[di g.d’a. • 10.03.02] Legnago (VR). Indifferenza, incapacità di capire i messaggi. È possibile che papà e mamma non capiscano cosa accade ai figli? È possibile. È successo.

BABY-GANG/6 – «Il disagio esiste, basta non girare lo sguardo dall’altra parte»

È successo ai genitori dei 16 minorenni delle due bande di estorsori in erba e anche a quelli delle loro vittime. Indifferenza nei confronti di un’adolescenza che forse non può essere diversa da quello che è perché ai più grandi manca, o sarebbe meglio dire non interessa o si ritiene non serva, capire il codice con il quale entrare in contatto con loro per interpretare le richieste di aiuto, di pericolo, di avversione a regole imposte, ma troppe volte non rispettate da chi le impone. Una sorta di nonnismo parentale, quando il genitore impone al figlio determinati atteggiamenti perché a sua volta gli sono stati imposti, ma non è capace di rispettarli e scambia l’autoritarismo per autorevolezza.
A Legnago, dal 1995 fra’ Tonino Pedrina sta facendo crescere una follia che ha coinvolto adolescenti e adulti, genitori, figli, imprenditori: persone. Corte Samuele, il centro di aggregazione giovanile a San Pietro dovrebbe aprire in giugno. «Aprirà in giugno», sottolinea il frate, «ma è già aperto oggi. Era già aperto nei mesi scorsi, quando abbiamo iniziato questo cammino per offrire ai ragazzi una possibilità di incontro che sia fatto da loro e non solo per loro dagli adulti».
Una follia Corte Samuele. Una vecchia casa di campagna dove funzioneranno alloggi di accoglienza, biblioteca, bar pizzeria, campi di gioco, sale di incontri. Un’impresa in cui sono stati versate centinaia di migliaia di euro, senza contare le centinaia di ore di lavoro gratuite dei volontari. Follia lucida: «Un centro di aggregazione fornisce l’occasione a persone di incontrarsi», spiega il frate. «Incontrarsi vuol dire parlare, comunicare, trovare strumenti per capire, per capirsi, per imparare a capire».
E una pizzeria, un pub, un computer collegato a Internet possono prendere il posto della famiglia? «No. Ma in un posto dove si ascolta e si parla. Dove ci si sforza di capire possono emergere problemi e nascere soluzioni. Corte Samuele è un laboratorio dentro il mondo, non fuori. La vita è un condominio complicato dove non si possono separare i problemi dei più piccoli e dei più deboli da quelli dei più grandi e dei più forti. Corte Samuele è un posto fatto di persone» sottolinea fra’ Tonino, «che prima di tutto vogliono incontrare altre persone per quello che sono e non per quello che la moda vorrebbe che fossero».


da “L’Arena” – Domenica 10 Febbraio 2002