[GRILLOnews • 30.07.06] I Consigli Islamici del Triveneto (Verona, Vicenza, Treviso e Padova) hanno scritto e divulgato un comunicato stampa rivolto «a tutti gli uomini di buona volontà». Con un pressante appello: «Fermate la guerra!».

I CONSIGLI ISLAMICI DEL TRIVENETO: «FERMATE LA GUERRA!»

I Consigli Islamici del Triveneto (Verona, Vicenza, Treviso e Padova) hanno scritto e divulgato un comunicato stampa rivolto «a tutti gli uomini di buona volontà». Con un pressante appello: «Fermate la guerra!».

A TUTTI GLI UOMINI DI BUONA VOLONTA’

FERMATE LA GUERRA!


 

In Nome di Dio il Misericordioso, il Clementissimo.

Cari italiani e italiane, di fronte al sacrificio di vite innocenti, donne, vecchi e bambini, prima in Palestina ed ora anche nel Libano, dopo le devastazioni di un Paese sovrano, interi isolati, ponti, strade, ospedali, l’aeroporto distrutti, infrastrutture faticosamente ricostruite dopo tragici precedenti eventi, i nostri occhi sono costretti a vedere e le nostre orecchie a sentire struggenti pianti di dolore e disperazione: dai nostri cuori non può che sgorgare un sentimento d’umano orrore misto a  rifiuto e profonda tristezza. 

 

Come se ciò non bastasse, l’Esercito di Israele infierisce anche su chi, colto da umana pietà, vuole portare aiuto, provviste e calore umano ai sopravvissuti di questa follia rimasti senza casa, senza più nulla. Nemmeno i mezzi della Croce Rossa Internazionale, che in tutte le guerre vengono rispettate, vengono risparmiate da questa violenza e sono bombardate, così pure gli uomini dell’O.N.U., che pur essendo osservatori ‘neutrali’ e superpartes, non vengono ne rispettati ne risparmiati dalla violenza e dall’eccidio in atto.

 

Le nuove violenze sul popolo del Libano, non ci devono far dimenticare le annose e brutali violenze e le disumane sofferenze patite dal popolo palestinese, umiliato e reso schiavo in casa propria. Sottoposto ad un criminale ed ingiustificato embargo dei beni di prima necessità, necessari alla sua sopravvivenza, che subisce la continua distruzione delle abitazioni costruite dai loro avi, messo in ginocchio dalla distruzione degli uliveti ulivi, straziato dalla separazione delle famiglie  e dal quel che resta dei loro campi, da un muro definito ormai da molti ‘il muro della vergogna’, lungo più di 500 km e alto più di 10 metri, dalla distruzione degli edifici dove hanno sede e si incontrano le Autorità della Palestina ‘legalmente e democraticamente scelte’ dai suoi cittadini. Sono stati inoltre rapiti e tenuti in ostaggio ministri palestinesi e sindaci didiverse città, che non hanno nessuna colpa e che dovrebbero godere della protezione che compete ai rappresentanti del popolo.

A fronte di tutto ciò il popolo palestinese si vede criminalizzato se esercita il diritto alla legittima difesa dalle aggressioni continue e ingiustificate subite nelle persone e nei propri beni, diritto  garantito invece agli altri popoli.

In questi frangenti i Consigli Islamici del Triveneto non possono rimanere in silenzio e, democraticamente e civilmente, ma in modo fermo e deciso, condannano tutte queste violenze, questi massacri atroci, queste ingiustizie, perpetrate nei confronti dei popoli del Libano e della Palestina. Condannano con fermezza l’ultimo massacro di civili della città di Cana in Libano, dove un raid aereo dell’aviazione israeliana ha ucciso 60 civili di cui 37 bambini, e tra questi 15 erano bambini disabili e ciò è riportato da tutti i giornali italiani.

Invitiamo tutte le persone di buon senso e di buona volontà che lavorano onestamente per respingere tutte le guerre ingiuste che attualmente  insanguinano il mondo, che spesso fanno sentire le loro voci ai potenti della terra gridando «Pace» per le strade, a richiedere una immediata cessazione di questi massacri e crimini di guerra perpetrati dall’ esercito di Israele e di unirsi ancora tutti assieme, come già abbiamo fatto a suo tempo contro il terrorismo dei fanatici che dicono di appellarsi alle varie religioni o nazioni, anche contro questo «terrorismo di Stato», come l’ha definito anche lo stesso Segretario generale dell’ONU Kofi Annan dopo la strage di Cana. 

