[di Maria De Falco Marotta • 01.01.04] Economist.com ha condotto un’indagine globale su di un campione di popolazione (Europa, Asia, Oceania, Africa…) di 1702 individui proponendo una semplice domanda: Cosa crede che sarà il 2004, peggiore o migliore del 2003? Vuoi per l’innato ottimismo che anima le persone nell’affrontare un nuovo anno, così ricco di incognite, vuoi per la speranza che si riescano a superare le immani tragedie (guerre, carestie, malattie, povertà, penuria di acqua…) che flagellano l’umanità da sempre, il 44% ritiene che il 2004 non sarà peggiore del 2003...

LETTERE. 2004 ALL’INSEGNA DELL’OTTIMISMO

Economist.com ha condotto un’indagine globale su di un campione di popolazione (Europa, Asia, Oceania, Africa…) di 1702 individui proponendo una semplice domanda: Cosa crede che sarà il 2004, peggiore o migliore del 2003?Vuoi per l’innato ottimismo che anima le persone nell’affrontare un nuovo anno, così ricco di incognite, vuoi per la speranza che si riescano a superare le immani tragedie (guerre, carestie, malattie, povertà, penuria di acqua…) che flagellano l’umanità da sempre, il 44% ritiene che il 2004 non sarà peggiore del 2003.
La gente, nell’insieme, è più consapevole dei rischi cui si è sottoposti e non si aspetta “miracoli” da nessuno.Non si aspetta miracoli dai politici che nel 2004, in molti paesi del mondo saranno impegnati a difendere la loro “poltrona” (Stati Uniti, India, Unione Europea che dovrà accogliere altri dieci Paesi ex comunisti…) in nome del progetto democratico che si realizzerà anche in Iraq (si spera) e sarà un messaggio fortissimo e limpido per i musulmani sparsi per il mondo.
Tanto meno se li aspetterà dal mondo imprenditoriale che continuerà il giro di vite sui costi, stimolato dalla concorrenza della Cina e dell’India.Invece fanno sognare le nuove tecnologie come la polvere di silicio, le biotecnologie industriali e l’insieme di innovazioni tecnologiche che prospettano nuovi orizzonti di comunicazione commerciale e  culturale.
Che cosa, invece, si teme di più?Gli attacchi terroristici (crisi mediorientali, Corea del Nord, alcuni paesi africani…), la recrudescenza della SARS (la terribile polmonite atipica di cui ancora non si è trovato il vaccino risolutore) gli choc monetari, il gioco indegno dei vari protezionismi politici che, purtroppo, divide ancora il mondo per effimeri interessi e il senso di incertezza e di angoscia dovuto al non potersi sapere “al sicuro” da nessuna parte.
Secondo un grande pensatore Arthur Schopenauer, “La vita e i sogni sono fogli di uno stesso libro”. Leggerli in ordine è vivere, sfogliarli a caso è sognare. Allora, proviamo a sfogliarne alcune pagine. 

Gli astrologi
Gli astrologi dicono che nel Mondo, a causa dell’inopportuno intervento dell’Occidente, la morsa della guerra continuerà a mietere vittime in Medio Oriente. L’Oceania sarà coinvolta in un serio problema climatico. Bush sarà rieletto Presidente degli Stati Uniti.  Al Qaeda continuerà a rivendicare le sue ragioni. L’ONU invierà aiuti militari agli statunitensi in Iraq (e figuriamoci, finché i buoi devono essere attaccati al carro del padrone…). Gli Stati Uniti cattureranno un pezzo grosso del terrorismo internazionale (illusione, dolce chimera sei tu. Ma questo è solo un verso di una antichissima canzonetta). Le Borse mondiali daranno buoni segnali di ripresa (sempre che si cercherà di sanare le piaghe globali quali la miseria, la fame, il sottosviluppo, l’analfabetismo…). La Borsa Americana continuerà la strada intrapresa negli ultimi mesi e trainerà i mercati mondiali verso una forte risalita (mettendo il piede sul collo dei vinti). A quest’ultima contribuirà anche l’ascesa continua dell’economia asiatica e in particolar modo cinese (contateci pure: i cinesi sono tanti, te li trovi in ogni dove come le formiche d’estate). Si accentueranno i contrasti politici tra Occidente e Corea del Nord e Iran (tanto, per piangere, nel grave frangente del devastante terremoto di Bam, le autorità iraniane hanno comunicato che non accetteranno nessun aiuto da Israele, La Stampa, 27 dicembre 2003). Vi saranno inondazioni in Asia (con i disastri ambientali che si sono provocati, cosa speriamo di più?) e tensioni tra Corea del Nord, Iran e l’Occidente (teniamo ben in mente che i musulmani, non tutti, hanno il chiodo fisso che devono portare la religione di Allah a tutti, anche con il  Jhad). Pure nel 2004 il pretesto religioso provocherà un clima teso e poco rassicurante sul piano internazionale (fondamentalisti cristiani, integralisti islamici…). I politici che governano il mondo devono fare fronte comune al terrorismo internazionale ispirandosi agli ideali di libertà, giustizia e di pace e nello stesso tempo dovranno evitare qualsiasi tipo di ingerenza nei paesi sovrani.

