INDIA. PICCOLA SCUOLA PER PICCOLI INDIANI

L’autore di questo articolo -cui vorrebbe anche dare un seguito- è Luciano Stella: vicentino, ha insegnato per anni Lettere all”I.P.S.I.A. “Fedele Lampertico” di Vicenza, con cui mantiene tuttora intensi rapporti, essendo il fondatore del «LAMPEX», l’Associazione degli Ex studenti Laperticani. Associazione a cui appartiene anche il direttore di GRILLOnews.

Attualmente il professor Stella insegna Lettere all’Istituto per Geometri “A.Pozzo” di Trento e quest’estate, a partire dal 24 giugno 2005, è andato in Kerala (India) per un servizio di solidarietà all’interno di una piccola scuola in un piccolo paese del posto. Di seguito il suo primo racconto…  



THE NEEMA SCHOOL OF ARTS
 

Lo sbuffo da scarico di marmitta è forte velenoso e mi procura una smorfia di disgusto. Ci siamo. Non è la prima volta che vengo in India , né tantomeno qui in Kerala e quanto ad auto scarburate e traffico incasinato non è cambiato niente. Gli stessi intasamenti da veicoli di vario tipo, le stesse volate con auto, rick-shaw, motorini, corriere, bici; la stessa ondata travolgente di veicoli quando devi attraversare la strada (senza mai una striscia pedonale), che non capisci come fai a non essere travolto e riuscire a portare a casa la pellaccia.  

Eppoi ancora negozi a non finire, bancarelle piene di frutta e di mille altre cose colorite e il tipico, indefinibile odore di strade indiane.

Bentornato nel subcontinente. Questa volta però, diversamente dalle precedenti, ho una “missione” da compiere, un task, un compito che mi sono preposto dall’Italia, preparando il terreno con la «classica» raccolta di vestiti ed altro materiale, anche come forma di sensibilizzazione.

C’è stata addirittura un’intera classe di elementari di Brendola (VI), che dopo aver fatto i pacchi dei vestiti ha chiesto di iniziare un contatto con la scuola indiana, attraverso scambio di lettere e di foto. Si chiama Neema School* ed è formata da trenta bambini.

L’impostazione è di tipo artistico, le materie sono danza tradizionale e bolliwoodance, flauto, lingua inglese, disegno, artigianato. In realtà si tratta di un doposcuola che viene fornito a questi bambini di estrazione molto povera per tutti i giorni della settimana e che permette loro di crescere  e di farsi strada in un campo, come quello artistico, che può aprire molte porte.

Shenoi, l’insegnante di flauto è il più richiesto (e meglio pagato) flautista dell’India del Sud e cerca di trasmettere ai bambini non solo la sua passione ma la consapevolezza di quanto sia importante seguirla con convinzione per aprirsi strade per il futuro. Io mi inserisco con la mia chitarra costruendo piccole storie intervallate da canzoni. Loro sono molto presi dal ritmo del mio strumento, si fanno trascinare nella musica e nel movimento… Altre volte gli propongo dei lavori più sul gestuale, quasi di psicomotricità, tipo mimare le piante mosse dal vento, gli animali, il treno, gli strumenti musicali.

Anche qui spesso vengon fuori delle canzoni. È diverso insegnare a questi bambini rispetto a quelli italiani. I quali sono ormai per buona parte affetti da sindromi di ipercinestesia o iperattività, incapaci di stare fermi su qualcosa per più di un paio di secondi: ti fanno davvero impazzire! Qui se chiedi il silenzio lo ottieni, se gli dici di stare in ordine ci stanno, se li lasci liberi non distruggono la scuola. 

La struttura è una piccola casa in mezzo al verde tenuta in ordine da Ajit (un cuoco professionale very, very good) e da Nannì’, la donna delle pulizie. Il manager si chiama J.P., arriva tutti i giorni con la sua moto da Trivandrum (30 Km di distanza) per organizzare le lezioni, parlare con i genitori, pagare gli insegnanti, risolvere i mille problemi quotidiani. Così tra le palme, la musica, il frastuono dei bambini, dimentichi anche il caos del traffico e l’inquinamento soffocante…

Namastè

Luciano


* «Neema School» prende il  nome da Neema, una ragazza romana di 34 anni che 3 anni fa, venuta in Kerala per una vacanza, c’è rimasta ed ha fondato la scuola. Si definisce «drogata di bambini» e per la sua scuola, ci tiene particolarmente al carattere spontaneo, di fresca improvvisazione e all’impronta artistica che la caratterizzano.A sostegno dell’iniziativa è stata anche fondata un’Associazione no-profit, dal nome LOVE & KNOWLEDGE.  Se vuoi saperne di più, vai al sito: www.l-k.it