[Cooperativa Sociale Insieme • 19.04.05] «Musica da sentire, musica da fare». Hanno le idee chiare quelli della Cooperativa Sociale Insieme di Vicenza. Quando si tratta di fare musica, quando si tratta di ascoltarla c’è chi dice che la vecchia tecnologia è ancora la migliore. Sarà vero o saranno le solite “storie da bar” o una di quelle leggende metropolitane che passano di bocca in bocca, di e-mail in e-mail?...

VICENZA, 23-27 APRILE. MUSICA DA SENTIRE, MUSICA DA FARE


Musica da sentire, musica da fare.
Mostra mercato radio e hi-fi, radioline, dischi 33 e 45 giri, curiosità musicali

23/26/27 aprile 2005  – orario 10-12,30  15-19

presso la Cooperativa Sociale Insieme – Via dalla Scola 88 – Vicenza (zona san Pio X)

Quando si tratta di fare musica, quando si tratta di ascoltarla c’è chi dice che la vecchia tecnologia è ancora la migliore. Sarà vero o saranno le solite “storie da bar” o una di quelle leggende metropolitane che passano di bocca in bocca, di e-mail in e-mail?

Per aiutarvi a definire il problema, la cooperativa Sociale Insieme si è messa nuovamente in moto nel raccogliere il vecchio e vecchissimo materiale da confrontare con le più moderne tecnologie. E sono proprio queste , le moderne tecnologie,che non troverete nella mostra mercato che apre presso la sede della cooperativa Insieme (in via dalla Scola 88 – zona san Pio X a Vicenza) sabato 23 aprile.

Infatti negli spazi della cooperativa i soci hanno organizzato una mostra mercato del suono  e della musica, e qui esporranno tutto ciò che nell’ultimo anno su questo tema hanno recuperato in città. Facciamo un giro assieme. Partiamo dai dischi a 78 giri e le radio a valvole, quelle nei cassoni di legno per intenderci, per arrivare al tavolo delle radio in bachelite bianca che viste da davanti sembrano tante piccole cadillac americane.

Possiamo scegliere per noi una  vecchia radiolina  a transistor; una di quelle portatili che ancora adesso vediamo appoggiate all’orecchio dell’ascoltatore domenicale che segue le partite durante la passeggiata al parco. Sono esposti hi-fi d’epoca, amplificatori stereo e piatti giradischi che gli intenditori cercano con passione e  tra questi  troneggia uno splendido impianto della SAE classe mega.

Vi dice qualcosa la parola “fonovaligia” (valigie di cartone/legno con casse e giradischi incorporato sempre pronte all’uso) che furono poi soppiantate dai più pratici arancioni mangiadischi anni ’70. Dentro a quell’armadio ci sono invece  dei registratori Geloso a bobina ancora funzionanti.

Concentriamo l’attenzione ora sui dischi in vinile: cercate da sempre tra i 33 giri il Benny Goodman today o il doppio album di Santana “Lotus”…. l’avete trovato. Tra i 45 giri cercate I Giganti che cantano “Io e il presidente” o “il ballo di Simone” del gruppo vicentino “Giuliano ed i notturni” che risale al 1968 o andare cercando l’intramontabile “per chi” cantata dai Gens che steccarono al Festival di Sanremo e furono ignobilmente eliminati? Ora li potete trovare, tutti in fila tra gli scaffali dove sono esposti più di mille dischi.

Qualche strumento musicale, una serie di pianole, qualche amplificatore da strumenti, un pianoforte dei primi del novecento, libri e spartiti (anche vecchissimi libretti d’opera) e in un angolo una sezione dedicata alla musica classica.  La mostra rimarrà a vostra disposizione fino al 27 aprile (orari 10/12,30 – 15/19 domenica e lunedì chiuso)

Ed alla sera di sabato 23 aprile, alle ore 19, si esibirà il gruppo dei Sanmuruba, un gruppo composto da artisti di diversa provenienza con strumenti a percussione di varie forme e dimensioni. L’ensemble nasce a Mestre nel 1997 e continua la sua esperienza multiculturale fino ad oggi con artisti che attraverso il gruppo mettono insieme esperienze e passione per le percussioni.  Uno straordinario incontro tra le sonorità del djembe e le cose usate che potete trovare alla cooperativa Insieme con il loro bagaglio di racconti sempre attenti a fare musica ed ad ascoltare nuove storie.
 
Informazioni:
tel. 0444511562 – email: .it