[Comitato contro il cogeneratore • 13.10.04] Venerdì 8 ottobre 2004: giorno di primavera per il Comitato contro il cogeneratore-Comitato Territorio e Salute, che ha visto una grande partecipazione popolare all’Assemblea pubblica presso il Teatro Comunale di Cologna Veneta, allo scopo di informare la cittadinanza sugli sviluppi dell’oscura vicenda del Cogeneratore della ditta Ecoidea S.r.l., situato in via S. Michele...

UN INCENERITORE A COLOGNA VENETA?

Comitato contro il cogeneratore 13.10.04 Venerdì 8 ottobre 2004: giorno di primavera per il Comitato contro il cogeneratore-Comitato Territorio e Salute, che ha visto una grande partecipazione popolare all’Assemblea pubblica presso il Teatro Comunale di Cologna Veneta, allo scopo di informare la cittadinanza sugli sviluppi dell’oscura vicenda del Cogeneratore della ditta Ecoidea S.r.l., situato in via S. Michele.
 
Questo impianto nasce, sulla carta, nel 1999, con l’approvazione dell’ex sindaco di Cologna Veneta Antonio Poli, dell’ex segretario direttore comunale Brulino De Mori e dell’ex assessore ai lavori pubblici Elvio Fochesato, all’insaputa sia della Giunta che del Consiglio comunale. Il fatto sembra raggiungere il massimo dell’illecito con l’approvazione della seconda linea, nel mese di giugno del 2000 a Giunta già decaduta, cosa che è attualmente oggetto di procedimento penale e che vede indagati i tre ex amministratori. Nonostante queste basi, e le motivazioni fasulle sulle finalità dell’impianto, il progetto del cogeneratore trova comunque via libera in Regione che lo approva secondo una “procedura semplificata”, evitando a Ecoidea S.r.l. la valutazione d’impatto ambientale.
 
Michele Bertucco, vicepresidente di Legambiente Veneto, tra i relatori dell’assemblea, ha dichiarato che, in realtà, questo impianto sembra non essere un cogeneratore bensì un inceneritore di C.D.R. (Combustibile da Rifiuti), il primo al mondo di questa taglia e tecnologia (brevetto depositato solo nel 2003). E’ chiaro che la popolazione di Cologna Veneta, e potenzialmente quella in un raggio di 15 km, funge da cavia. Notevole l’allarme destato da questa notizia nei presenti in sala, tra i quali c’erano alcuni dei Sindaci dell’Unione Adige Guà.
 
Dopo l’intervento di Bertucco, Damiano Vedovato, sindaco di Cologna Veneta, ha relazionato circa l’iter giudiziario ed amministrativo intrapreso dal comune nella battaglia contro l’inceneritore, mentre Stefano Marzotto, sindaco di Pressana, ha espresso il pieno appoggio alla causa, sancito anche da una delibera del suo Consiglio comunale. Nel corso del dibattito è intervenuto anche Dino Paggiola, sindaco di Veronella, che ha rimarcato la sua disponibilità ad alzare gli scudi contro l’inceneritore, peraltro già confermata da una delibera di Giunta. Tra i presenti anche Giancarlo Lunardi, sindaco di Zimella, che ha invece invitato l’assemblea alla prudenza nelle aspettative circa un esito positivo della questione. Va sottolineato che a tutt’oggi il comune di Zimella, come il comune di Roveredo di Guà -il cui sindaco, nonché vicepresidente della Provincia, Antonio Pastorello ha evitato questa Assemblea come la precedente tenutasi in giugno- non ha ancora deliberato contro l’inceneritore, nonostante l’impegno in tal senso assunto con il Comitato e gli altri sindaci dell’Unione.
 
A sostegno delle tesi del Comitato si sono espressi anche l’Assessore all’ecologia di Lonigo Roberto Nisticò e i due consiglieri provinciali di Cologna Veneta, Marisa Velardita e Giorgio Scarato, a nome di tutte le minoranze del Consiglio provinciale. Molto significativi sono stati poi gli interventi degli altri relatori: don Alvidio Bisognin (Comitato contro la Centrale di Montecchio Maggiore) ha posto l’accento sui temi dello “sviluppo sostenibile che vede l’uomo come custode e amministratore dell’ambiente e dell’etica, intesa anche come partecipazione del cittadino alla cosa pubblica”; concetto, questo, sottolineato anche da Michele Storti dell’associazione Italia Nostra.
 
Inoltre, le parole di Pierangelo Carretta (Comitato contro la Centrale di Montecchio Maggiore) e di Roberto Bigardi, rappresentante del Comitato contro la Centrale termoelettrica di Ronco all’Adige hanno evidenziato la necessità di un coordinamento tra i vari comitati per una lotta più efficace contro ciò che è ormai diventato un assalto indiscriminato all’ambiente e alla salute dei cittadini del territorio veronese e vicentino ad opera degli amministratori Regionali.
 
Infine, il Comitato contro il cogeneratore-Comitato Territorio e Salute annuncia che la Manifestazione pubblica, indetta allo scopo di ribadire ancora il NO assoluto a questo impianto e prevista per il 24 ottobre 2004 è rinviata per problemi organizzativi al 31 ottobre 2004.