[Luca Salvi • 18.01.04] La drammaticità del problema degli orfani in Uganda ci si è rivelata, di colpo, all’inizio del 2000. Fino a pochi anni fa, nella società di tipo rurale di Angal il problema non esisteva. L’orfano veniva semplicemente accolto all’interno del clan famigliare, quasi sempre da uno zio. Da quando però l’Aids ha mietuto le sue vittime fra gli adulti, in certi clan sono rimasti essenzialmente vecchi e bambini e  pochi adulti, che devono farsi carico di un numero di nipoti troppo alto per le loro scarse risorse...

UGANDA. PROGETTO ASSISTENZA ORFANI DA AIDS

La drammaticità del problema degli orfani in Uganda ci si è rivelata, di colpo, all’inizio del 2000. Fino a pochi anni fa, nella società di tipo rurale di Angal il problema non esisteva. L’orfano veniva semplicemente accolto all’interno del clan famigliare, quasi sempre da uno zio. Da quando però l’Aids ha mietuto le sue vittime fra gli adulti, in certi clan sono rimasti essenzialmente vecchi e bambini e  pochi adulti, che devono farsi carico di un numero di nipoti troppo alto per le loro scarse risorse. Il primo impatto con questa nuova realtà è avvenuto grazie a Julian, 8 anni, rimasto solo in ospedale dopo la morte per Aids della mamma con un fratellino di un anno sieropositivo. Abbiamo cercato i parenti: i nonni erano malandati, altri, dopo aver saputo che il più piccolo era ammalato si sono dileguati. Julian, con uno straordinario senso di responsabilità, ha accudito al fratellino giorno e notte fino alla sua morte avvenuta il mese dopo. Poi è stata la volta di nonna Alessandrina, ricoverata all’Ospedale per un’osteomielite, con 4 nipoti orfani al seguito, che dormivano per terra sotto il suo letto. A questo punto abbiamo pensato insieme ai Padri Comboniani ad un piccolo progetto per affrontare le necessità più urgenti di questi bambini. Accantonata per ragioni pratiche ed ideologiche l’assistenza in una struttura organizzata ( pericolo di istituzionalizzazione), si è scelto l’aiuto diretto alle persone o alle famiglie in grado di accogliere e di prendersi cura di questi orfani. Individuarle spesso riesce difficile, per la molteplicità delle situazioni che si sono venute  a creare all’interno di una società con regole molto diverse dalle nostre, per il disgregarsi di tante famiglie colpite dall’AIDS.
 
CRITERI ORGANIZZATIVI
 
Individuazione degli orfani bisognosi
Per questa ragione l’individuazione degli orfani da inserire nel progetto di assistenza deve essere condotta da parte dei Padri Comboniani della Missione di Angal, che conoscono in gran parte la situazione famigliare degli abitanti della zona, aiutati in ciò dai propri collaboratori  (catechisti, anziani del villaggio, medici e infermieri dell’Ospedale etc. ).
 
Modalità dell’aiuto
Si è scelto, su consiglio dei collaboratori locali, di dare un aiuto alle famiglie che si prendono cura degli orfani un contributo in denaro due volte al mese. Questa somma deve costituire un “aiuto” in una situazione di emergenza, non creare una dipendenza dai benefattori italiani, che finirebbe con l’inquinare la cultura di accoglienza degli orfani insita nella società tribale, attualmente minacciata dalle proporzioni del problema. Per questo si sconsiglia anche il diretto rapporto del bambino con il benefattore. L’invio della foto, del pacco dono, della lettera, potrebbe creare discriminazione e invidia in seno al clan e turbarne l’equilibrio.
 
Controllo periodico
Le varie situazioni vengono seguite in particolare da due collaboratori locali, estremamente fidati e motivati, che due volte al mese incontrano la famiglia affidataria, consegnano la  somma di denaro e raccolgono notizie particolari. Con cadenza semestrale tutti gli orfani vengono controllati dal punto di vista sanitario dal Dr. Marsiaj e moglie. Vengono registrati in una cartella clinica il peso, la statura, l’esame obiettivo e si valutano dal vestito e dall’igiene personale le condizioni generali. Questi incontri risultano molto importanti, perché permettono di accertare se il bambino è ben inserito nella famiglia.
 
IMPEGNO RICHIESTO AI BENEFATTORI

Per il sostegno finanziario di questo progetto si è pensato di rivolgere un appello a quanti, persone di buona volontà, si sentono di “adottare” (cioè provvedere alle elementari necessità: sostentamento, cure mediche, istruzione elementare) un orfano per un periodo di almeno un anno. Si è calcolato in MEZZO EURO al giorno (180 euro all’anno ) la somma sufficiente per il sostegno di ogni bambino.

La somma potrà essere versata con bonifico bancario a: Associazione “Amici di Angal” sul C/C 5412019  Unicredit Banca SpA, Agenzia di Negrar, ABI 02008, CAB 59600, specificando la CAUSALE (PRO ORFANI).
 
IMPEGNO RICHIESTO AI MISSIONARI DI ANGAL

Le quote raccolte saranno trasferite in Uganda sul conto della Missione di Angal  presso la Procura dei Padri Comboniani di  Kampala (Uganda). Verranno quindi distribuite secondo i criteri sopraesposti sotto la responsabilità di Padre Mario Zecca, Superiore della Missione e del Dr. Mario Marsiaj, che dal 1966 si occupa con la moglie Claudia dell’ospedale  di Angal. Questa assistenza ha preso il via il 1/1/2001.
 
P.S. Il numero dei bambini assistiti in questo momento (aggiornato al 30 novembre 2003 ) è di 174.