BAMBINI. MOVIMENTI NATS: IL MESTIERE DI CRESCERE

In quest’ultimo periodo in America Latina come in Italia si concentrano iniziative, assemblee e pubblicazioni per dare voce e visibilità alle proposte dei Movimenti NATs (Niños, Niñas y Adolescentes Trabajadores nell’acronimo spagnolo) a partire dal protagonismo degli stessi bambini e adolescenti lavoratori organizzati.

Durante il mese di febbraio l’Associazione NATs di Bologna ha organizzato vari incontri nelle scuole dell’Emilia Romagna insieme a Josep Zerpa, 15 anni, venditore di verdura al mercato e Josè Antonio Navas, educatore del movimento venezuelano CORENATs.

A fine febbraio le Ong spagnole «Save the Children» e «Proyecto Solidario» hanno presentato a Madrid, Sevilla e Toledo il nuovo libro «Lavoro minorile, diversità e consenso» che sintetizza il percorso sulle tematiche dei NATs svolto anche nel paese iberico, invitando Hipolito Gonzalez, carrettillero (porta la spesa con la carriola) della stazione di Sucre (Bolivia), già membro della «Unión de niños, niñas y adolescentes trabajadores de Bolivia (UNATSBO)».

Giovedì 2 marzo 2006 a Padova è stato presentato il nuovo libro di Monica Ruffato, «Il lavoro dei bambini. Storie di vita e movimenti oltre il lavoro minorile» appena uscito per i tipi di Nuovadimensione (Tel. 0421.74475) e che porta le testimonianze dirette dei bambini e adolescenti lavoratori. L’autrice -che lavora all’Università di Padova e collabora con l’Associazione Nats di Treviso- sottolinea che si tratta di un libro che «entra nella controversa questione del lavoro minorile a partire da racconti ed esperienze di coloro che lo vivono sulla propria pelle, ma anche di coloro che non tendono a scandalizzarsi di fronte al fenomeno e che si interrogano piuttosto sui significati che attribuiscono al lavoro, sull’apporto della propria esperienza nella società nella quale vivono, sul ruolo sociale che giocano. Le testimonianze dei bambini-lavoratori raccolte in questo libro consentono di tracciare una panoramica delle infinite facce del lavoro minorile, che vanno dallo sfruttamento all’impegno e alla lotta per un lavoro degno per tutti, ognuna attraversata dalla speranza di un miglioramento delle proprie condizioni di vita, non soltanto dal punto di vista economico, ma nei vari aspetti di costruzione identitaria individuale e collettiva di ogni essere umano».

Questo nuovo libro si aggiunge ad altri recenti testi usati nelle scuole per l’educazione alla mondialità, come, per esempio, «Percorsi formativi, un’altra prospettiva sul lavoro minorile» realizzato dall’Associazione NATs di Bologna in collaborazione con il Centro Servizi per il Volontariato della Provincia di Bologna (VOLABO). La curatrice, Gianna Giovagnoli, ha svolto la sua tesi universitaria nella scuola NATs del Manthoc a Lima ed è tra le massime esperte di NATs in Italia insieme a Rita Bertozzi, Teresa Tagliaventi, Benedetta Rossini. E spiega che «questo libro raccoglie l’esperienza dei laboratori didattici sul lavoro minorile condotti dall’Associazione NATs di Bologna in alcune scuole emiliano-romagnole tra il 2001 e il 2005. L’associazione NATs di Bologna sostiene le attività e le proposte delle dei Movimenti NATs nel mondo e si occupa di diffonderne la conoscenza in Italia con attività di informazione, divulgazione, formazione, pubblicazioni, occasioni di incontro e cooperazione. Ci auguriamo che questo libro possa costituire uno strumento utile e di facile utilizzo per insegnanti ed educatori interessati a far conoscere una visione del lavoro minorile e dell’infanzia non stereotipate, ad aprire una finestra su una realtà concreta di organizzazione e partecipazione di bambini e adolescenti, che stimola ed interroga i nostri contesti educativi».

La cooperativa EQUOMERCATO (centrale di importazione del commercio equo di Cantù, tel. 031.734158) in collaborazione con la rete ITALIANATs ha lanciato la pubblicazione intitolata «Cosa farò da piccolo – Lavoro minorile e diritti dei bambini, dallo sfruttamento al commercio equo» – Ed.Altreconomia, in occasione del 16° anniversario della Convenzione dei Diritti dell’infanzia: un importante momento di riflessione che accompagna la vendita dei prodotti elaborati dai NATs del Mondo, organizzati in micro-cooperative autogestite da bambini e adolescenti che realizzano un lavoro in condizioni dignitose.

Questo ponte tra America Latina ed Italia contribuisce a rivoluzionare la visione eurocentrica del lavoro minorile (e per questo viene analizzato da importanti università come quelle di Bologna, di Berlino e Madrid) perché propone un nuovo paradigma di cultura dell’infanzia e adolescenza a partire dal protagonismo dei movimenti NATs che da 30 anni si sono ripresi la propria immagine e la propria voce, analizzando criticamente molte delle supposte verità sul lavoro minorile e la lotta per il suo sradicamento.

Se la maggioranza delle organizzazioni dei bambini e adolescenti lavoratori nel Sud del Mondo (presenti non solo in America Latina ma anche Africa e Asia) insiste, per esempio sul “diritto a lavorare” e sul riconoscimento sociale del proprio lavoro, questo implica allo stesso tempo una severa critica dello sfruttamento capitalista e dell’arroganza eurocentrica di tutti coloro che pensano che i bambini possano vivere una “vera” infanzia solo per il fatto di non lavorare. Cercare di avvicinarsi alla tematica del lavoro minorile a partire da una prospettiva orientata al soggetto, significa invece considerare finalmente le bambine e i bambini lavoratori come attori sociali che, attraverso un lavoro, contribuiscono allo sviluppo integrale della società come lotta contro la povertà e il sistema neoliberale che la provoca, formando (non solo attraverso le scuole NATs) una coscienza di cittadinanza attiva che nasce dalle esperienze di base di auto-organizzazione e micro-imprenditorialità, che si trasforma in cambiamento dal basso nella lotta contro lo sfruttamento e la schiavitù e nel rivendicare i propri diritti, valorizzando le loro culture e la cosmovisione dei bambini e adolescenti lavoratori a cui spesso le grandi organizzazioni internazionali rimangono sorde.

Il 20 marzo 2006 arriverà in Italia Angel Gonzalez, accompagnatore del Movimento Latinoamericano dei Bambini e adolescenti lavoratori organizzati nel MOLACNATs per aggiornare il cammino dei NATs dopo il Forum Sociale di Caracas, il percorso in Venezuela con l’appoggio del governo Chavez (attraverso l’ “Instituto Nacional Prevencion Salud y Seguridad Laborales IPSASEL”), l’incontro nazionale in Bolivia, l’udienza del Movimento nazionale di bambini e adolescenti lavoratori organizzati in Perù MNNATSOP a Ginevra di fronte al Comitato ONU per i diritti dell’infanzia, e la preparazione del sesto incontro continentale che si realizzerà quest’estate in Colombia. Un altro mondo è possibile, a partire dal protagonismo NATS!

Cristiano Morsolin

 

Cristiano Morsolin, educatore e operatore di reti internazionali. Co-fondatore dell’Osservatorio Indipendente sulla regione Andina SELVAS. Accompagna i Movimenti NATS in America Latina dal 2001. E-mail: [email protected]