Siamo contro ogni forma di violenza, quella prodotta dalle politiche oppressive e ingiuste dei grandi della terra e quella espressa da chiunque altro intenda sostituire alle armi della ragione progettuale e della passione civile per i poveri le ragioni “insensate” delle distruzioni e delle armi.
Affermiamo la nostra solidarietà per il carabiniere ferito e per tutte le eventuali vittime di gesti stupidi e spietati da parte di violenti, di esibizionisti e di provocatori.Respingiamo qualunque tentativo strumentale di addossare al “popolo della pace” azioni messe in atto da provocatori di ogni tipo, tesi a screditare la grande mobilitazione di questo periodo a Genova e in altre città, tra le quali Verona.Per noi che operiamo all’interno della “Rete Lilliput” e del “Verona Social Forum”, l’indignazione vibrante per le sofferenze degli impoveriti e degli sfruttati si accompagna al respiro della speranza. La protesta è sempre unita alla proposta di una novità di vita. Ogni iniziativa per la pace deve basarsi sulla forza robusta e creativa della nonviolenza, unica alternativa di civiltà.