Insegna un hadith qudsi – un detto arrivato al Profeta Muhammad direttamente da Dio – per i credenti musulmani: «O Miei servitori! (di Dio), ho proibito a Me stesso l’oppressione e la proibisco tra voi. Quindi non vi opprimete l’un l’altro».

I Consigli Islamicii del Triveneto riconoscono alle persone ingiustamente oppresse il diritto di difendere i loro diritti e le loro vite, valori comuni a tutti i cittadini del mondo, diritto di riavere le proprie terre e le proprie case ingiustamente tolte  con la violenza, di far valere il loro democratico e civile  diritto ad  una vita dignitosa per loro e per i propri figli, di arrivare alla libertà e alla possibilità di vivere in pace, con tutti, a prescindere dalla religione o dalla razza, come prima di queste oppressioni, già avveniva in quelle terre.

Ci dispiace dirlo, ma purtroppo dobbiamo condannare il silenzio vergognoso e poco onorevole degli organi di informazione su queste atroci aggressioni, (risvegliati un pò solo dall’ultima stage di Cana) assieme all’impotenza dimostrata dalle varie istituzioni regionali ed internazionali. Invitiamo tutti gli uomini liberi  e di buona volontà, ed i sostenitori della Pace in questo mondo, a condannare, senza paure e timori, queste aggressioni ingiustificate e a smascherare tutti coloro che cercano di giustificare questi crimini riparandosi dietro alla oramai evidente falsità mediatica: Terrorismo = Islam. Chi ha occhi per vedere, vede bene chi è che fa alzare in cielo i suoi aerei portatori di morte  scagliandoli sui popoli indifesi, in questi ultimi anni.

L’ Islam è Pace. Il termine arabo Islam oltre che a significare «sottomissione alla Volontà Divina», «abbandono della nostra volontà a Dio», significa anche «Pace» dalla cui radice araba «Salam» (Pace) esso trae origine.  In Occidente purtroppo c’è molta ignoranza sull’Islam e da qui nasce la paura verso di esso. Dice Dio nel Corano: «Egli (Dio) ha prescritto a voi per Religione (Din), quello (la stessa Via) che già raccomandò a Noè, quella che rivelammo a te (al Profeta Muhammad) e quello che raccomandammo ad Abramo, a Mosè, e Gesù, dicendo loro:’ osservate la Religione e non dividetevi riguardo ad essa’ . (Corano Sura 42:13)».  Ha insegnato il Profeta Muhammad -su di lui le benedizioni e la pace divine- in un suo hadith (detto): «Un arabo non è diverso da un non arabo, un bianco non è diverso da un nero, se non nel timor di Dio». E ancora: «Nessuno di voi è un vero credente se non desidera per il fratello ciò che desidera per sè stesso». E inoltre: «Un uomo venne dal Profeta Muhammad- su di lui le benedizioni e la pace divine- e gli chiese: O Messaggero di Dio, indicami un atto che, se da me compiuto, mi faccia amare da Dio e dagli uomini. Egli rispose: Rinuncia al mondo (dunya) e Dio ti amerà: rinuncia a ciò che possiede la gente e la gente ti amerà».

 

Invitiano tutte le persone del mondo, tutte le varie organizzazioni e rappresentanze governative e non, a condannare, con fermezza, questi crimini contro popolazioni inermi che da tempo e sempre più violentemente stanno subendo da parte di uno Stato aggressore che sta manifestando al mondo un volto con i segni della violenza e della falsità .

  

I Consigli Islamici del Triveneto nell’esprimere e nel riconfermare la propria decisa e ferma condanna ai crimini in corso, ritengono difficile, se non quasi impossibile, raggiungere la tranquillità e la pace in questo mondo e la serena convivenza tra i popoli, senza il comune rispetto dei valori fondamentali di ogni civiltà degna di questo nome che sono: Libertà, Uguaglianza, Fraternità, Giustizia e Amore.  E come ha detto il Papa Giovanni II: «Non c’è pace senza giustizia, e non c’è giustizia senza perdono».


Fonte: Consiglio Islamico di Verona