CARITAS VICENTINA. LUTTO ED ESPERIENZA DEL LIMITE


Quando si attraversa un momento particolarmente difficile, come il lutto, si fatica a trovare un senso alla vita e le festività fanno sentire ancora più soli e isolati con il proprio dolore. Per questo la Caritas Diocesana Vicentina nel periodo natalizio del 2008 ha rilanciato le sei proposte di aiuto e prossimità con chi sta soffrendo. Sono a disposizione di chi è in difficoltà per la perdita di una persona cara lo spazio di ascolto settimanale a Vicenza, un gruppo on line che permette di iniziare un dialogo salvaguardando la proprio riservatezza, un numero telefonico a disposizione per un primo contatto ed informazioni (348-7666528), un indirizzo e-mail per gli stessi motivi e un gruppo di auto mutuo aiuto per i familiari di persone suicidatesi. Infine, uno sportello settimanale gratuito di sostegno psicologico.

Passare attraverso un lutto è una delle esperienze di vita che più tocca nel profondo, sconvolgendo a volte i propri equilibri interiori: la Caritas Diocesana Vicentina da oltre un anno ha per questo attivato uno spazio di ascolto specifico che si rivolge alle persone che direttamente o indirettamente hanno vissuto il dramma della perdita di una persona cara e stanno attraversando una fase di disagio esistenziale, senza riuscire a dare più senso alla propria vita.

«L’ascolto – afferma la psicologa Viviana Casarotto, che lo coordina – è dato da volontari che hanno già vissuto queste situazioni in prima persona e sono stati preparati a condividerle con quanti si presentano». Il centro di ascolto è aperto ogni giovedì in due fasce orarie, dalle 9.00 alle 11.00 e dalle 17.30 alle 19.30, presso la sede Caritas in via Torretti 38 a Vicenza.

A tale proposta si affianca un gruppo on line (previa registrazione) che permette di incontrare o comunicare via e-mail con persone che vivono o hanno vissuto le medesime difficoltà, di esprimersi in uno spazio libero e protetto, di trovare una risposta e un sostegno. Può essere un contributo utile e spesso necessario per affrontare i periodi difficili della propria esistenza.

É infine sempre possibile contattare questi servizi attraverso la posta elettronica scrivendo a [email protected] o telefonando al numero 348-7666528 (tutti i giorni della settimana, in orario serale, dalle 20.30 alle 22.30) per ricevere ascolto immediato. Nel corso del 2009 si vorrebbero inoltre attivare due gruppi di auto-mutuo-aiuto specifici: uno per genitori che hanno perso un figlio e uno rivolto a giovani vedovi o vedove.

Da maggio 2008 inoltre, con il patrocinio dell’Ordine degli Psicologi del Veneto, per aiutare chi fa fatica interiormente ad affrontare le difficoltà della vita è aperto lo sportello gratuito di sostegno psicologico, sempre a Vicenza, in Contrà Torretti 38: una sessantina di psicoterapeuti e specializzandi volontari, formati allo “stile Caritas”, si alternano per offrire questa forma specifica di volontariato alle persone che non sono in grado di sostenerne i costi, tutti i mercoledì sera dalle ore 18,00 alle 21,00. Per accedere a questo spazio è sufficiente telefonare al numero 345-3685234, oppure presentarsi direttamente nell’orario di apertura. É disponibile anche un indirizzo e-mail: [email protected].

 

Ancora più amara di quelle citate in precedenza è poi l’esperienza dei familiari di una persona suicidatesi. Come avviene usualmente la Caritas diocesana, data anche la delicatezza e la drammaticità di questo argomento, ha cominciato un percorso sinergico anche con le Ulss 5 Ovest Vicentino e 6 di Vicenza, che su questa realtà, poiché si tratta di aspetti che riguardano la qualità della vita, hanno costituito specifiche équipe interdisciplinari. «Come Caritas crediamo – afferma il direttore don Giovanni Sandonà – che i suicidi vadano letti quali invocazioni di vita: chi si uccide o tenta di farlo non va considerato semplicemente un malato. Vi è un grande problema culturale che soggiace a queste scelte e che ci interroga sulle fragilità delle persone e delle relazioni, sulla solitudine. Ma questo fenomeno rimanda pure alla precisa responsabilità etica dei diretti interessati».

Le opportunità che la Caritas diocesana attiva su questo specifico ambito puntano tutto sullo sviluppo delle risorse che le stesse persone colpite da tali sofferenze possono mettere in campo: attraverso un gruppo di auto mutuo aiuto per familiari di persone suicidatesi “per vivere, se investiti dal rifiuto della vita” (tel. 0444-304986 e-mail: [email protected]).

«É un gruppo – spiega Viviana Casarotto – rivolto a chi resta, dopo il suicidio di una persona cara. Il suicidio ci fa toccare con mano la fatica di vivere in questo mondo. Il desiderio di farla finita è spia di infelicità del vivere. Purtroppo c’è chi esce di scena rinunciando alla speranza, affidando i propri insondabili segreti ad addii traumatici. Pangrazzi sostiene che “Non si muore mai soli: si porta con sé un po’ della vita di chi resta e si lascia con i superstiti un po’ della propria morte”. Il gruppo nasce per non lasciare sole queste persone tradite nell’amore, deluse, smarrite, per dare loro voce. Gli obiettivi sono quelli di offrire uno spazio di condivisione della storia del proprio dolore, dei propri sentimenti e delle proprie difficoltà, di favorire l’ascolto di altre persone che hanno vissuto esperienze simili, di imparare ad elaborare positivamente il proprio cordoglio, individuando modalità costruttive di gestire momenti di sofferenza e di solitudine». Gli incontri si tengono presso la sede della Caritas Diocesana di Vicenza in Contrà Torretti 38 a Vicenza ogni 15 giorni, di mercoledì, dalle 20.30 alle 22.00.

 

La locandina dei servizi, i dati sui suicidi nell’ULSS 5 Ovest vicentino e varie testimonianze sono disponibili sul sito www.caritas.vicenza.it