[di Amedeo Tosi • Gennaio 1998] Lo hanno battezzato "cuore verde". E non c'è dubbio che un po' tutti a Soave hanno piacere che il cuore del Parco Zanella ritorni a battere forte...

SOAVE. BATTE IL CUORE VERDE

Lo hanno battezzato “cuore verde”. E non c’è dubbio che un po’ tutti a Soave hanno piacere che il cuore del Parco Zanella ritorni a battere forte. A pulsare quella salutare energia messa in mostra negli ultimi due anni grazie al contributo di idee e lavoro di molti soggetti, Legambiente in testa, che hanno fatto tornare agli antichi splendori un luogo fino ad allora molto poco valorizzato. Il Presidente dell’associazione ambientalista, Gianfranco Guadin, prima di snocciolare i dati dell’attività del ’97, spiega che “l’area, di proprietà comunale, era stata ottenuta da Legambiente in gestione nel ’96 “. Lo scorso anno l’associazione è stata impegnata su più fronti: “Dopo gli interventi di pulizia del Parco, messi in atto dalla nostra associazione, dagli “Amici delle antiche torri” e alcuni volontari, e serviti a ridare lustro a un bene tanto prezioso e bello che per troppo tempo era rimasto lontano dai suoi cittadini, nel periodo marzo-settembre ’97 -continua Guadin- l’area verde è stata visitata da 940 persone, la maggior parte dei quali turisti. La rassegna di cinema all’aperto ha richiamato, anche dai paesi limitrofi, poco meno di 900 persone, circa ben centro persone a serata. I sei spettacoli per bambini sono invece stati seguiti da 689 spettatori, mentre i due concerti hanno registrato il tutto esaurito con circa 1200 persone intervenute”. Se si pensa, infine “che in 33 giorni effettivi di apertura sono state contate oltre 3700 presenze…beh allora i dati commentano da soli l’alto gradimento dell’iniziativa”. E per il futuro? “Per questa estate ci stiamo già muovendo” risponde pronto il presidente. “Abbiamo stilato un programma di massima (vedi articolo sotto, ndr) che porterà linfa nuova in termini di idee e partecipazione”. Grazie ai colloqui già instaurati con la nuova amministrazione comunale si sta delineando in questi giorni anche la stesura di una convenzione tra i due enti. Documento, questo, tra l’altro già auspicato in precedenza da Legambiente, al fine “di arrivare a gestire in modo saggio e trasparente un bene chè è della comunità”, conclude Guadin. Un bel esempio, insomma, di come sia possibile dar gambe ad iniziative “dal basso”, che altrimenti rimarrebbero bei propositi, vista l’impossibilità dell’ente pubblico di essere presente in prima persona ovunque.


Questo articolo è stato pubblicato sul numero di Gennaio/Febbraio 1998 del giornale «il GRILLO parlante».