[Autori vari • 12.01.04] La riforma Moratti stravolge l'attuale sistema scolastico, prevedendo: l'abolizione del tempo pieno nelle scuole elementari e di quello prolungato alle medie; gli anticipi scolastici per elementari e scuola dell'infanzia, che non mettono al centro delle scelte la crescita dei bambini e delle bambine; la riduzione per ogni ordine e grado del tempo scuola a 27 ore settimanali...

SCUOLA. CONTRO LA RIFORMA MORATTI MANIFESTAZIONE NAZIONALE A ROMA IL 17 GENNAIO

La riforma Moratti stravolge l’attuale sistema scolastico, prevedendo: l’abolizione del tempo pieno nelle scuole elementari e di quello prolungato alle medie; gli anticipi scolastici per elementari e scuola dell’infanzia, che non mettono al centro delle scelte la crescita dei bambini e delle bambine; la riduzione per ogni ordine e grado del tempo scuola a 27 ore settimanali; la riduzione di un anno dell’obbligo scolastico, costringendo a scegliere già a 13 anni i corsi di studio superiori; la sostituzione della gestione collegiale, che attualmente coinvolge insegnanti e genitori, con la figura di un tutor unico per circa 4 classi, che deciderà il programma didattico e avrà rapporti con i genitori; sono previste classi  di 28 alunni.
Per iniziativa dell’Anci è stata accolta nella conferenza Stato-Regioni la proposta di lasciare il tempo pieno almeno per il prossimo anno scolastico. La Finanziaria non ha previsto nessuna copertura economica. Ma che per il prossimo anno scolastico sarà garantito una sorta di “tempo pieno” alle famiglie che ne faranno richiesta, il servizio sarà gratuito ma fornito per classi disomogenee e senza continuità didatticasono.

La Riforma con l’abolizione del tempo pieno e prolungato non tiene conto delle donne che lavorano e del servizio educativo di 8 ore giornaliere che attualmente offre agli studenti e consente ai genitori la gestione di organizzazione dei propri tempi. Con l’abolizione del tempo pieno il Comune di Roma non potrà garantire il servizio mensa (attualmente sono 120 mila bambini a usufruirne). Tutto il servizio del “dopo-scuola” previsto invece dalla Riforma sarà interamente a carico delle famiglie.
Per i  bambini che anticiperanno l’ingresso a 5 anni e mezzo e a 2 e mezzo, non sono previste classi uniformi per età, ma saranno inseriti in classi con bambini anche più grandi, con grave disagio sulla crescita pedagogica.
Dopo ampie riflessioni il Coordinamento romano in difesa della scuola pubblica  chiede al Ministro Moratti e a tutto il governo Berlusconi il ritiro del decreto.

Gli appuntamenti

Giovedì 15 ore 16,30 In cento scuole romane bambini e genitori lanceranno palloncini a difesa del tempo pieno con la partecipazione del testimonial Stefania Sandrelli;

Sabato 17 ore 14 Manifestazione nazionale indetta dai coordinamenti e comitati locali a Piazza della Repubblica.

Per informazioni:
www.coordinamentodifesascuolapubblica.it