VICENZA. CONSULTAZIONE POPOLARE: UN “SI” PER I BENI COMUNI E LA PACE


Come fecero gli statunitensi con gli italiani nelle elezioni del 1948, GRILLOnews rivolge un pressante invito perché ciascuno scriva ad amici o parenti residenti a Vicenza, o a vicentini che si trovino altrove, affinché tutti gli elettori della città veneta il 5 ottobre 2008 esprimano la propria opinione in occasione della consultazione popolare indetta dall’Amministrazione comunale. Perché tutti gli elettori vicentini partecipino a questo evento democratico ed esprimano la propria volontà in ordine all’acquisizione e alla destinazione – da parte del Comune – ad usi di interesse collettivo dell’area aeroportuale «Dal Molin», candidata – purtroppo – ad ospitare una nuova base militare statunitense.

Quello voluto dall’Amministrazione comunale è un passaggio politico importantissimo e di alta dignità politica, che va sostenuto e che riguarda tutti, perché la costruzione in mezzo alla città e in mezzo al nostro Paese di una base per la 173^ brigata di attacco Airborne, gruppo aviotrasportato americano, «strumento del piano di dissuasione e ritorsione nucleare denominato ‘Punta di diamante’» sarebbe una scelta scellerata per moltissimi motivi. Non a caso nel suo sconfinato amore per la democrazia, il presidente Berlusconi ha scritto una lettera intimidatoria al sindaco di Vicenza, ingiungendogli di disdire la consultazione popolare, che invece si farà.

Questo il quesito su cui gli elettori vicentini saranno chiamati ad esprimersi:

«L’Amministrazione Comunale propone di avviare un procedimento per acquisire dal Demanio l’area del Dal Molin e destinarla ad usi collettivi. Chi vota SI è favorevole alla proposta dell’Amministrazione. Chi vota NO è contrario. Testo del quesito: É lei favorevole alla adozione da parte del Consiglio comunale di Vicenza, nella sua funzione di organo di indirizzo politico amministrativo, di una deliberazione per l’avvio del procedimento di acquisizione al patrimonio comunale, previa sdemanializzazione, dell’area aeroportuale «Dal Molin» – ove è prevista la realizzazione di una base militare statunitense – da destinare ad usi di interesse collettivo salvaguardando l’integrità ambientale del sito?»

Nel sito internet del Comune di Vicenza sono presenti molte informazioni utili per il voto.

LA LETTERA DEL SINDACO

«Una lettera chiara, onesta ed equidistante». Così il sindaco di Vicenza, Achille Variati, ha presentato nei giorni scorsi la missiva spedita ai cittadini in occasione della consultazione popolare del 5 ottobre. Un atto di onestà nei confronti dei cittadini, una risposta a chi in malafede continua invece a bollare la questione Dal Molin come un affare internazionale che niente ha a che vedere con le istanze del Comune.

«Nell’inviare a casa il questionario, ho voluto spiegare ai miei concittadini come e perché chiediamo loro un parere sulla destinazione del Dal Molin. Nel testo spiego di chi è l’area (dello Stato italiano, e non certo degli americani); illustro cosa vorrebbe fare l’amministrazione comunale (chiedere di acquisirla, per destinarla ad usi collettivi); cerco di chiarire in modo non burocratico cosa significa dire «Si» o dire «No» alla nostra richiesta di esprimere un parere su questo nostro orientamento».

Il sindaco ha anche annunciato che la giunta comunale ha deliberato la costituzione in giudizio al Consiglio di Stato, commentando l’ennesima mossa di chi vuole fermare la consultazione: «Ma di cosa hanno paura? Di una consultazione popolare? Questo pensiero mi fa rabbrividire e ciò che mi sembra illegittimo, in tutta questa vicenda, è proprio la paura di alcuni di dare voce, finalmente, alla volontà popolare».

Un commento, infine, il sindaco lo riserva al Governo: «Se Vicenza dimostrerà interesse per la nostra proposta di un diverso utilizzo dell’area Dal Molin, dal 6 ottobre il Governo dovrà dire di «No» non più soltanto al sindaco, ma a un’intera città».

Fonte: le dichiarazioni del sindaco sono state pubblicate da “il Vicenza” del 25.09.2008

VOTARE «SI»

Sono tante le buone ragioni per votare «SI» il 5 ottobre: «Se la nuova base militare destinata a Vicenza fosse alimentata da energie rinnovabili, costruita con materiali ecologici e perfettamente coibentata, avremmo un bel po’ di problemi in meno. Potremmo parlare “solo” di guerra, meccanismi di ordine mondiale, progetti di dominio territoriale. Ma le cose non stanno così e il discutibile fine della nuova base militare va a braccetto con il suo cattivo funzionamento» spiegano i volontari del movimento «No Dal Molin», elencando uno per uno i problemi di impatto ambientale e sociale che la nuova struttura porterà con sé qualora venisse fatta.

E concludono: «Insomma, se la matematica non è un’opinione, da tutti questi numeri ricaviamo l’ennesima carrellata di motivazioni per essere contrari alla nuova base militare e andare a votare «Sì» alla consultazione del prossimo 5 ottobre. Perché: Sì, l’aria deve restare pulita! Sì, la falda acquifera deve continuare a dare acqua ai cittadini! Sì, l’azienda multiservizi di Vicenza deve fornire servizi utili alla comunità vicentina! Sì, l’Azienda Municipale Conservazione del Patrimonio e Servizi deve essere libera da ingenti spese aggiuntive che non portano vantaggi alla cittadinanza! Sì, il 100% delle nostre tasse deve servire per fini da noi condivisi! Sì, le sofferenze psichiche vanno alleviate e non incrementate! Sì, siamo contrari alla base militare! A meno che non si decida di usare due pesi e due misure, come fanno gli statunitensi che qui vorrebbero costruire basi militari nel cuore di una città UNESCO mentre negli States le situano ad almeno 30 km dai centri urbani».

Informati e partecipa!

http://www.dalmolin5ottobre.it/