[di Alex De Mori • Gennaio 1998] La Piccola Fraternità di Monteforte compie 15 anni. Aperta il 27 marzo del 1983 in via Roma, al civico n° 5, e poi trasferita, quattro anni dopo, nell'attuale sede di via Garibaldi, l'associazione di volontariato di emanazione parrocchiale non ha mai smesso di profondere solidarietà all'interno della propria comunità...

MONTEFORTE D’ALPONE. QUINDICI CANDELINE PER LA PICCOLA FRATERNITA’

La Piccola Fraternità di Monteforte compie 15 anni. Aperta il 27 marzo del 1983 in via Roma, al civico n° 5, e poi trasferita, quattro anni dopo, nell’attuale sede di via Garibaldi, l’associazione di volontariato di emanazione parrocchiale non ha mai smesso di profondere solidarietà all’interno della propria comunità. Sua peculiarità è sempre stata quella di offrire momenti di svago e gestione del tempo libero durante tutto il periodo dell’anno a persone con varia disabilità, nonché curare l’integrazione scolastica di bambini extracomunitari. Il tutto basandosi su braccia, gambe e idee messe in movimento da instancabili e bravi volontari e obiettori di coscienza. Impegno che nel 1996 è stato sottolineato anche dal premio “Donna Impegno Sociale” assegnato all’insegnante e volontaria dell’associazione, Fabiola Pellegrini. La Piccola Fraternità è oggi rappresentata da un consiglio direttivo presieduto da Daniele Brighente e dal vice, Virgilio Balan. Pia De Vogli svolge invece un ruolo di coordinamento, mentre Fernando Avogaro, Giuseppe Gurnari, Fabiola Pellegrini e Giuliano Tosca, ognuno con un proprio ruolo, supportano l’organizzazione dei volontari. Sono molte le necessità, così come le persone sensibili che hanno capito che ognuno ha capacità uniche ed irripetibili che tutti possono mettere a disposizione, trovando lo spazio per donare e ricevere nello stesso tempo. Volontari che stanno dando stabilmente tempo e capacità in un servizio di volontariato organizzato in settori come il dopo-scuola, la preparazione della merenda, il riordino degli ambienti della sede, il gioco comunitario e la creazione di lavoretti manuali. Non meno importanti, poi, la conversazione, l’organizzazione di cene nei fine settimana e delle uscite, soprattutto nel periodo estivo. “Ogni 15 giorni volontari e soci si ritrovano inoltre per la lettura e meditazione del Vangelo e per la programmazione mensile dei servizi. Chiunque può aderire alla Piccola Fraternità come socio” spiegano i membri del Consiglio direttivo. Vi è infatti anche chi sostiene l’associazione mediante una autotassazione mensile, per non parlare dell’attenzione manifestata loro da altri gruppi nei modi più svariati. “Attualmente siamo aperti il mattino dalle 8,30 fino alle 12 e dalle 15 alle 18” e sono presenti quattro obiettori di coscienza in servizio civile alternativo alla naja e, a turno, due persone responsabili delle attività e del coordinamento dei volontari. Alcuni momenti hanno finora caratterizzato la vita dell’associazione; momenti raccolti nel 1993 in una pubblicazione sottotitolata “Una realtà che si costruisce ogni giorno con il contributo di tutti”: dal pellegrinaggio a Roma, con l’udienza del Papa, nel settembre del 1991, a quello ad Assisi del giugno ’93 e molti altri. Volete diventare anche voi volontari? Ricordate che volontari si diventa per simpatia, poi questa si trasforma in convinzione e condivisione. La condizione per essere volontario è la carità, la disponibilità e l’ascolto. Che alla Piccola Fraternità si respira nell’aria.


Questo articolo è stato pubblicato sul numero di Gennaio/Febbraio 1998 del giornale «il GRILLO parlante».