[GRILLOnews • 18.10.03] Villa Buri si trova a San Michele, al centro dell’ansa che l’Adige fa subito dopo aver lasciato Verona e costituisce un complesso monumentale che comprende il palazzo, la cappella, alcuni rustici e un grande parco all’inglese, per buona parte alberato anche con legni pregiati, che si estende per circa 13 ettari. Questo spazio, dal dopoguerra in poi ha assunto una connotazione sociale ed educativa sempre più aperta alla città...

VERONA. VILLA BURI SPICCA IL VOLO CON MOLTE ATTIVITA’

Villa Buri si trova a San Michele, al centro dell’ansa che l’Adige fa subito dopo aver lasciato Verona e costituisce un complesso monumentale che comprende il palazzo, la cappella, alcuni rustici e un grande parco all’inglese, per buona parte alberato anche con legni pregiati, che si estende per circa 13 ettari. Questo spazio, dal dopoguerra in poi ha assunto una connotazione sociale ed educativa sempre più aperta alla città.
Nel 2000 i proprietari, l’Istituto della Sacra Famiglia di Chieri (TO), hanno posto in vendita il complesso immobiliare, e dal settembre 2001 si è costituito un comitato di associazioni veronesi intenzionate ad acquistare la Villa per trasformarla in uno spazio che potesse proporre iniziative formative e culturali rivolte alla città. Il progetto si è concretizzato grazie alla disponibilità di due imprenditori veronesi, Marina Salamon e Marco Benatti, i quali hanno acquistato Villa Buri concedendola in comodato gratuito al comitato, che nel frattempo si era costituito in Associazione onlus i cui soci fondatori sono AGESCI Verona e Veneto, ACLI Verona, Banca Popolare Etica, Ass. Bilanci di Giustizia Verona, CESTIM, Diocesi di Verona, Fondazione San Zeno, Ass. il Germoglio, coop. La Rondine, Legambiente Verona, MASCI Veneto.
Il progetto appare particolarmente significativo per molte ragioni: in primo luogo è forse la prima volta che, a Verona, associazioni della società civile differenti per dimensioni, storia, campo di impegno, si riuniscono per un progetto concreto quanto può esserlo la gestione insieme di una casa. Poi perché lo scopo non è quello di avere una sede e lo spazio dove svolgere le proprie attività, ma piuttosto quello di pensare un progetto che, sovrapponendo i differenti “occhiali” con cui ciascuna associazione legge la realtà (dall’attenzione educativa a quella ambientale, dall’economia di giustizia all’impegno diretto con il disagio sociale per estendere i diritti di cittadinanza), riesca a proporne una sintesi ed una contaminazione. E ancora pare significativo che in quest’impresa sociale si siano realizzati una collaborazione ed un confronto fra il mondo del volontariato e quello dell’imprenditoria. L’Associazione ha elaborato un progetto educativo e formativo incentrato su 15 differenti laboratori didattici che spaziano dalla cultura delle differenze all’economia di giustizia, dall’educazione ambientale alla storia veronese: si tratta di una proposta molto articolata per tematiche affrontate, con attività differenziate e rivolte ad ogni ordine di scuola, quella dell’infanzia alle superiori. È stata scelta la metodologia dei laboratori attivi con la consapevolezza che, affinché la conoscenza si traduca in cambiamento di stile di vita più attento al nostro rapporto con l’ambiente, l’economia, le differenze culturali, sia importante passare attraverso il coinvolgimento personale ed emozionale di bambini e ragazzi. Le attività proposte valorizzano la differenza degli sguardi sul mondo da cui nasce il progetto, la positività delle soluzioni più che il peso dei problemi, l’ambiente naturale del parco, il rispetto di ritmi e tempi vivibili… Il lancio delle iniziative rivolte alle scuole è avvenuto con un incontro di presentazione delle attività, tenutosi a Villa Buri in due giornate distinte: il 16 ottobre per le scuole medie e superiori, il 17 ottobre per le scuole dell’infanzia ed elementari. Villa Buri mette anche a disposizione i propri servizi per ragazzi e genitori: sale per riunioni e assemblee; ospitalità per gruppi classe, con possibilità di vitto e alloggio, per progetti accoglienza e socializzazione; spazi all’aperto per incontri e feste; percorsi mirati a rendere più positive le relazioni interpersonali nel gruppo classe. In particolare quest’ultimo ambito può essere un importante servizio soprattutto alle scuole superiori: nei giorni 6 e 7 ottobre si è sperimentata una attività di formazione rivolta ai ragazzi rappresentanti degli studenti dell’ITIS G. Marconi, ai quali è stato proposto, fra l’altro, un laboratorio sulla comunicazione con un gioco che ha simulato un consiglio di istituto, ponendo stimoli per aiutare i ragazzi a relazionarsi fra loro in modo più efficace.
Questi i Laboratori didattici che prossimamente verranno attivati:

1. “DIFFERENZE” (scuola elementare). Incontrare le storie di differenti culture, fare esperienza di ascolto, invenzione, racconto. Giornata di animazione teatrale con un gruppo bambini. Il tema è quello del racconto e si articola in tre fasi: la conoscenza, la testimonianza e l’esperienza. I bambini accompagnati dall’animatore toccano il fenomeno della narrazione nei momenti fondamentali: la storia delle storie, come si racconta una storia, ascoltiamo delle storie, inventiamo e narriamo noi stessi delle storie. A cura di Gianni Franceschini e Viva Opera Circus. Dalle 9 alle 17 nel periodo 19 – 23 aprile 2004;

2. “L’ORTO SENZA VELENI” (scuola elementare e media). Conoscere i principi dell’agricoltura biologica attraverso l’osservazione dell’orto di Villa Buri. Dopo una sollecitazione attraverso una breve comunicazione di contenuti, i ragazzi vengono condotti nell’orto biologico del Parco: qui un esperto aiuterà a scoprire le metodologie di coltivazione, di protezione dagli agenti atmosferici, di lotta ai parassiti e di concimazione senza l’uso di sostanze tossiche nocive. A seconda della stagione e dei prodotti disponibili si procederà anche alla raccolta e alla cottura dei cibi nella cucina della Villa;

3. “UN CIOCCOLATINO PUÒ FAR PASSARE LA FAME?” (scuola dell’infanzia ed elementare). Seguire il percorso di un prodotto agro – alimentare e conoscere le modalità del Commercio Equo e Solidale. Nella prima fase viene narrata la storia del cacao, dalla coltivazione alla raccolta, alla lavorazione e alla distribuzione. Il narratore pone all’attenzione dei bambini la provenienza del cacao da pochi paesi, che ad esso hanno legato completamente la loro economia, l’influenza delle multinazionali, i rischi legati alle nuove tecnologie agricole e agli OGM. Attraverso semplici sollecitazioni si forniscono elementi di riflessione sull’economia di sussistenza, le monocolture da esportazione, il colonialismo ed il neocolonialismo. Nella seconda fase viene presentata la proposta del Commercio Equo e solidale, come risposta concreta e praticabile per costruire un’economia di giustizia, attraverso la visita guidata del nostro Punto Vendita.

4. “IL MONDO È STATO CREATO CANTANDO, SUONANDO E DANZANDO” (scuola elementare). Favorire l’espressione fantastica dei bambini, attraverso la costruzione di strumenti a ercussione, il suonare in gruppo, l’espressione corporea. C’è una credenza tra gli aborigeni australiani che dice che il mondo è stato creato dai padri cantando, per cui ogni cosa ha il suo canto, ogni posto viene descritto da una canzone e quando un aborigeno va in un luogo che non conosce, chiede ad un altro aborigeno qual è il canto di quel posto. Il punto di partenza del laboratorio sarà questa credenza, che verrà posta in chiave favolistica snodandosi attraverso un percorso fantastico dove ogni luogo, oggetto o persona verranno rappresentati attraverso canti, musiche o danze. E’ prevista la costruzione di rudimentali strumenti a percussione utilizzando materiali di recupero come bidoni, lattine, tubi di cartone, rami, filo di ferro, carta pesta ecc. A cura di Massimo Rubulotta;

5. “TRACCE DI GIUSTIZIA E GOCCE DI INGIUSTIZIA: la Storia e le storie con gli occhi di Villa Buri” (Scuola dell’infanzia, elementare, media e superiore). Riscoprire la vicende storiche veronesi attraverso la ricerca diretta a Villa Buri. La villa ed il suo parco hanno attraversato 400 anni di Storia dei veronesi: dei nobili e dei contadini, dei grandi artisti e degli ingegneri agrari, dei militari e dei costruttori di pace… Il laboratorio alterna momenti di narrazione delle storie di personaggi simbolici alla ricerca sul campo delle tracce lasciate dalla Storia: i ragazzi ricercano, fotografano, discutono insieme i segni del tempo e i Segni dei Tempi. L’animatore poi aiuta il gruppo a fare sintesi, riunendo i loro spezzoni e dando senso compiuto alla loro ricerca: il prodotto finale potrà essere un giornale, un cartellone, una videopresentazione che raccolga le loro scoperte.

