INDIA. PROGETTI. «UNA SCUOLA A KOVALAM»

C’è chi ha il mal d’Amore, chi il mal d’Africa e chi, come me, il mal di Kerala. Non c’è scampo, questa terra mi rincorre, mi chiama a gran voce, e se l’anno scorso erano stati i ragazzini di Neema (India) ad assalirmi e a seguirmi come una banda sgangherata munita di sassi, bastoncini, tamburelli ed altri strumenti improvvisati, adesso, a pochi chilometri di distanza, mi hanno adocchiato i ragazzini di Beatrice e Paola: son lì che mi chiamano perché – col casino che faccio quando mi tracollo la chitarra – evidentemente gli son simpatico. E poi li faccio diventare – volta a volta – albero o uccello od onda o pescatore o serpente, li imbarco su queste fragili barchette in cerca di avventure: di qualche animale esotico o di qualche persona stranamente scomparsa, di qualche giovane donna misteriosa o del mitico sottomarino giallo. E lì giriamo i Mari del Sud in sonoro e non ci stanchiamo di far salire la vibrazione dei nostri corpi e delle nostre voci su su, fino all’ultimo anello gravitazionale, lì dove ci può ancor essere un po’ d’aria, la stratosfera.

Così, stavolta sono stato ‘arruolato’ da Beatrice e Paola, che vogliono anch’esse far decollare una Scuola per i bambini indiani. Beatrice è formatrice in PNL (Programmazione Neuro Linguistica), Paola lavora in una scuola di Montecchio Precalcino, in provincia di Vicenza.

A Kovalam, nel Sud dell’India, ci sono già state nell’agosto 2005, hanno visto l’indigenza, conosciuto i bambini e le loro famiglie, si sono innamorate del posto, dei loro abitanti e soprattutto di quei frugoletti i quali, non disponendo né di soldi né di strutture per “crescere dignitosamente”, hanno bisogno di essere seguiti passo passo per  un fecondo processo evolutivo.

Per ora, il progetto è in fase di allestimento: si vuol dar vita ad una scuola che oltre a dare le basi indispensabili dell’istruzione (leggere, scrivere e far di conto), punti molto sull’aspetto artistico (musica, danza, pittura, laboratori artigianali), sullo sviluppo dell’evoluzione personale (utilizzo delle tecniche di PNL / Arte per curare: per liberare la propria identità e per sperimentare la cooperazione tra le parti) e della spiritualità, così congenita all’indole della popolazione indiana. Si vuol creare una struttura gratuita, dove anche i più poveri abbiano la possibilità di imparare. E’ stato per questo elaborato un progetto della Scuola -anche nella sua versione architettonica- che verrà presentato per la richiesta di finanziamento al Fondo Sociale Europeo.

Sono state fatte delle donazioni finanziarie di partenza da parte di iscritti all’Associazione Namastè, per garantire le prime necessità economiche. Qualsiasi altra forma di sovvenzione, finanziamento o aiuto di qualsivoglia genere sarà benvenuta.

È poi stata realizzata una raccolta di vestiti per bambini e di materiale scolastico, sia per favorire processi di sensibilizzazione, che come primo biglietto da visita con cui presentarsi alla comunità locale.

Infine, i promotori dell’iniziativa si rendono disponibili per presentazioni, conferenze, dibattiti – fatti in sedi pubbliche o private – in cui verrà illustrato il progetto, unitamente alle esperienze di partenza dell’estate scorsa. Promotori che sono soprattutto interessati a ricevere altre disponibilità da chi desidera offrire il proprio volontariato nei diversi settori artistici.

Chiunque fosse interessato al progetto – o volesse comunque prendere informazioni su di esso – mandi una e-mail a [email protected] . Da parte nostra c’impegniamo a tenere informati i lettori sul procedere dei programmi e su come l’iniziativa si va evolvendo.

Luciano Stella



Luciano Stella
, vicentino, ha insegnato per anni Lettere all”I.P.S.I.A. “Fedele Lampertico” di Vicenza, con cui mantiene tuttora intensi rapporti, essendo il fondatore del «LAMPEX», l’Associazione degli Ex studenti Laperticani. Associazione a cui appartiene anche il direttore di GRILLOnews. Attualmente il professor Stella insegna Lettere all’Istituto per Geometri “A.Pozzo” di Trento. Ha avuto diverse esperienze di solidarietà con il Terzo Mondo in Mali, in Albania durante la guerra del Kossovo e ultimamente in Kerala (India), cui si riferiscono i tre articoli pubblicati da GRILLOnews la scorsa estate (123).