email protected]

Sbilanciamoci è una campagna di oltre trenta organizzazioni della società civile che avanza alternative di politica economica e proposte su come usare la spesa pubblica per la società, l’ambiente e la pace. Aderiscono alla Campagna Sbilanciamoci!: Altreconomia, Antigone, ARCI, ARCI Servizio Civile, Ass. Ambiente e Lavoro, Ass. Finanza Etica, Ass. Obiettori Non Violenti, Associazione per la Pace, Beati i costruttori di pace, Campagna per la Riforma della Banca Mondiale, Carta, CIPSI, Cittadinanzattiva, CNCA, COCIS, ICS, Coop. ROBA dell’Altro Mondo, CTM-Altromercato, Donne in Nero, Emergency, GESCO, Legambiente, LILA, Lunaria, Mani Tese, Medici senza Frontiere, Microfinanza, Pax Christi, Rete Lilliput, Un Ponte per…, UISP, Unione degli Studenti, Unione degli Universitari, WWF.

 
MONS.CASALE: «LA CHIESA CONDANNA CHI NON PAGA LE TASSE»

Citta’ del Vaticano, 18 feb. (Apcom) – Non pagare le tasse e’ peccato. Cosi’ come stuzzicare l’evasione fiscale. Monsignor Giuseppe Casale, arcivescovo emerito di Foggia, invita a rileggersi il Catechismo della Chiesa Cattolica approvato dal Papa nel 1992 laddove parla del settimo comandamento: ‘non rubare’. “Non pagare le tasse  -spiega il prelato ad Apcom- e’ una mancanza nell’adempimento del proprio dovere. Va contro quella che e’ la giustizia sociale. I cristiani sono moralmente chiamati a contribuire alle imposte in base al proprio reddito. I ricchi, ovviamente, sono chiamati a dare di piu’ che non i poveri, in base al proprio reddito”.
E’ giustificabile evadere le tasse se la pressione fiscale e’ sopra il 50 per cento? “Appelli di questo genere, proprio per cio’ che ho detto prima, non sono giustificati -replica monsignor Casale- Una pressione alta sugli alti redditi io penso che sia coerente. Negli Stati Uniti la pressione fiscale per i patrimoni consistenti supera di gran lunga la soglia del 50 per cento, e cosi’ anche in altri Stati europei. Penso per esempio alla Danimarca. Vorra’ dire che i miliardari americani o danesi invece che comprarsi otto ville se ne comprano ‘solo’ quattro…”.