VICENZA. DI FRONTE ALL’IDOLO MILITARE «UNA RESISTENZA NEL SEGNO DELL’AMORE»


Domenica 27 gennaio 2008 nelle chiese della diocesi di Vicenza all’uscita dalle messe verranno distribuiti 50 mila volantini dal titolo «Una resistenza nel segno dell’amore», una lettera aperta ai cristiani sulle motivazioni dell’opposizione alla costruzione della nuova base Usa al Dal Molin da parte del Coordinamento Cristiani per la Pace di Vicenza, promosso da: Famiglie per la Pace di Vicenza e Costabissara, Agesci Vicenza-Berica, Ass.papa Giovanni XXIII, Beati i Costruttori di Pace, Commissioni Giustizia e Pace della Famiglia Servi/e di Maria Lombardia-Veneto e delle parrocchie di S.Lazzaro e Cuore Immacolato di Maria di vicenza, Pax Christi, Mir Vicenza, Acli vicentine, Traiettorie di Pace e Giovani Impegno Missionario dei Comboniani.

26 erano le persone che nel novembre 2006 al Patronato Leone XIII di Vicenza avviarono il percorso di discernimento «a partire dalla questione Dal Molin». Da allora sono stati migliaia di «Quaderni per la pace» distribuiti, 8 le veglie di preghiera itineranti organizzate, 2 gli incontri del coordinamento con il Vescovo, 12 i gruppi e le associazioni che ora promuovono il Coordinamento cristiani per la pace. E sono diventati ben 77 i preti, le suore, i religiosi  che hanno sottoscritto l’appello al Commissario straordinario Paolo Costa.

L’iniziativa è stata presentata nei giorni scorsi a Vicenza nel corso di un incontro al quale ha partecipato anche il teologo don Carlo Molari, che ha affermato: «C’è oggi un’energia nuova che diffonde strutture di fraternità e condivisione; ci sono delle qualità umane che devono fiorire e non ci sono le condizioni per farle fiorire. L’azione di Dio, fin da Gesù, può esprimersi in modo nuovo. Oggi l’umanità sta attraversando un passaggio di questo tipo. Questo può realizzarsi solo attraverso l’intreccio di più persone che costruiscono forme nuove di fraternità e condivisione. Solo così si può fermare la forza della violenza. Tutto questo confluisce in uno stile nuovo di umanità».

don carlo molari«Questo non solo – ha continuato – è possibile, ma è necessario e questo avviene solo con scelte concrete. Diffondere dinamiche opposte a quelle del male è urgente. A livello mondiale magari non possiamo provocare inversioni che cambiano il corso della storia in tempi immediati, ma le scelte quotidiane e concrete possono screditare e annullare queste tendenze. La profezia di Gesù è la possibilità di sperare ancora per questo impegno, la nostra generazione può essere accusata di silenzio colpevole».

É da ricordare che papa Benedetto XVI nel messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 2008 del 1 gennaio ha affermato: «…si deve registrare con rammarico l’aumento del numero di Stati coinvolti nella corsa agli armamenti… È veramente necessaria in tempi tanto difficili la mobilitazione di tutte le persone di buona volontà per trovare concreti accordi in vista di un’efficace smilitarizzazione, soprattutto nel campo delle armi nucleari».

E una domanda sorge così spontanea: come le persone di buona volontà di Vicenza possono contribuire a questa smilitarizzazione? Il Coordinamento Cristiani per la Pace di Vicenza propone: «Una resistenza nel segno dell’amore».

Nel documento il coordinamento afferma che «nessuna guerra è giusta, nessuna guerra è umanitaria, nessuna guerra è intelligente e che la guerra preventiva è una perversione politica contemporanea» e che «È necessario ancora una volta dichiarare: la corsa agli armamenti è una delle piaghe più gravi dell’umanità e danneggia in modo intollerabile i poveri; e c’è molto da temere che, se tale corsa continuerà, produrrà un giorno tutte le stragi, delle quali va già preparando i mezzi» (Gaudium et Spes 81).

«Il Vangelo – continua il documento – non ci concede deroghe alla lotta fatta solo con le armi dell’amore e della nonviolenza e crediamo che la Chiesa di Vicenza abbia oggi un’opportunità storica e un serio impegno morale: testimoniare l’Amore di Dio per gli uomini attraverso l’opposizione totale e netta alla costruzione della nuova base degli U.S.A al Dal Molin (e in ogni altro luogo)».

Per questo il Coordinamento cristiani per la pace cerca volontari per distribuire 50.000 copie della lettera aperta ai cristiani per domenica 27 gennaio all’uscita dalle messe. E che possono sottoscrivere il form sul sito per raggiungere il maggior numero delle 23 parrocchie di Vicenza e delle altre 233 presenti in diocesi. Nel sito le indicazioni per le modalità di distribuzione con l’attenzione di informare i parroci che il documento è già stato presentato al Vescovo lo scorso 28 dicembre 2007.

Info: www.famiglieepace.netsons.org

– Leggi la Lettera Aperta che verrà distribuita domenica 27 gennaio 2008

– Richiedi di ricevere la newsletter del coordinamento a [email protected]