In Italia
Nel nostro Paese ci sarà un inverno molto rigido che si protrarrà fino a primavera inoltrata. Il Papa continuerà il suo Pontificato, fino all’ultimo respiro. Una nuova tecnologia cambierà il modo di comunicare (un più grande orecchio, come quello del Grande Fratello che già sorveglia tutti). Il Sud avrà ancora grandi problemi d’acqua e di fuoco (ma non occorre essere maghi per capirlo). Un esperto uomo di comunicazione ci lascerà (e qui sono permessi tutti i desideri). L’economia italiana farà un passo in avanti superiore alle attese (svenite pure, però procuratevi appositi sostegni per non essere poi portati nei nostri orribili ospedali dove si sa che si entra e poi…). Il Governo varerà le modifiche per lo “stato federale” (quale, per esempio???). Un grande imprenditore risolleverà l’industria automobilista italiana (forse il grazioso Shumacher che succhia tanti miliardi di euro all’Italia per le sue corse pazze che consumano più che benzina aria pulita ai poveri mortali?). La Borsa di Milano darà segnali forti di ripresa (tipo Parmalat…) Nello sport l’Italia conseguirà rilevanti successi internazionali (e state sicuri, senza essere indovini che gli/le  italiani/e, come al solito, per la loro incredibile vitalità e creatività, faranno faville dappertutto).Dicono i maghi e le maghe che nel nostro Paese abbondano peggio della rucola, che la fiducia risulta essere la risultante del nostro percorso, che è necessario avere speranza in ogni nostro piccolo passo, perché essa ci trasfonde spiritualità e conoscenza. Secondo l’opinione dei più grandi sensitivi del mondo, esiste la legge del Karma “Tutto quello che viene seminato deve essere un giorno raccolto” (stiamo freschi, allora). Saka diceva: “la legge è Amore, l’Amore è legge”, ossia, anche se non seguiamo le energie che ci circondano esse rimangono comunque intorno a noi a tutela del diritto di essere cittadini dell’universo. Una cosa è sicura: tutti gli anni ci ritroviamo a pensare come sarà il nuovo anno e tutti noi siamo portati a pensare in positivo, facendo propositi di migliorare. Questo modo di pensare è nella natura di tutti noi, la speranza di un futuro migliore per noi e per i nostri figli ci viene da sempre tramandato e anche noi lo tramanderemo ai nostri figli e così sarà per sempre, tenendo davanti  due obiettivi: il primo è quello di promuovere i valori umani esistenti in ognuno di noi come la carità, la capacità di condividere, la solidarietà verso chi ha bisogno, tutto ciò non ha nulla a che fare con il credo religioso ma appartiene alla natura umana. Il secondo, è sottolineare come  le religioni del mondo abbiano lo stesso potenziale nel servire l’umanità, nessun Dio potrebbe mai giustificare il Male: cristiani, musulmani, buddhisti, induisti, ebrei, pregano un Dio misericordioso.  Ogni  religione diffonde un messaggio d’amore: è solo il modo di farlo ad essere differente. Il 2004  sarà più positivo del 2003. Almeno, lo si spera.