Vi segnaliamo di seguito la pubblicazione del vademecum che ASGI ha realizzato e tradotto in quattro lingue per rispondere alle domande più frequenti ricevute dal servizio antidiscriminazione. Con l’occasione ASGI ricorda che è attivo per i soci e le socie il Gruppo Antidiscriminazione per segnalazioni, confronti e costruzione di strategie. Infine è operativa la pagina del Servizio Antidiscriminazione che, oltre a contenere gli aggiornamenti sulle ultime azioni, permette a chiunque di segnalare casi di discriminazione attraverso e-mail, un numero dedicato e un modulo di segnalazione.
IL VADEMECUM
Ho diritto al Reddito di Cittadinanza se non risiedo in Italia da 10 anni? Possono essere richiesti documenti aggiuntivi solo agli stranieri per accedere alle case popolari? Ho diritto ad aprire un conto corrente di base se non ho ancora la carta di identità?
Queste sono alcune delle domande che vengono poste quotidianamente al servizio antidiscriminazione dell’ASGI. «Abbiamo raccolto gli interrogativi più comuni per redigere una breve guida di orientamento legale sulle discriminazioni che ostacolano l’accesso al welfare e ad altri diritti» sottolineano i promotori. Che aggiungono: «In particolare rispondiamo ai quesiti più frequenti riguardo il reddito di cittadinanza, l’assegno unico universale, l’assegno al nucleo familiare, l’assegno di maternità e il bonus asili nido, l’apertura del conto corrente, l’accesso agli alloggi pubblici e privati e l’accesso al lavoro».
Le FAQ si rivolgono a persone migranti e operatori e forniscono strumenti pratici per individuare norme e prassi illegittime e opporsi all’esclusione da prestazioni e servizi sulla base di nazionalità, etnia o origine.
Il materiale è scaricabile in PDF e tradotto in arabo, francese e inglese, oppure si può leggere via web nelle pagine dedicate: il reddito di cittadinanza – l’assegno unico universale – l’assegno al nucleo familiare – l’assegno di maternità e il bonus asili nido – l’apertura del conto corrente – l’accesso agli alloggi pubblici e privati – l’accesso al lavoro.
LAW (Leverage the access to welfare) da febbraio 2022 contribuisce a garantire ai migranti parità di accesso al benessere sociale sul territorio nazionale, attraverso un approccio giuridico e socio-economico.