[Vincenzo Andraous • 05.02.04] Quando finisce l’amore non c’è giustizia per un’eccellenza andata al macero, ti piega da un lato lasciando l’altro scoperto al colpo che verrà, perché stanne sicuro giungerà, e non ci saranno inutili commiserazioni a sollevarne il capo chino. Se  l’amore resta in disparte, anche quello forte più della carne a bruciare, quando esso va a morire, si confessa da sé, dipanando nebbie e maschere  assunte, scompaiono i territori dove non esistono confini, i percorsi e le scorribande con gli occhi e le mani a tracciare nuova la storia  che verrà...

PAROLE IN LIBERTA’. «ERA MEGLIO DOMANI»

Quando finisce l’amore non c’è giustizia per un’eccellenza andata al macero, ti piega da un lato lasciando l’altro scoperto al colpo che verrà, perché stanne sicuro giungerà, e non ci saranno inutili commiserazioni a sollevarne il capo chino.
Se  l’amore resta in disparte, anche quello forte più della carne a bruciare, quando esso va a morire, si confessa da sé, dipanando nebbie e maschere  assunte, scompaiono i territori dove non esistono confini, i percorsi e le scorribande con gli occhi e le mani a tracciare nuova la storia  che verrà.
Allora ostinata la mente ritorna ai solchi incontrati e qualche volta malamente aggiunti, eppure valicati con la fronte in alto.
Alle cime conquistate nella fatica dei respiri spezzati e nel dolore delle mani scorticate.
Solo allora il cuore  ricerca il piacere dell’intenzione creata e dell’emozione provata, più ancora delle lenzuola candide adagiate scortesi sulla pelle.
L’amore finisce e i pensieri divengono pesanti come fusti di quercia corrosi dai rimpianti per le tante cose dette in fretta e mai del tutto soppesate.
I momenti trascorsi diventano pagine di un libro letto dieci, cento, mille volte, ma volgendo l’ultima pagina, poco prima della sua fine, ti accorgi sbigottito delle righe scritte in una lingua incomprensibile. Amore assalito e amore assalitore, amore che possiede e amore che possiedi, amore che non concede tregua, amore che c’è, anche quando sei inchiodato alla sua assenza, nella sua dolce e tenera evanescenza, più ancora di te stesso, con elmo e lancia  piegato dal vento dei ricordi.
Quando un amore finisce le parole sono incapaci di addomesticare il senso per quell’ala spezzata che non potrà più tracciare alcuna scia luminosa.
Le certezze di ieri sono i dubbi di oggi, è bugia persino l’isola che non c’è più, inghiottita dalle dimenticanze; dei ti amo e dei ti amerò per tutta la vita, nell’urto della sconfitta rigenerati nei ti ho amato e nei mi sono perduto. Quando l’amore non è sparo di diritto ma taglio alle spalle, è una fotografia impolverata dove i deserti scoperti insieme si ripresentano inaspettatamente con la pena bieca dell’ultimo miserabile.
Quando un amore finisce non ci sono altri tempi, altri momenti, altri spazi da definire meglio, non ci sono assonanze né vicinanze.
L’unica prossimità è l’inferno, adesso.
Forse ieri con i suoi amori non è migliore di oggi, la speranza è che era meglio domani.

Vincenzo Andraous
Carcere di Pavia e tutor Comunità “Casa del Giovane” di Pavia