[di Amedeo Tosi • Gennaio 1999] Quindici anni di solidarietà. E un unico obiettivo: aiutare i giovani della zona che versano in situazioni di svantaggio fisico e psichico ad inserirsi attivamente nella società e nel mondo del lavoro. Sono queste le generalità scritte sulla carta d'identità della Cooperativa di solidarietà sociale "Casa Nostra" di Sabbion di Cologna Veneta, costituita nel 1984 su iniziativa dei coniugi Tiziano Sinico e Maria Quattrin, e con il sostegno di molte altre persone, tra cui il socio-fondatore, attuale presidente, Mario Baù.

COOPERATIVA SOCIALE CASA NOSTRA. QUINDICI ANNI DI SOLIDARIETA’

Quindici anni di solidarietà. E un unico obiettivo: aiutare i giovani della zona che versano in situazioni di svantaggio fisico e psichico ad inserirsi attivamente nella società e nel mondo del lavoro. Sono queste le generalità scritte sulla carta d’identità della Cooperativa di solidarietà sociale “Casa Nostra” di Sabbion di Cologna Veneta, costituita nel 1984 su iniziativa dei coniugi Tiziano Sinico e Maria Quattrin, e con il sostegno di molte altre persone, tra cui il socio-fondatore, attuale presidente, Mario Baù.

CASA NOSTRA
Molte le iniziative che oggi ruotano attorno alla struttura situata, da cinque anni a questa parte, in quelli che furono i locali della Scuola elementare di Sabbion (foto), dopo aver operato fino ad allora presso l’edificio dell’ex Elementare di Zimella, messo a disposizione dalla Parrocchia. “Casa Nostra ospita un Centro Educativo Occupazionale Diurno (Ceod), aperto dalle ore 8,30 alle 16, che si propone di aiutare i circa trenta portatori di handicap, provenienti anche dai comuni limitrofi, a vivere un’esistenza il più possibile autonoma e normale, grazie anche all’assistenza di un adeguato numero di operatori specializzati” esordisce Baù. L’attenzione verso i più deboli è sottolineata anche dalla gestione di una Comunità alloggio, aperta recentemente in via Roma a Cologna Veneta, ovvero una casa di accoglienza per portatori di handicap privi, anche temporaneamente, di un nucleo familiare”, aggiunge il presidente. I due servizi, completamente gratuiti per gli utenti, sono gestiti in convenzione con l’Ulss 20 e si avvalgono della collaborazione di 13 obiettori di coscienza. Le attività proposte all’interno del Ceod sono volte a sviluppare una sufficiente autonomia personale (alimentazione, igiene personale) e l’acquisizione di abilità sia nell’area occupazionale (ricamo, giardinaggio, assemblaggio e lavoretti vari) che in quella dei rapporti interpersonali (utilizzo dei servizi pubblici, del denaro) anche attraverso uscite e gite. “Gestiamo, inoltre, in convenzione con i Comuni della zona e in collaborazione con l’Ulss 20 , il servizio di Assistenza Sociale Coordinata, rivolto a soggetti svantaggiati (minori, anziani, ex carcerati, tossicodipendenti) che ha lo scopo di migliorare il loro inserimento sociale” continua Baù. Sono ben 13, infatti, i comuni della cintura colognese e della zona pedemontana di Verona che si servono delle assistenti sociali della Cooperativa. Tutti tre i servizi rientrano nella fascia socio-sanitaria-educativa prevista dalla legge 381/91 che disciplina, appunto, le attività di tali coop.

NUOVA CASA NOSTRA
Per adeguarsi alla suddetta normativa, l’ambito della formazione (tirocini e stages) e dell’inserimento lavorativo di persone svantaggiate è stato così fatto proprio con la creazione, nell’ottobre del 1993, di una seconda cooperativa sociale, la “Nuova Casa Nostra”. “Di fronte ai molteplici interrogativi che alimentano il problema dell’inserimento lavorativo di persone con difficoltà, pensiamo che l’entrata nel mondo del lavoro “normale” debba passare attraverso il raggiungimento della massima autonomia personale e responsabilità sociale. La cooperativa sociale è un’impresa a tutti gli effetti -aggiunge Mario Baù- ma è un’impresa tutta speciale, perché fondata non sul profitto, ma sulla dignità della persona. É un tentativo di realizzare quel “terzo sistema” che si pone tra Stato e mercato e cerca di superare sia la burocratizzazione dell’uno che l’esasperata concorrenzialità dell’altro”. Attualmente gli operatori della “Nuova Casa Nostra” seguono 14 tirocinanti con diversi gradi di invalidità all’interno di “Progetti di Formazione” tesi ad un successivo e progressivo inserimento nel mondo del lavoro, anche esterno alla coop. Inoltre la “Nuova” ha assunto 12 persone con regolare contratto di lavoro, affiancate da 8 operatori, inseriti all’interno di un “Progetto di inserimento lavorativo” che prevede attività di assemblaggio elettromeccanico commissionate da ditte della zona. L’obiettivo è sempre lo stesso: passare dall’assistenza a un lavoro vero.