[ANSA 10.06.04] Rischio abuso di 'pillole della tranquillità per i bambini, denuncia la parlamentare di rifondazione comunista Tiziana Valpiana...

SALUTE.VALPIANA, RISCHIO ABUSO PSICOFARMACI PER BAMBINI

Rischio abuso di “pillole della tranquillità” per i bambini, denuncia la parlamentare di rifondazione comunista Tiziana Valpiana. Il Ritalin, un’ anfetamina della famiglia della cocaina e della morfina, e’ passato per decreto ministeriale del marzo 2003 dalla tabella degli stupefacenti a quella degli psicofarmaci, questo vuol dire, ha spiegato la parlamentare, che oggi anche in Italia questo farmaco può essere somministrato anche ai bambini come gai accade negli Stati uniti dove l’allarme della comunità scientifica conferma la presenza di un vero e proprio esercito di piccoli dipendenti da farmaci”.

Nella sua interrogazione a risposta immediata presentata lo scorso 19 maggio, la parlamentare di Rifondazione Comunista, Tiziana Valpiana ha denunciato il rischio concreto che anche in Italia, su input delle case farmaceutiche che lo producono e commercializzano, il Ritalin possa divenire la “pillola della tranquillità” ad uso ed abuso di genitori ed insegnanti, con il colpevole aiuto dei pediatri che lo prescrivono senza fornire informazioni sui devastanti effetti collaterali provocati dal farmaco”. Nella sua risposta il sottosegretario alla Sanità Antonio Guidi, ha riferito Valpiana, pur condividendo in parte l’allarme per un possibile abuso di psicofarmaci sui bambini, ha tuttavia ribadito la sua fiducia a pediatri e neuropsichiatri infantili “certo che mai questi si presteranno a eventuali strumentalizzazioni del mercato”.

“Una risposta assolutamente insufficiente ha ribattuto Tiziana Valpiana che lascia aperti tutti i dubbi e le denunce fatte sull’uso di psicofarmaci sui minori. Perché nella sanità, come nella scuola e nei servizi sociali la politica messa in atto dal governo e’ quella di abbattere i costi tagliando i servizi. E quando si parla di salute mentale il rischio gravissimo e’ quello di privilegiare scelte di tipo farmacologico a fronte di interventi complessivi che sappiano mettere al centro il bambino e le sue esigenze. Viviamo in una società che rende difficile mantenere un equilibrio in cui i bambini abbiano riconosciuti i loro spazi e le loro attività, cosi’ che e’ molto più facile e conveniente sedare queste richieste. E il Ritalin e’ uno strumento adatto a ciò!”.