[Monica Di Sisto • 27.09.04] Ad Ancona dall’8 al 10 ottobre al via Eco&Equo, mostra mercato dei prodotti ecocompatibili ed equosolidali. L’Assemblea generale del commercio equo italiano Agices chiede a Comuni, Province e Regioni uno spazio permanente di confronto su città e Altra Economia...

ANCONA, 8-10 OTTOBRE: «ECO&EQUO», IL COMMERCIO CAMBIA LE CITTÁ

Diecimila metri di spazio espositivo, 150 espositori e oltre 10mila visitatori: nell’edizione 2003 Eco&Equo (www.ecoandequo.it) è stata la prima mostra dei prodotti equo e solidali a condividere una vetrina e uno spazio di dibattito con le autonomie locali su parchi, aree protette e attività legate alla cultura del territorio.

Quest’anno la seconda edizione di Eco&Equo, mostra mercato nazionale dei prodotti ecocompatibili ed equosolidali, che si terrà alla fiera di Ancona dall’8 al 10 ottobre 2004, viene organizzata da Regione Marche e Ente Regionale per le Manifestazioni Fieristiche in collaborazione con Agices, l’Assemblea generale che rappresenta le organizzazione del commercio equo presenti da oltre quindici anni nelle nostre città.

Eco&Equo per Agices vuole dunque essere l’occasione di aprire un confronto pubblico con Regioni, Province e Comuni: perché in tutta Italia si moltiplichino le esperienze di “altra economia” che fondano “altre città”, altri modi di intendere e di vivere i rapporti economici, sociali ed umani all’interno della propria comunità locale.

Come Agices, spiega Chiavaroli, “da Eco&Equo chiederemo agli Enti locali che hanno già approvato mozioni e leggi per le economie solidali, di costruire insieme un luogo di confronto permanente per riconoscere formalmente il ruolo del commercio equo nelle città, e inserire i suoi criteri e le sue esperienze in modo strutturale nelle politiche pubbliche di sviluppo economico e sociale dei territori”.

E la stessa Regione Marche che promuove Eco&Equo, annuncia l’assessore regionale all’ambiente Marco Amagliani “sta studiando la possibilità di introdurre nelle proprie gare criteri di sostenibilità ambientale e sociale”.
 
Agices e le città dell’Altra Economia

Le dimensioni economiche del commercio equo e solidale in Europa testimoniano che il fenomeno è in piena espansione:18 sono i Paesi europei coinvolti;100 le Organizzazioni di importazione del commercio equo; 2.750 le Botteghe del Mondo; 60.000 i supermercati e negozi che vendono prodotti commercio equo; 1.250 le persone impiegate da organizzazioni di commercio equo; 100.000 i volontari; 370.000.000 gli euro di fatturato europeo.

Anche in Italia le pratiche delle economie solidali si diffondono: diventano vero distretto economico a Torino; reti di consumatori e imprese diverse si organizzano da Milano a Napoli, dalla Sardegna alla Brianza; a Roma, grazie alla collaborazione gli Enti locali, è in costruzione una vera città dell’Altra economia. Un risultato del quale è parte integrante la diffusione del commercio equo nella capitale: secondo gli ultimi dati a disposizione, le vendite di prodotti del Commercio Equo e Solidale solo attraverso il canale delle Botteghe del Mondo a Roma sono aumentate negli ultimi anni, passando da 546.300 Euro nel 2000 ai quasi 2milioni di oggi, con un tasso di crescita annuale che ha superato il 40%.

Nell’ultimo anno si stanno inoltre aprendo nuove possibilità di cooperazione con gli Enti Locali. Da Genova a Firenze, da Piacenza, a Bolzano, ad Alessandria, grazie anche al progetto ristorazione solidale di Ctm Altromercato, oltre 70mila studenti mangiano alla mensa scolastica i prodotti del commercio equo e solidale. E anche le loro famiglie possono conoscere progetti con i quali circa 4000 organizzazioni di tutto il mondo garantiscono i diritti di oltre 5 milioni di contadini e artigiani di più di 50 Paesi.

Oggi sono ben 16 i capitolati d’appalto pubblico in tutta Italia che si aprono ai prodotti equi: un potere d’acquisto, quello della pubblica amministrazione, che vale in Europa il 14% del Pil, in Italia il 18%, e che può orientare imprese e cittadini verso scelte di produzione e consumo socio ed eco-responsabili.

In Europa ci sono già alcune esperienze consolidate: in Francia 229 amministrazioni locali sostengono acquisti pubblici etici, in Germania 100 comuni hanno scelto il caffè equo per mense e uffici pubblici, in Inghilterra città come Gloucester e Bristol scelgono il commercio equo e in Lussemburgo sono 14 i Comuni che privilegiano questi prodotti. 
 