6. “I NUOVI VERONESI: Cultura delle differenze” (scuola dell’infanzia, elementare media e superiore). Comprendere il modo di vedere il mondo di chi vive nella nostra città venendo da paesi lontani. A partire dalla mostra fotografica “I nuovi veronesi” realizzata per il CESTIM da Caroline Groszer, che presenta i ritratti di oltre 50 fra le migliaia di stranieri che incontriamo per le strade della nostra città, e dalle interviste realizzate loro dalla fotografa, si propone ai partecipanti un percorso di ricerca finalizzato a comprendere le loro storie, i loro sogni e ideali, i loro progetti… Attraverso una animazione guidata i ragazzi sono poi indotti a rielaborare le storie personali, confrontandole con i loro sogni di felicità e con le esperienze dei loro parenti.

7. “RICETTE DI … AMICIZIA: memoria di sapori” (scuola dell’infanzia e elementare). Confrontarsi con gli altri da noi, attraverso la scoperta di gusti, abitudini, culture. Il percorso si snoda in una serie di esperienze dove il cibo rielaborato diviene segno, immagine, struttura, impronta, decorazione, gioco… ma anche memoria, emozione, sensazione, incontro, condivisione. Laboratorio creativo, che coinvolge attivamente in un percorso che permetta a tutti i partecipanti di sperimentare, scoprire, riattivare le proprie potenzialità ponendo al centro il soggetto e l’accoglienza di ogni persona. 

8. “RIFIUTI? … SUONO” (scuola dell’infanzia, elementare, media e superiore). Riscoprire il gusto di costruire semplici strumenti musicali e di suonarli insieme; riflettere sul recupero dei materiali di scarto. Recuperando materiali di scarto (bottiglie di plastica, scatole, tubi, tappi, lattine, bidoni, rami secchi, tele e pellami e quant’altro indica la fantasia), nella prima parte della giornata si costruiscono una serie di strumenti musicali a percussione. Successivamente, anche utilizzando strumenti costruiti dal conduttore e altri provenienti dai quattro angoli della terra, viene proposto lo studio di un brano musicale. L’attività si conclude con uno spettacolo insieme. A cura di Massimo Rubulotta.

9. “ANDAR PER ERBE” (scuola elementare e media). Riconoscere le principali erbe officinali nel nostro territorio e conoscere il loro utilizzo. Nella prima fase ai ragazzi, suddivisi in gruppi, vengono fornite schede descrittive di alcune piante officinali che crescono nel parco, con il compito di scovarle ed individuarle sulla mappa loro fornita.  Successivamente, insieme all’animatore, viene verificata la ricerca, raccogliendo alcuni campioni che andranno a costituire l’erbario della classe. Nella seconda fase i ragazzi, seguiti dall’animatore, realizzano semplici prodotti medicinali o cosmetici con le erbe conosciute nel parco.

10. “IL GIOCAMONDO: in principio c’era il gioco. Cultura delle differenze” (scuola dell’infanzia e elementare). Riflettere sul “giocattolo”, non solo come strumento di passatempo e di crescita ma anche per gli effetti su situazioni economiche ed ambientali in un’ottica di consapevolezza e consumo critico. Attraverso la metodologia del laboratorio creativo, l’esperienza propone l’incontro con un oggetto, il giocattolo, di cui i bambini sono generalmente fruitori passivi: il giocattolo si compera e si usa senza conoscerne la storia, senza capirne la struttura.
Nel laboratorio viene attivato un doppio binario di ricerca: la progettazione e produzione creativa di giochi provenienti da svariate culture, ed un percorso a ritroso, in un viaggio nel tempo e nello spazio, dove è possibile fare l’esperienza del giocattolo nel suo “farsi”.

11. “VENTO, SOLE ACQUA, LEGNO… POSSONO FAR GIRARE IL MONDO?” (scuola media e superiore). Scoprire i possibili usi delle energie rinnovabili e della bioarchitettura. Dopo una sollecitazione attraverso una breve comunicazione di contenuti, i ragazzi vengono sguinzagliati in un ambiente ristrutturato secondo i dettami della bioarchitettura, dell’utilizzo di tecnologie appropriate e di energie rinnovabili. I singoli dovranno ricercare e fotografare tutti gli elementi che appaiono loro significativi di soluzioni a basso impatto ambientale: successivamente l’animatore propone un dibattito al gruppo finalizzato alla documentazione delle soluzioni individuate ed alle proposte di adozione di comportamenti individuali e collettive.

