[di Dino Bissoli • 15.06.01] Ciao, sono Dino e abito a Bovolone in provincia di Verona . Vi scrivo dopo essere stato nel mese di Marzo 2001 in Rwanda. Al mio ritorno ho conosciuto il signor Arietti Lodovico che fa parte del Gruppo Sociale Sportivo Caltrane Canton, sempre di Bovolone, che mi ha consigliato di scrivere a Voi della Rete Lilliput...

APPELLO PER IL RWANDA

Vorrei descrivervi in poche righe la mia esperienza perché è in definitiva una richiesta di aiuto. Spiegare in due parole la realtà del Rwanda non è facile… Detto anche “terra delle mille colline” per la sua configurazione geografica, il Rwanda è uno stato situato nel cuore dell’Africa, molto piccolo ma con una densità di popolazione elevata. La sua economia è basata prevalentemente sull’agricoltura; lunghi periodi di siccità però compromettono i raccolti limitando quindi la produzione alimentare e causando di conseguenza carenze nutritive che generano malattie da malnutrizione, che vanno a sommarsi ad altre patologie tristemente note quali malaria, parassitosi intestinale e infezioni polmonari (queste ultime scatenate forse dal virus dell’A.I.D.S ). A causa di queste emergenze, le Suore Oblate del Santo Spirito nel’76 iniziarono un progetto per la costruzione di un dispensario (una sorta di piccolo ospedale) e un centro nutrizionale (per sopperire alle più elementari carenze alimentari). Grazie all’aiuto di associazioni e singoli volontari, il progetto si concretizzò nella zona di Muhura, un villaggio situato a 65 KM a Nord – Est di Kigali, la capitale. Attualmente il centro nutrizionale ospita una quindicina di bambini e il dispensario offre 90 posti letto, il tutto seguito da personale specializzato e dalla presenza costante delle Suore. Nonostante gli sforzi, però, molta gente continua  a morire, spesso senza che la causa dei decessi venga alla luce, il tutto poiché nel centro mancano strumenti di analisi specifici che garantiscano una completa prevenzione delle malattie.In seguito a questo è nato il ” Progetto A.I. D.S “, grazie al quale si sta costruendo un laboratorio di analisi più ampio che ospiterà alcuni macchinari destinati allo studio del terribile morbo.Tali macchinari però, necessitano di un apporto sufficientemente elevato di energia elettrica (finora fornita in modo piuttosto rudimentale da un turbina) e si renderà quindi necessario l’acquisto di un gruppo elettrogeno già visionato nella città di Kigali, il cui costo è di circa 35 milioni di lire italiane. Con Lodovico Arietti cerchiamo la maniera per trovare questi soldi il più presto possibile, attendiamo da tutti Voi un consiglio in merito. Il punto di riferimento sarà il Centro Sociale Caltraane Canton di Bovolone, presso la posta elettronica (Arietti § netbusiness. It), oppure il seguente numero 0457102003 di Lodovico Arietti. Fraterni Saluti a tutti da Dino Bissoli. N.B: il 23 Giugno alle ore 20.30 presso il Gruppo Sociale Sportivo Caltrane Canton di Bovolone Via Quasimodo N°59; ci sarà una “serata per il Rwanda” che avrà l’obiettivo di sostenere questo progetto di Muhura. (da Bissoli Dino Via A.di Pietro n°2 Bovolone (Verona) C.A.P 37051 Tel.0457102089… alla Rete di Lilliput Verona).