[Shorsh Surme • 02.03.04] Mentre le associazioni pacifiste si stanno organizzando per manifestare in occasione del primo anniversario della guerra in Iraq, in quel paese si continua a morire per mano dei terroristi che vogliano fomentare il conflitto etnico e religioso...

SHORSH SURME: «PER UN 20 MARZO CONTRO IL TERRORISMO»

Mentre le associazioni pacifiste si stanno organizzando per manifestare in occasione del primo anniversario della guerra in Iraq, in quel paese si continua a morire per mano dei terroristi che vogliano fomentare il conflitto etnico e religioso. Il numero dei morti dell’attentato a Baghdad alla principale moschea sciita e’ salito secondo fonti ospedaliere, a 79, e nella città santa di Kerbela che è stata colpita durante le celebrazione Sciita dell’Ashura i morti sono almeno 141.
Questi attentati avvengono nel momento che il Consiglio governativo iracheno ha messo da parte le differenze e ha dato il via libera ad una costituzione ad interim, compiendo un passo fondamentale nell’ambito del piano Americano per rimettere il potere nelle mani del popolo iracheno entro il prossimo 30 giugno.
Infatti sabato scorso il  Consiglio Governativo di transizione che è composto da 25 membri che rappresentano tutti i popoli dell’Iraq ha approvato all’unanimità la legge amministrativa di transizione dopo settimane di intense discussioni. Il documento sarà ufficialmente firmato venerdì 5 marzo. I 25 membri del Consiglio non erano riusciti a trovare un accordo entro il 28 febbraio la data indicata da parte dell’Onu, come termine ultimo per risolvere le divisioni sul ruolo dell’Islam, le richieste di uno stato federale da parte dei Curdi nel nord dell’Iraq e sulla questione delle donne al governo.
Perché ho cominciato questo articolo parlando dei pacifisti, perché vorrei tanto che manifestassero non solo contro la guerra ma anche contro questo nemico invisibile che è il terrorismo, che ormai non ha confini, colpisce musulmani come cristiani, europei come asiatici, ecco perché bisogna reagire indipendentemente dal colore della pelle e delle bandiere.
I popoli dell’Iraq hanno sofferto molto, sono stati privati della libertà sotto la dittatura di Saddam per più di 35 anni e nessuno ha mosso un dito, ora che la popolazione irachena è stata libertà da un incubo, bisogna aiutarla in modo che possa prendere in mano il proprio destino.
 
Shorsh Surme
Direttore del periodico kurdo Hetaw “Sole”