SCHIO (VI), 16-23 DICEMBRE «MOSTRA-MERCATO DI RICAMI PALESTINESI» ED ALTRI EVENTI

Il Comune di Schio (Vi), l’Associazione per la Pace – Donne in nero vi invitano alla «Mosta-Mercato di ricami palestinesi» che si terrà a Schio presso la sala mostre di Palazzo Toaldi Capra, dal 16 al 23 dicembre 2005 nei seguenti orari: mattino, dalle ore 10.00 alle 12.00; pomeriggio, dalle ore 16.30 alle 19.30.

Punti di vita, alla ricerca delle radici

E’ la storia di un filo che nasce dalle mani di donne unite e che diventa nel ricamo, di una cultura antica come i tempi, il canto della dignità di un popolo, del suo lavoro del suo “chiedo ascolto” perché gli sia reso libero il diritto di vivere.

Programma

Sabato 17 dicembre ore 17.30

Inaugurazione Mostra

diapositive «Viaggio in Israele – Palestina»

degustazione di dolci arabi e tè alla menta

 

Mercoledì 21 dicembre ore 20.30

Sala Superiore Palazzo Toaldi Capra

Incontro con: don Nandino Capovilla di Pax Christi che presenterà il video «Né muri, né silenzi», il libro «Nei sandali degli ultimi» e la campagna «Ponti e non muri».

 

La «MOSTRA DI RICAMI PALESTINESI» darà modo di ammirare manufatti di grande valore e bellezza provenienti dal CENTRO MELKITA di RAMALLAH dove, da 45 anni, opera anche Teresa Dal Santo di Caltrano e dai LABORATORI AL BADIA dei CAMPI PROFUGHI PALESTINESI del LIBANO.

 

I ricami esposti sono un segno di resistenza e di speranza, il prodotto del lavoro di decine e decine di donne palestinesi, un lavoro che è insieme risorsa materiale e bellezza.

 

Si tratta di 200 esemplari, presentati per gruppi, a seconda dell’antico modello originario dal quale sono stati ispirati. Questi modelli sono conservati nei  musei e nelle collezioni private che negli ultimi anni ne hanno pubblicato descrizioni, storie e illustrazioni. Le ricamatrici hanno copiato questi modelli, riproducendoli nei colori originari e utilizzando dettagli dei ricchi motivi che li ornano per creare oggetti di uso comune, sia per l’arredamento sia come accessori. Gli oggetti esposti sono raggruppati secondo il nome del villaggio, città o regione da cui proviene il ricamo originale. Vengono così identificati una ventina di luoghi di provenienza che vanno dal Nord al Sud della Palestina Storica.

Sono presenti anche motivi provenienti dai villaggi che sono stati completamente distrutti durante e dopo il 1948 e da altri che esistono ancora e che oggi fanno parte dello Stato di Israele, dopo che i loro abitanti sono stati costretti ad abbandonare le loro case e le loro terre. I motivi di ricamo ed i colori sono ispirati dai disegni che ornano i vestiti tradizionali delle donne e raffigurano, stilizzati, le colline, i  cipressi, le spighe e i fiori di Palestina. 

Acquistando i ricami si mantengono in vita i progetti nati dal bisogno e dal desiderio di tante donne di contribuire al sostentamento della famiglia durante il periodo dell’intifada, e si manifesta in modo concreto la solidarietà al popolo Palestinese.

 

In un periodo così drammatico della storia del Medio Oriente, quando pare che violenza e morte abbiano il sopravvento, può sembrare strano allestire una Mostra di Ricami. Noi crediamo, invece che, ora più che mai, sia necessario dare spazio e sostegno a chi, come le donne palestinesi, resiste alla violenza e alla morte continuando a vivere, a lavorare, a cucire e ricamare, tenendo viva una cultura antica e poco conosciuta.

 

NÉ MURI, NÉ SILENZI 

 

In quelli che ormai i media chiamano semplicemente “Territori”, ma che sono “occupati” da Israele da decenni, i Palestinesi sopravvivono, oggi separati gli uni dagli altri, privati di ogni possibilità di movimento, di lavoro, di cura, di istruzione, continuamente vessati e umiliati dai soldati dell’esercito di occupazione.

Il video è una testimonianza corale della sofferenza provocata dall’occupazione dell’esercito israeliano in Palestina. Il film parte da un resoconto del viaggio in Israele e nei Territori Occupati compiuto da don Nandino Capovilla. Un viaggio costellato di incontri e testimonianze dirette, alla costante ricerca di segni di speranza e di pace al di qua e al di là di qualsiasi barriera, per abbattere tutti i muri anche quello impenetrabile del silenzio. Accompagnato dalle toccanti parole di Etty Hillesum, giovane donna ebrea deportata ed uccisa ad Auschwitz, don Nandino Capovilla percorre, insieme agli israeliani ed ai palestinesi che lavorano per la pace, i sentieri della sofferenza, dell’umiliazione, ma anche quelli del desiderio di denuncia e di ricostruzione nella giustizia.

CAMPAGNA «PONTI E NON MURI»

 

Non di muri ha bisogno la Terra Santa, ma di ponti” PAX CHRISTI ha promosso la campagna internazionale che intende informare sulla costruzione illegittima e devastante del Muro in Palestina. Con l’invito di spedire due cartoline, una a Sharon e l’altra a Berlusconi, Pax Christi vuole sensibilizzare le persone a chiedere di abbattere il Muro della vergogna, di sospenderne la costruzione e di ricercare e promuovere ogni azione di vera pace e cambiamento per tutti.

 

INFORMAZIONI: tel.0445512634 e.mail [email protected]

 

ADESIONI ALLE MANIFESTAZIONI:COOPERATIVA PRIMAVERA NUOVA, CGIL SPI, CISL, CINEFORUM ALTOVICENTINO, IRIS CENTRO DONNA, COMMISSIONE PARI OPPORTUNITA’, SPORTELLO DONNA, IUSTIZIA PACE S.VITO, UNICOMONDO, SAMARCANDA, SOCIETA’ DEGLI SCALZI, COOPERATIVA IL PONTE, SCOUT CLAN SCHIO PRIMO.