[Sbilanciamoci • 07.12.04] Sbilanciamoci: "Il Governo va fermato prima che annienti la Cooperazione allo sviluppo". La risposta della società civile alle “Giornate della cooperazione italiana” del Ministero degli Affari Esteri...

COOPERAZIONE. LE DOMANDE DI «SBILANCIAMOCI» AL GOVERNO

“Con la nuova finanziaria il governo italiano azzera il contributo di 100 milioni al Fondo Globale per la lotta all’Aids e allo stesso tempo agevola con 110 milioni di euro l’acquisto di decoder televisivi favorendo esplicitamente gli affari privati del presidente del consiglio dei ministri. Contestualmente le “Giornate della Cooperazione” organizzate dal Ministero degli Esteri vengono suggellate con l’annuncio del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi e del ministro degli esteri Gianfranco Fini di impegnarsi per porre fine all’embargo sulla vendita delle armi alla Cina. Invece del diritto umanitario e dei diritti umani, trionfano business e geopolitica, nel nome di una realpolitik che offende la memoria degli studenti massacrati a Tienanmen 15 anni fa e ad ogni riferimento a politiche di solidarietà”.

E’ questo il cuore dell’intervento di Giulio Marcon, coordinatore della Campagna Sbilanciamoci!, tenuto oggi in Campidoglio a Roma durante la sessione conclusiva delle “Giornate per la Cooperazione” organizzate dal Ministero degli Affari Esteri. Facendo seguito ad un’azione diretta nonviolenta fuori dalla sala, Marcon ha ribadito nel suo intervento le 10 domande sulla cooperazione formulate al governo dalla Campagna Sbilanciamoci!. Subito dopo Giuseppe Deodato – ministro plenipotenziario e direttore generale per la cooperazione allo sviluppo del Ministero degli Affari Esteri ha ammesso di non essere in grado di dare risposte ma si è impegnato ad interloquire con le organizzazioni di Sbilanciamoci! per discutere i problemi che hanno sollevato. Per Marcon “la cooperazione italiana versa in uno stato drammatico e il mancato rispetto degli impegni internazionali è totale. Il Libro Bianco sulla cooperazione che oggi consegniamo al governo, mostra lo stato disastroso della cooperazione italiana attraverso dati, informazioni e tendenze che testimoniano il fallimento della cooperazione e le omissioni del Ministero per gli Affari Esteri. Noi non ci fermiamo, continueremo ad agire dal basso prima che il governo annienti completamente la cooperazione allo sviluppo di questo paese.”
 
L’intero libro bianco sulla cooperazione è già on line su www.metamorfosi.info e sarà a breve scaricabile dal sito della campagna www.sbilanciamoci.org .
 
Le 10 domande sulla cooperazione che non riescono ad avere una risposta sono queste:
 
1 – Perché il governo Berlusconi si è impegnato a destinare per l’Aiuto Pubblico allo Sviluppo nel 2005 lo 0,27percento del PIL (nel DPEF del 2003-2006), mentre oggi siamo allo 0,11percento?
 
2 – Perché si fanno grandi promesse a livello internazionale come con la realizzazione degli Obiettivi del Millennio e si continuano a tagliare i fondi alla cooperazione: -15percento nella finanziaria del 2004 e ben 250 milioni di euro nella manovra correttiva nel luglio scorso?
 
3 – Perché il governo firma accordi internazionali e poi li disattende come nel caso degli impegni per i fondi globali su AIDS e Piano per l’Acqua?
 
4 – Perché si fanno aspettare le ONG fino a 3-4 anni per saldare i rendiconti dei progetti, facendole sprofondare in problemi organizzativi e finanziari e provocando la sospensione dei progetti?
 
5 – Perché l’Italia ha firmato l’accordo di Kyoto sulla riduzione delle emissioni inquinanti e non lo attua?
 
6 – Perché nelle ultime due finanziarie diminuiscono i fondi per la cooperazione e – tramite la Simest e la Sace – si stanziano più soldi per assicurare il business delle imprese italiane all’estero?
 
7 – Perché non si può sapere come sono stati spesi i soldi pubblici per assicurare le imprese italiane che hanno fatto affari nell’Iraq di Saddam Hussein?
 
8 – Perché su 100 euro spesi dallo Stato sull’immigrazione se ne spendono 85 per misure repressive e di polizia e nemmeno 1 euro per programmi di cooperazione che vedano come protagonisti le comunità di immigrati?
 
9 – Perché si stanziano nella finanziaria di quest’anno 1 miliardo e 200 milioni per le missioni militari come quelle in Iraq, fuori dalla legalità internazionale, spacciandole per missioni umanitarie e di pace?
 
10 – Perché i soldi del “Fondo per i Balcani” per le attività di cooperazione non sono mai stati utilizzati?
 
Campagna Sbilanciamoci!
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