[Massimo Valpiana • 27.05.05] Nella sala della sacrestia della Camera dei deputati, a Montecitorio, si è svolto il 25 maggio un seminario promosso dalla "Rete Corpi Civili di Pace", per presentare la proposta di legge n. 5812, "Disposizioni per il riconoscimento dei congedi per la partecipazione a missioni organizzate nell'ambito dei corpi civili di pace"...

PRESENTATA A MONTECITORIO LA PROPOSTA DI LEGGE PER I CORPI CIVILI DI PACE

Nella sala della sacrestia della Camera dei deputati, a Montecitorio, si è svolto il 25 maggio un seminario promosso dalla “Rete Corpi Civili di Pace“, per presentare la proposta di legge n. 5812, “Disposizioni per il riconoscimento dei congedi per la partecipazione a missioni organizzate nell’ambito dei corpi civili di pace” (prima firmataria l’on. Tiziana Valpiana, con l’adesione di Giovanni Bianchi, Ruzzante, Boato, Pistone, Grandi, Ruggeri, Bandoli, Bielli, Bimbi, Bulgarelli, Calzolaio, Cima, Crucianelli, Maura Cossutta, Deiana, De Simone, Fumagalli, Giacco, Giulietti, Griffagnini, Kessler, Mascia, Mantovani, Luca’, Provera, Russo Spena).

“Una proposta – ha spiegato Tiziana Valpiana, capogruppo del Prc nella Commissione affari sociali della Camera – sottoscritta da un gran numero di parlamentari, che accoglie una richiesta che arriva diffusamente dalla società civile: dare spazio, attuazione e riconoscimento istituzionale alla difesa civile, non armata e  nonviolenta”.

La finalità della proposta di legge e’ anche quella di creare un riconoscimento e un sostegno istituzionale attorno alla proposta della difesa nonviolenta. I Corpi civili di pace, che gia’ operano da anni in situazioni di crisi, dal Kosovo alla Bosnia, da Israele-Palestina allo Sri Lanka, sono un’applicazione concreta dei principi costituzionali di “difesa della patria” e di “ripudio della guerra”. Il lavoratore che chiederà di partecipare ad interventi di Corpi civili di pace sulla base della legge oggi presentata si vedrebbe garantito un periodo frazionabile di almeno dodici mesi di aspettativa non retribuita dal proprio impiego, sia pubblico che privato, conservando  altri istituti come l’anzianità,  le ferie, la tredicesima e i contributi previdenziali figurativi.

Al seminario di presentazione del disegno di legge sono interventi Alberto L’Abate (presidente dell’Italian Peace Research Institute – in sigla: Ipri-), e Nanni Salio (segretario dell’Ipri), che hanno illustrato il ruolo positivo dei Corpi civili di pace nella soluzione nonviolenta dei conflitti, e come essi siano un’efficace articolazione della società civile costituiti da professionisti e volontari, qualificati e preparati per intervenire in situazioni di crisi attraverso gli strumenti della difesa popolare nonviolenta e della diplomazia popolare.

Particolarmente significativa la partecipazione del ministro Carlo Giovanardi (ministro ai rapporti con il Parlamento, con delega per il Servizio civile) e dell’on. Massimo Palombi (direttore dell’Ufficio nazionale per il servizio civile), che hanno dimostrato un reale interesse al progetto e una sostanziale condivisione, auspicandone l’approvazione, come un possibile arricchimento e completamento delle esperienze di servizio civile all’estero, per poter affiancare ai giovani anche personale volontario adulto, con esperienze e specifica formazione.

Nel corso del seminario si e’ anche cercato di articolare il concetto stesso di Corpi civili di pace attraverso corsi di formazione o missioni in luoghi a rischio per prevenire i conflitti, sulla base di progetti da presentare al “Comitato per la difesa civile non armata e nonviolenta” e sottoporre all’approvazione dell’Ufficio nazionale per il servizio civile.

Della “Rete Corpi Civili di Pace”, promotrice dell’iniziativa, fanno parte un cartello d’associazioni: Associazione per la pace, Berretti Bianchi, Movimento Nonviolento, Casa per la pace di Milano, Centro studi difesa civile, Movimento Internazionale della Riconciliazione, Gavci, Obiettori Forlivesi, Operazione Colomba, Pax Chisti, Pbi, Rete Lilliput Bologna, Sisp e Servizio Civile Internazionale.


Mao (Massimo) Valpiana, veronese, è membro del comitato di coordinamento nazionale del Movimento Nonviolento, responsabile della Casa della nonviolenza di Verona e direttore della rivista mensile “Azione Nonviolenta”, fondata nel 1964 da Aldo Capitini. Obiettore di coscienza al servizio e alle spese militari ha partecipato tra l’altro nel 1972 alla campagna per il riconoscimento dell’obiezione di coscienza e alla fondazione della Lega obiettori di coscienza (Loc), di cui e’ stato segretario nazionale; durante la prima guerra del Golfo ha partecipato ad un’azione diretta nonviolenta per fermare un treno carico di armi (processato per “blocco ferroviario”, e’ stato assolto); e’ inoltre membro del consiglio direttivo della Fondazione Alexander Langer, ha fatto parte del Consiglio della War Resisters International e del Beoc (Ufficio Europeo dell’Obiezione di Coscienza); e’ stato anche tra i promotori del “Verona Forum” (comitato di sostegno alle forze ed iniziative di pace nei Balcani) e della marcia per la pace da Trieste a Belgrado nel 1991.