Che cosa succede a Eco&Equo

Eco&Equo è una mostra mercato, ma è anche, e forse soprattutto, un grande spazio pubblico in cui incontrarsi, confrontarsi, discutere. Il programma culturale prevede per Venerdì 8 ottobre, dalle ore 10,00 alle 18,00 in Auditorium si terrà il convegno di apertura su “Acquisti pubblici: verdi e socialmente responsabili”. Dalle 16.00 alle 17.00 (speaker corner) vengono presentate le “Nuove esperienze di commercio equo e solidale: Portogallo, Argentina, Albania”. In serata (18.00-20.00 sala B) si parlerà di “Opportunità di lavoro nel terzo settore e l’accesso al credito per le cooperative sociali”.

Sabato 9 ottobre lo spazio auditorium sarà risevato a “Territori e buone pratiche ambientali”. In sala D (10.00-13.00) si parlerà di “Economia solidale: dalla rete ai distretti. Esperienze e progetti in Italia e nelle Marche”, mentre nello speaker corner (10,00-12,00) Legambiente organizza l’incontro “Comuni ricicloni” e nello stesso spazio a seguire (12.00-13.00) incontro con la giornalista Marinella Correggia. Nel pomeriggio in sala B (15.30-17.30) incontro su “Commercio equo, cotone e WTO: verso Hong Kong 2005”, in sala D (16.00-18.00) si parlerà di “La finanza e la responsabilità sociale”, in sala B la parola passa a “Altreconomie, Altrecittà – Enti locali ed organizzazioni di economia solidale a confronto” mentre nello speaker corner (17.00-19.00) si terrà l’incontro della rete migranti.

Anche domenica 10 ottobre tre occasioni di dibattito: in Auditorium (10,00-18,00) si discuterà di “Medicine non convenzionali: ecocompatibilità e libertà di scelta terapeutica”, in sala B (10.00-13.00) si terrà il “Convegno della Rete dei Gruppi di acquisto solidali delle Marche”, mentre in sala D (10.00-13.00) si incontrerà il Forum dei migranti (gruppi acquisto solidali)
 
Lo spazio equo e solidale

Nello spazio economico solidale hanno già confermato, tra gli altri, la loro presenza: realtà del commercio equo come Ctm Altromercato, Commercio Alternativo, Roba dell’Altro Mondo, Raggio verde, LiberoMondo, Equoland; le botteghe del mondo Macondo e Ravinala; il consorzio di certificazione Transfair Italia; Banca Etica e la Mag Emilia Romagna; il consorzio di assicurazione etica Caes Assicurazioni; ecoturismo e turismo solidale con Viaggi e Miraggi e Cts; associazioni come Emergency, Un ponte per…, Coopi, Palm Work Project, Legacoop-cooperazione sociale, Federsolidarietà, la Rete dei Gruppi di acquisto solidale delle Marche, l’informazione alternativa con Altreconomia, Carta, Infoshop e i missionari di Emi; ma anche diversi Enti locali tra i quali la Provincia di Ancona e il Comune di Roma.

Ricca anche la presenza internazionale con stand dedicati ad esperienze provenienti, tra l’altro, da Argentina, Albania, Portogallo e comunità curde della Turchia. Ospiti della Regione Marche da Cuba, l’Agenzia nazionale per l’Ambiente e la Provincia di Sancti Spiritus, il Parco nazionale di Paklenica (Croazia) e una delegazione dal Burkina Faso.
 
Qui Eco

Cresce d’interesse anche la parte eco-compatibile, con il coinvolgimento di parchi nazionali e regionali, riserve naturali, aree protette e comunità locali. Insomma, una vera e propria vetrina dello sviluppo sostenibile del nostro Paese, in continuità con i 9 anni dell’esperienza della fiera ParcoProduce, la prima del settore. A Eco&Equo non si parla solo di conservazione e tutela dell’ambiente, ma anche di rinnovamento dell’economia del territorio per valorizzare – nel pieno rispetto della qualità ambientale – i prodotti agricoli, artigianali, turistici e i servizi per la scuola.
 
Per i più piccoli

Un’attenzione particolare sarà dedicata ai visitatori più giovani con stand allestiti per attività e laboratori che hanno l’obiettivo di avvicinare gli studenti, in maniera attiva e ludica, ai temi della responsabilità sociale ed ambientale.

Laboratori di educazione ambientale a cura della Cooperativa Olduvai di Milano (stand dedicato); Laboratori di educazione ambientale e consumo critico a cura di Forestalp e Mondo Solidale (stand dedicato); Laboratori di energia alternativa a cura dell’Associazione Paea (stand dedicato); Laboratori di costruzione di strumenti musicali con materiali di recupero (stand Regione Marche); Laboratori sull’uso di strumenti musicali del commercio equo e solidale (stand Commercio Alternativo). 

Per informazioni
Ufficio stampa Agices – Monica Di Sisto
tel. + 39 335 8426752 email: [email protected]