VICENZA CHIAMA. 14 LUGLIO 2007, INCONTRO NAZIONALE «NO DAL MOLIN»

In questi mesi il movimento vicentino contro la costruzione della nuova base Usa ha visto una grande solidarietà crescere in tutta Italia; in tante città si sono svolte iniziative di sostegno alla nostra lotta, così come in tantissimi sono venuti a Vicenza lo scorso 17 febbraio e ci hanno affiancato durante i cortei e le manifestazioni a Trento, in Val Susa, a Roma. In questi mesi l’attenzione di una fetta importante della popolazione italiana si è concentrata sulla nostra città; il movimento contro la guerra, da sempre forte nel nostro Paese, ha fatto di Vicenza una delle proprie bandiere; ma anche le tante comunità in lotta per la difesa dei beni comuni e della terra hanno sostenuto la lotta vicentina con determinazione. Moltissimi sono coloro che, nel momento in cui dovessero iniziare i lavori, sono pronti a venire nella nostra città per sostenerci e resistere alla costruzione della nuova base.

Noi vogliamo costruire un rapporto sempre più stretto con quanti ci sostengono; vogliamo raccontare loro le iniziative degli ultimi mesi, ma soprattutto proporre il percorso che intendiamo costruire per impedire la costruzione della nuova installazione militare a stelle e strisce. Siamo consapevoli, del resto, che la nostra lotta è al contempo locale e globale; locale, perché difende la terra e le risorse naturali; globale, perché impedire la costruzione di una nuova base vuol dire introdurre un granello di sabbia negli ingranaggi della guerra.

Vogliamo innanzitutto ripercorrere le fasi che hanno caratterizzato questi mesi di lotta:

– la prima fase che noi individuiamo è quella del rifiuto del progetto e del tentativo, attraverso la mobilitazione popolare, di bloccarne l’approvazione da parte del Governo locale e centrale.

– la seconda fase è quella “ribellione” al “non mi oppongo” del Governo Prodi comunicata dai telegiornali serali del 16 Gennaio; la città è insorta indignata e non ha accettato questa imposizione. Le iniziative si sono susseguite fino alla grande manifestazione nazionale del 17 febbraio che ha visto almeno 150 mila persone sfilare pacificamente per le strade di Vicenza.

– la terza fase è quella della resistenza ai lavori per la realizzazione del progetto, caratterizzata da azioni come l’occupazione della Basilica Palladiana e il taglio dei cavidotti per fibre ottiche posati nei pressi del Dal Molin.

Dopo che il governo Prodi ha ufficializzato, attraverso l’ambasciatore statunitense Spogli, il si alla nuova base Usa al Dal Molin, si è aperto al nostro interno un dibattito sulle forme della resistenza ai lavori e sulle prospettive future della nostra lotta.

Per questo abbiamo convocato un incontro nazionale, fissato per sabato 14 luglio 2007; un momento di confronto, nel quale le donne e gli uomini del Presidio Permanente proporranno le forme di resistenza alle ruspe e le iniziative delle prossime settimane. Un momento, anche, per rivederci, e rafforzare quei legami che ci fanno sentire parte di una comunità ampia, trasversale; una comunità in grado di costruire nuove forme di partecipazione e mettere in discussione le imposizioni calate dall’alto.

Vicenza, insomma, chiama; la questione Dal Molin non è affatto chiusa.

Presidio Permanente, Vicenza, 5 luglio 2007


NOTE ORGANIZZATIVE

L’incontro nazionale si svolgerà al Presidio Permanente e avrà inizio alle ore 14.00.

Il Presidio Permanente si trova in Via Ponte Marchese a Vicenza. Per chi arriva in automobile, uscita Vicenza Ovest dell’Autostrada, quindi prendere direzione Thiene-Schio; superare due semafori, alla rotatoria andare dritto in direzione Treviso-Bassano, quindi al secondo semaforo girare a sinistra in direzione Rettorgole-Caldogno; costeggiare l’aeroporto Dal Molin; dopo il ponte, troverete il Presidio alla vostra sinistra.

Per chi arriva in treno, raggiungere P.za Matteotti con autobus linee 1,2,4,5,7 a da qui (fermata via Giuriolo) prendere autobus linea 9 direzione Rettorgole-Caldogno. Per consultare gli orari. L’autobus linea 9 fa una corsa ogni ora.