[Vittoria M. - Acat-Vo • Marzo 1998] problemi alcol-drogacorrelati e i disagi complessi delle famiglie. Finge da catalizzatore o facilitatore delle relazioni umane...

ACAT-VO. L’OPERATORE DI CLUB

Nel Club, oltre alle famiglie è presente la figura dell’operatore che conosce i problemi alcol-drogacorrelati e i disagi complessi delle famiglie. Finge da catalizzatore o facilitatore delle relazioni umane. Non offre soluzioni, ma stimola il cambiamento attraverso le interazioni dei membri del Club, valorizzando la capacità di condividere e le energie presenti nelle persone. Provoca interrogativi, lascia che tutti si esprimano, sa ascoltare e rispettare che gli sta di fronte. Egli è nel Club non come un osservatore passivo, ma è in costante crescita assieme a tutto il gruppo. L’operatore crede fortemente nei valori della vita e soprattutto crede nell’uomo. Solitamente è un volontario che appartiene a diverse categorie professionali ed ha effettuato una formazione specifica alla scopo. Si ritiene infatti indispensabile la sua partecipazione a un Corso di Sensibilizzazione ai problemi alcolcorrelati, della durata di una settimana e la sua disponibilità a mantenersi costantemente aggiornato sulla metodologia. Un operatore racconta così la sua esperienza: “Da tre anni sono operatrice di club e posso dire di aver notato diversi cambiamenti: lenti, lievi, più veloci sia in chi ha fatto uso di sostanze, sia nella sua famiglia che nel club, inteso come gruppo all’interno di una comunità. La gente del paese ci conosce, qualcosa si sta muovendo e il club inizia a contagiare positivamente la comunità. Ma veniamo a questo: anche l’operatore cambia frequentando il Club? in che cosa e come può migliorare? Io frequentando il club mi sento cambiata: infatti un conto sono la teoria e le aspettative, un altro è il contatto umano vero con le persone siano essi alcolisti, famiglie, operatori di Cat e del Sert ecc. É impossibile non rivedere tante convinzioni, tanti atteggiamenti, insomma, ci si mette in gioco per forza! Ecco, io credo che all’operatore di club vengano date tante opportunità e vorrei sottolinearne alcune: il poter arricchirsi umanamente e culturalmente; la possibilità di vivere sempre meglio il rispetto e l’accettazione degli altri; il poter migliorare la propria capacità di comunicare e ascoltare. Il club ti aiuta ad essere più solidale e disponibile non solo all’interno del gruppo, ma nella vita, ti porta a non dire “è cosi”, ma “io credo che sia così”, lasciando in tal modo spazio ad altre visioni. L’operatore di club inoltre, mentre promuove la salute degli altri, promuove anche la sua, venendo a conoscenza di svariate situazioni esistenziali. Aumenta il proprio bagaglio di conoscenze, acquisisce esperienza e competenza da spendere per gli altri. Si entra nel club convinti di dare e si esce carichi di doni e di amici. Per quanto mi riguarda, entrare nella vita di club è stato un ottimo “investimento”!


Questo articolo è stato pubblicato sul numero di Marzo/Aprile 1998 del giornale «il GRILLO parlante».