2 GIUGNO 2009 – 30 SETTEMBRE 2010: CAMPAGNA NAZIONALE «UN METRO QUADRO PER LA PACE»


Per riunificare la 173a Brigata, gli USA hanno progettato una nuova Base a Vicenza nell’area dell’ex aeroporto Dal Molin. Il progetto prevede la costruzione di enormi caserme, depositi vari, infrastrutture militari. Quando la Brigata sarà riunificata, saranno presenti 6 battaglioni per un totale di circa 5.000 soldati. La base, una volta costruita, avrà un enorme impatto ambientale, urbanistico, sociale sulla città di Vicenza, aggravando con l’imposizione di una nuova servitù militare la già pesante militarizzazione del suo territorio.

La campagna «Un metro quadro per la pace» intende dare concretezza al quesito posto ai cittadini di Vicenza il 5 ottobre 2008, impegno assunto dall’«Associazione 5 ottobre – No Dal Molin». La Campagna avrà una durata delimitata per poter procedere a una verifica in tempi utili dei risultati e delle sue potenzialità. Le date di inizio e di conclusione non sono scelte a caso. Il 2 giugno è Festa della Repubblica, una Repubblica fondata da chi aveva sofferto l’illegalità, l’oppressione totalitaria, la violenza, la guerra e nella sua Costituzione (art. 11) si era voluta pacifica, cooperante, e antimilitarista (senza essere “anti-militare”). Si concluderà il 30 settembre 2010. Il 5 ottobre successivo, secondo anniversario della Consultazione popolare vicentina, verrà fatto un bilancio complessivo delle iniziative intraprese.

Questa campagna serve a raccogliere i mezzi finanziari necessari per realizzare la volontà popolare espressa nella storica giornata del 5 ottobre 2008 a Vicenza. L’unità di misura della riconversione civile è il «metro quadro per la pace». Esso ha un doppio significato:

1) concreto, diretto. Consiste nel versare un contributo per l’acquisto di porzioni di territorio o di immobili già utilizzati o utilizzabili per fini militari. L’acquisto riguarda anche terreni o immobili situati nelle vicinanze delle strutture militari e che corrono il rischio di essere inglobati piano piano, come è già accaduto in passato, nelle servitù militari. Riguarda anche la possibilità di sdemanializzare delle aree ed acquisirle per destinarle ad usi civili collettivi.

I fondi raccolti verranno utilizzati direttamente per l’acquisto dell’area dell’ex aeroporto Dal Molin (classificazione urbanistica F 12); l’acquisto di aree confinanti con l’aeroporto; l’acquisto di aree non più utilizzate del demanio militare di Vicenza e Provincia;

2) simbolico, indiretto: esso esprime la volontà di investire quote in metri quadri per la pace, cioè di finanziare iniziative rivolte a ostacolare l’installazione di nuove strutture militari e a riconvertire ad uso civile quelle esistenti. L’azione assume le caratteristiche immediate di una forte pressione morale e simbolica ed è rivolta a preparare le condizioni perché la riconversione sia concretamente possibile.

Scopi complementari: studiare la possibilità e promuovere la riconversione ad uso civile dell’area aeroportuale Dal Molin; studiare e progettare la riconversione ad uso civile di altre aree del demanio militare, previa richiesta di sdemanializzazione; promuovere un coordinamento tra comunità locali che subiscono l’imposizione delle servitù militari; promuovere un osservatorio (collegato con altri osservatori esistenti sul territorio nazionale) per monitorare in continuazione e documentare gli effetti sulle popolazioni interessate, di attività e operazioni connesse alla presenza di strutture e basi militari; promuovere la ricerca sulla possibilità concreta di uno sviluppo sostenibile, cioè non dipendente e non garantito da dispositivi militari; promuovere la ricerca e la sperimentazione di forme di difesa popolare nonviolenta, come alternativa a quelle militari.

INFO

Sede della campagna: Casa per la Pace – C.trà Porta Nova n. 2 – Vicenza – Tel. 0444.327395 – Fax 0444.327527.

Per aderire, consulta il sito www.unmetroquadroperlapace.it

Oppure mettiti in contatto con i promotori: [email protected]