PAPA FRANCESCO: «BASTA CON LA POLITICA CHE ACCUSA I MIGRANTI DI TUTTI I MALI»

[Luca Kocci – 19 dicembre 2018] Parla al mondo papa Francesco, con il messaggio per la Giornata mondiale della pace (1 gennaio), ma le sue parole di condanna di «xenofobia» e «razzismo» assumono un particolare peso in Italia, dove è in atto una persecuzione contro i migranti, diventata norma di legge con il decreto sicurezza, firmato dal vicepremier-ministro dell’Interno Matteo Salvini e sostenuto dal governo Lega-5 stelle.

«Viviamo in un clima di sfiducia che si radica nella paura dell’altro o dell’estraneo, nell’ansia di perdere i propri vantaggi, e si manifesta purtroppo anche a livello politico attraverso atteggiamenti di chiusura o nazionalismi». Invece, prosegue il papa, «ogni comunità, ogni Paese, ogni continente» sono la «casa» di tutti e tutte, «senza distinzioni né discriminazioni».

Il messaggio per la 52ma Giornata mondiale della pace –inventata da Paolo VI nel 1968– è dedicato alla politica («La buona politica è al servizio della pace»), «veicolo fondamentale per costruire la cittadinanza», «forma eminente di carità» (espressione di papa Montini) «se attuata nel rispetto fondamentale della vita, della libertà e della dignità delle persone».

Ma se politica significa solo «ricerca del potere», essa genera «abusi ed ingiustizia» e diventa «strumento di oppressione, di emarginazione, di distruzione», anche a causa della «proliferazione incontrollata delle armi».

I «vizi» della politica secondo Francesco? «La corruzione, la negazione del diritto, il non rispetto delle regole comunitarie, la tendenza a perpetuarsi nel potere, la xenofobia, il razzismo, il rifiuto di prendersi cura della Terra, lo sfruttamento illimitato delle risorse naturali in ragione del profitto immediato, il disprezzo di coloro che sono stati costretti all’esilio».

Anche per questo, conclude, «non sono sostenibili i discorsi politici che tendono ad accusare i migranti di tutti i mali e a privare i poveri della speranza. Va invece ribadito che la pace si basa sul rispetto di ogni persona, qualunque sia la sua storia, sul rispetto del diritto e del bene comune, del creato».