ROMERO VIVE

A ventisette anni dal suo assassinio, la memoria di mons. Oscar Arnulfo Romero, voce dei senza voce durante i terribili anni della repressione in El Salvador, continua a rappresentare un punto di riferimento fondamentale per le esperienze di chiesa popolare e le organizzazioni sociali di tutto il continente latinoamericano.


Domenica 23 marzo del 1980
mons. Romero nell’omelia si rivolse direttamente ai militari con queste parole: «In nome di Dio e di questo popolo sofferente i cui lamenti salgono al cielo sempre più tumultuosi, vi supplico, vi prego, vi ordino: cessi la repressione!». La risposta venne il giorno successivo, alle 18,30 mentre Romero celebrava la messa nella cappella dell’ospedale della Divina Provvidenza, un sicario gli sparò un colpo di fucile al cuore. Aveva appena pronunciato le parole dell’offertorio: «In questo calice il vino diventa sangue che è stato il prezzo della salvezza. Possa questo sacrificio di Cristo darci il coraggio di offrire il nostro corpo e il nostro sangue per la giustizia e la pace del nostro popolo». Da quel marzo 1980 la gente del Salvador e del mondo intero lo chiama e lo invoca come «San Romero d’Amedica, martire della giustizia e della pace».

Memorie

Sabato 24 marzo 2007 si è tenuto a Trento, presso il Centro Bernardo Clesio, un incontro commemorativo promosso dall’associazione Oscar Romero e della rivista «Il margine». Relatore dell’incontro sul tema «Romero, martire della fede liberatrice» è stato don Luigi Adami, parroco di San Zeno di Colognola ai Colli (Vr), che ha sottolineato come «Romero non possa essere separato dal contesto popolare in cui ha vissuto e operato: Romero è un martire del e con il popolo del Salvador, incarnato in esso».

Don Adami ha poi rivelato di aver discusso di Romero qualche giorno fa con il monaco benedettino, biblista della liberazione e teologo della terra Marcelo Barros, il quale gli ha sottolineato che «Romero è ricordato nelle comunità di base come una profezia incarnata nella storia del popolo latinoamericano e la sua memoria introduce alla Settimana Santa. Molta gente non fa fatica a vedere in Oscar Romero il Cristo: i giovani lo conoscono, gli adulti lo ricordano, i vecchi lo piangono».

Nelle parole di don Adami e dei testimoni citati l’aggettivo «martire» e «santo» è stato avvicinato più volte al nome di Romero. C’è l’impressione, però, che i ‘martiri della giustizia e della pace’ siano -a differenza di quelli ‘della fede’ e ‘della carità’ – relegati dall’Istituzione ecclesiale in un piano diverso, tendente all’oblio.

In memoria del vescovo Romero

di David Maria Turoldo

Chi ti ricorda ancora,

fratello Romero?

Ucciso infinite volte

dal loro piombo e dal nostro silenzio.

Ucciso per tutti gli uccisi;

neppure uomo,

sacerdozio che tutte le vittime

riassumi e consacri.

Ucciso perché fatto popolo:

ucciso perché facevi

cascare le braccia

ai poveri armati,

più poveri degli stessi uccisi:

per questo ancora e sempre ucciso.

Romero, tu sarai sempre ucciso,

e mai ci sarà un Etiope

che supplichi qualcuno

ad avere pietà.

Non ci sarà un potente, mai,

che abbia pietà

di queste turbe, Signore?

nessuno che non venga ucciso?

Sarà sempre così, Signore?

Vi proponiamo la lettura dell’articolo «Romero prima di Romero» di Nikolaus Klein, pubblicato sul quindicinale svizzero cattolico «Orientierung» e ripreso da Adista Contesti N. 26 del 31 Marzo 2007, a trent’anni dall’assassinio del gesuita salvadoregno Rutilio Grande, amico ed ispiratore del vescovo martire Romero.

Segnaliamo inoltre che proprio in questi giorni l’ex-ambasciatore USA in Salvador, Robert White, ha raccomandato al partito ARENA di indagare a fondo sul suo fondatore, il maggiore Roberto D’Aubuisson. L’ex–diplomatico ha dichiarato che nel «campo dei diritti umani» la preoccupazione per il patrocinio governativo agli squadroni della morte e ai massacri realizzati dai militari contro la popolazione civile è sempre esistita.

Interessante anche l’attività dell’Osservatorio su El Salvador e Centroamerica promossa dal SICSAL (Servicio Internacional Cristiano de Solidaridad con los Pueblos de America Latina).

La foto in alto ritrae la Messa di commemorazione del 27° anniversario del martirio di mons. Oscar Arnulfo Romero celebrata nella Cappella dell’Ospedale della Divina Providencia il 24 marzo 2007 (Fonte: Colatino).


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