[Padre Adriano Sella • 26.03.03] «PACE, PACE, PACE…»,  grida continuamente questo immenso e straordinario popolo mondiale della pace;  «NO WAR», innalzano i tanti cartelloni e striscioni di questo movimento globale per la pace; «MAI PIU’ LA GUERRA», grida  in modo instancabile il Papa dal suo balcone.

PADRE ADRIANO SELLA. SCRIVIAMOLO DAPPERTUTTO: «PACE, NO WAR»

«PACE, PACE, PACE…»,  grida continuamente questo immenso e straordinario popolo mondiale della pace;  «NO WAR», innalzano i tanti cartelloni e striscioni di questo movimento globale per la pace; «MAI PIU’ LA GUERRA», grida  in modo instancabile il Papa dal suo balcone. Perché i potenti della terra insistono nel prendere le armi in mano, nonostante il grande ripudio alla guerra dell’opinione pubblica mondiale? Perché una superpotenza chiude la pagina del diritto internazionale, sbattendo la porta dell’ONU, e intraprende il cammino violento della guerra per risolvere i problemi internazionali? Ancora peggio, vogliano fare la guerra in nome di Dio. Ossia, vogliono a tutti i costi che Dio usi le armi! Che violenza su Dio! Mentre, come ce l’ha trasmesso molto bene il profeta Isaia, è il grande sogno di Dio trasformare le armi in strumenti di pace.  E noi credenti sappiamo bene che dare la parola alle armi significa togliere la parola a Dio, perché il nostro Dio è il Dio della pace e la violenza non fa parte della sua essenza. E allora noi, popolo della pace, mentre qualcuno impone al mondo la strada delle armi,  ci opponiamo e crediamo al cammino del diritto e della giustizia sociale perché è il vero modo per risolvere i conflitti sociali. Così come anche il profeta Isaia annuncia: “nel deserto prenderà dimora il diritto e la giustizia regnerà nel giardino. Effetto della giustizia sarà la pace, frutto del diritto una perenne sicurezza. Il mio popolo abiterà in una dimora di pace, in abitazioni tranquille, in luoghi sicuri” (Isaia 32,16-18). E allora continuiamo ad annunciare la pace e mai stanchiamoci di fermare la guerra, ogni guerra, qualsiasi violenza che possa macchiare di sangue il nostro pianeta. E allora continuiamo a credere nel cammino della pace e della non violenza, seguendo le orme di Gesù Cristo e di  Mahatma Gandhi, diventando seguaci così anche dei profeti di oggi come don Tonino Bello, David Maria Turoldo, Ernesto Balducci… E allora  facciamo scatenare sempre più forte la profezia del  profeta Isaia: “Come sono belli sui monti i piedi del messaggero di lieti annunzi che annuncia la pace…” (Isaia 52,7). E allora, scriviamolo dappertutto, gridiamolo sempre, facciamolo entrare in tutte le coscienze, strutture, sistemi e cuori del pianeta: Pace, No War. (fonte: Padre Adriano Sella, 26 marzo 2OO3)