[Centro Sociale Occupato Autogestito LA CHIMICA • 30.01.04] Pubblichiamo un comunicato stampa redatto dal Centro Sociale Occupato Autogestito LA CHIMICA di Verona in seguito alle varie manifestazione organizzate nella città scaligera venerdì 30 gennaio...

VERONA. RESOCONTO DI UNA GIORNATA DI MOBILITAZIONE PER I DIRITTI

Pubblichiamo un comunicato stampa redatto dal Centro Sociale Occupato Autogestito LA CHIMICA di Verona in seguito alle varie manifestazione organizzate nella città scaligera venerdì 30 gennaio.
 
«Venerdì 30 gennaio, nel quadro di una giornata di mobilitazione generale per i diritti, il Centro Sociale Occupato Autogestito LA CHIMICA di Verona ha deciso di affrontare, anche nella nostra città, momenti di lotta e di ampia rivendicazione che solo all’apparenza appaiono disgiunte tra loro.

LA LIBERTA’ DEI MIGRANTI E’ PARTE DELLA NOSTRA LIBERTA’.

RIVENDICARE LA LORO LIBERTA’ DI CERCARE UN’ESISTENZA MIGLIORE SIGNIFICA STABILIRE LA POSSIBILITA’ DI OPPORCI A TUTTE LE CONDIZIONI CHE ORMAI RENDONO DIFFICILE E PRECARIA ANCHE LA NOSTRA.

Alle ore 7,30 attivisti della Chimica e del Movimento C.U.C.S.S. di Verona hanno solidarizzato con gli autoferrotranvieri (alla vigilia di una giornata cruciale nel percorso delle loro rivendicazioni, la firma del contratto al ribasso patrocinato e difeso dalle 3 sigle confederali) attraverso una serie di azioni: il TICKET STRIKE (sciopero del biglietto) nel corso della quale si invitavano gli utenti a non pagare il biglietto con volantinaggi sulle vetture e blocco delle obliteratrici, al fine di evidenziare le speculazioni dell’azienda trasporti e per rilanciare un servizio pubblico giustamente retribuito per i lavoratori e gratuito per chi ne usufruisce, in quanto muoversi fa parte dei diritti fondamentali di ognuno.

Alle ore 13,00 attivisti del Centro Sociale e di tante altre realtà di movimento provenienti da varie città del Nord Italia hanno occupato la hall dell’aeroporto Valerio Catullo di Villafranca (Vr) e bloccato il check-in della “Valsole Club Air”. In concomitanza con l’azione al Catullo, sono state si sono avute azioni presso l’aeroporto di Bologna, sede operativa della Valsole, a Milano -la sede amministrativa- e a Gradisca, in Friuli, il cantiere per l’edificazione del nuovo Centro di Permanenza Temporanea transnazionale.
La Valsole, sulla scia di altre compagnie di volo europee e italiane, ha il “privilegio” di lucrare sulla pelle dei migranti grazie all’appalto ottenuto dal Ministero degli Interni per la deportazione coatta di cittadini rumeni. Essa è l’ultimo anello della catena di ingiustizia e umiliazione che avvolge l’esistenza dei migranti: grazie alla legge Bossi-Fini gli immigrati, colpevoli di cercare un’esistenza migliore, sono dichiarati clandestini e allontanati dall’Italia senza alcuna possibilità reale di difesa. Raccolti grazie ad autentici rastrellamenti, mentre svolgono un lavoro precario e sottopagato come ormai gran parte dei lavoratori, strappati dalle case in cui pagano affitti esorbitanti, i migranti subiscono una deportazione spesso improvvisa o dopo essere passati per quei luoghi d’ignominia che sono i Centri di Permanenza Temporanea.
Per questo il boicottaggio della Valsole all’aeroporto Catullo vuole rilanciare l’appello alle mobilitazioni contro i Centri di Permanenza Temporanea, nuovi ed “efficienti” lager di Stato
 
Alle ore 17,30, coerentemente a quanto denunciato all’aeroporto di Verona, si è preso parte ad una contestazione in Consiglio Comunale con l’esposizione di uno striscione dalla balconata. Isterismo del consiglio comunale: ordine, ai “solerti” vigili urbani, di sgombero e probabilmente conseguente denuncia degli attivisti del Centro Sociale la Chimica. Sospensione della seduta del consiglio comunale.

L’occasione e la conferma delle nostre istanze sono fornite dalla notizia di un rastrellamento in città di rom rumeni e altri migranti (con relativa deportazione aerea), perpetrato il giorno precedente non dalla Questura ma addirittura dai Vigili Urbani (purtroppo già recidivi) ora alle dirette dipendenze del sindaco Zanotto, dopo le dimissioni dell’assessore alla sicurezza Piva. Questa è la drammatica conferma che sindaco e giunta accettano e avvallano, nell’ombra, pratiche e soluzioni repressive con deportazioni e Centri di Permanenza Temporanea? Viste le reazioni della maggioranza (l’opposizione non merita menzione), la risposta è retorica. RITENIAMO GRAVE, inoltre, la scelta delle emittenti locali di ignorare consapevolmente l’azione all’aeroporto. RITENIAMO ALTRETTANTO GRAVE la modalità con cui i media, in generale, trattano argomenti di questa portata, trasfigurando le notizie, confondendo e semplificando la natura e le caratteristiche delle iniziative. Distorsioni e indifferenze che non indeboliscono le nostre motivazioni anzi ne confermano le ragioni profonde e che nulla tolgono ad una importante giornata di lotta. 

AUSPICHIAMO CHE QUESTE AZIONI SIANO PASSO FONDAMENTALE PER UN PERCORSO DI RIVENDICAZIONE DEI DIRITTI DA FARSI AL FIANCO DI REALTA’ COME LE TANTE CHE IERI HANNO PARTECIPATO E CHE COGLIAMO L’OCCASIONE PER RINGRAZIARE».

Centro Sociale Occupato Autogestito LA CHIMICA