12. “IL COMMERCIO EQUO E SOLIDALE: dal gioco di ruolo al ruolo di ciascuno” (scuola media e superiore). Conoscere, attraverso il gioco di ruolo, le dinamiche del commercio mondiale e gli squilibri da esso generati; conoscere una proposta di soluzione: il Commercio Equo e Solidale
A partire da una serie di giochi di ruolo i partecipanti vengono portati a riflettere sulla provenienza degli alimenti che consumiamo ogni giorno, sulle condizioni di vita dei contadini dei paesi del Sud del mondo e sulle condizioni del commercio internazionale. Successivamente viene presentata la proposta del Commercio Equo e Solidale come strada praticabile per costruire un’economia di giustizia, attraverso la visita guidata del Punto Vendita presso la Villa.

13. “LA RISOLUZIONE NONVIOLENTA DEI CONFLITTI” (Scuola superiore). Analizzare la dimensione conflittuale, la comunicazione e le relazioni all’interno di un gruppo, trasformando il conflitto in occasione di dialogo e confronto. Riflettere sulla creazione di soluzioni e azioni nonviolente e individuare di strumenti per generare modi creativi e cooperativi di gestione della conflittualità. Attraverso giochi, simulazioni e lavori di gruppo, i partecipanti vengono portati a riflettere sulle proprie dinamiche di relazione e sulle implicazioni emotive, con attenzione alle relazioni interpersonali, al contesto interetnico e interculturale, alla Scelta Nonviolenta.
Giochi di ruolo e simulazioni divengono occasione di rilettura di esperienze personali per evidenziare la dimensione costruttiva del conflitto.

14. “IL MONDO ALLA ROVESCIA. Economia di giustizia” (scuola media e superiore). Comprendere come l’economia che non mette più al centro l’uomo provoca disuguaglianze sociali, guerre di interesse, squilibri ambientali in un “supermercato virtuale” dovranno essere scelti prodotti in modo da minimizzarne l’impatto sul sistema mondo; attraverso un gioco di ruolo si prende coscienza degli effetti sociali ed ambientali delle scelte di consumo individuale assunzione di responsabilità, individuale e di gruppo, per scoprire, attraverso il confronto con proposte positive, percorsi di cambiamento.

15. “IDENTITÀ IN VIAGGIO. Cultura delle differenze” (scuola dell’infanzia e elementare). Incontrare le culture “altre” attraverso la conoscenza e l’incontro con il sé. Il laboratorio propone svariate esperienze sui concetti di identità e pluralità, di conoscenza e relazione tra sé e l’altro da sé, sia che esso venga da vicino che da lontano: queste sono le matrici fondanti del concetto di intercultura.  I bambini sono accompagnati in un viaggio dove l’incontro con le “culture altre” (colori, suoni, odori, sapori del mondo) avverrà attraverso la conoscenza e l’incontro con il sé.
Il gesto, l’impronta, la maschera, il ritratto metaforico traghetteranno i bambini dall’IO all’ALTRO al NOI, in un processo di riconoscimento delle proprie e altrui peculiarità e diversità.

I laboratori si svolgeranno a partire da febbraio 2004. Le prenotazioni sono aperte da novembre 2003. I costi saranno concordati alla prenotazione in base allo svolgimento dell’attività, al numero di educatori coinvolti e alla sua durata: è possibile effettuare interventi limitati ad una sola mattinata (dalle 9 alle 12), ad una giornata intera (dalle 9 alle 16), residenziali distribuiti su più giornate in Villa, diluiti su più giornate con interventi a scuola ed in Villa. Orientativamente, per gruppi non inferiori a 15 partecipanti e compresa la gratuità per gli insegnanti, i costi saranno i seguenti: 5 euro a partecipante per le attività di mezza giornata; 8 euro a partecipante per le attività di un giorno intero. 80 euro per interventi nelle scuole. A partire da novembre 2003 si terrà un corso di formazione per insegnanti sulle metodologie didattiche attive e sulle tematiche dei laboratori. Per informazioni visitate il sito www.villaburi.it o telefonate ai numeri 045 972082 – 3484551407. Villa Buri mette anche a disposizione i propri servizi per ragazzi e genitori: sale per riunioni e assemblee, spazi all’aperto per iniziative, feste, attività sportive, ospitalità per gruppi classe, con possibilità di vitto e alloggio, per progetti di accoglienza e socializzazione Si propongono, infine, percorsi mirati a rendere più positive le relazioni interpersonali nel gruppo classe.