[Mariagrazia Bonollo 18.01.05] Oltre 373 mila gli euro donati alla Caritas Vicentina, 700 mila da quella veronese. 5,366 milioni di euro quelli complessivamente raccolti dalla Delegazione Caritas del Nord-Est. Ed è in partenza da Vicenza per il Sud dell’India padre Joseph Sathiya. Previsto l’avvio di progetti di adozioni a distanza, all’interno di una iniziativa della Regione Veneto...

CARITAS. AIUTO ALLE PERSONE COLPITE DAL MAREMOTO

Le Caritas diocesane del Veneto, del Friuli Venezia Giulia e del Trentino Alto Adige continuano la loro presenza al fianco delle persone colpite dal maremoto nel Sud-est asiatico, attraverso la rete internazionale Caritas e con Caritas Italiana. Inizia ora la seconda fase relativa ai percorsi di sostegno, con l’assunzione di progetti nei confronti dei minori e delle famiglie che hanno perso tutto.

Spiega don Giovanni Sandonà, direttore della Caritas diocesana vicentina a nome anche degli altri Direttori delle Caritas del Nord-Est, riuniti ieri e oggi proprio a Vicenza: “Qualità, equità, continuità: sono questi i principi essenziali che sostengono la scelta e l’attivazione dei percorsi di solidarietà delle Caritas Nord-Est d’intesa con Caritas Italiana.

Qualità
intesa innanzitutto come credibilità e trasparenza dei referenti nei territori distrutti dal sisma; equità intesa come coordinamento al fine di evitare concentrazioni di aiuti in alcune zone a scapito di altre; infine continuità, perché almeno per un triennio ci si impegna a sostenere percorsi capaci di riportare alla normalità le persone colpite dalla catastrofe.

Proprio per questo Caritas Bolzano, Verona e Vicenza, anche a nome delle altre Caritas del Nord-Est, sosterranno da subito contatti diretti in India, Indonesia, Sri Lanka e Thailandia al fine di raccogliere progetti di qualità da referenti locali credibili, in primis i vescovi. Tale modo di agire crediamo sia doveroso, oltre la tentazione di una emotiva immediatezza che si rivelerebbe nel medio termine improvvisazione insipiente, proprio per la fiducia accordataci dalle molte persone e istituzioni che ci hanno affidato la responsabilità della solidarietà attraverso la cifra complessiva, finora raccolta fra le Caritas del Nord-Est, di 5.366.000 euro”.

“La Caritas diocesana di Vicenza, ad oggi – spiega ancora don Giovanni Sandonà – ha raccolto circa 373 mila euro. La prima visita nelle zone colpite da parte di un nostro incaricato  sarà nel sud dell’India, nel Distretto di Nagapattinam, il più colpito del Tamilnadu: padre Jospeph Sathiya, anche a nome delle altre Caritas del Nord-Est, partirà da Vicenza lunedì prossimo allo scopo di raccogliere informazioni sui primi progetti per il medio e lungo termine e contatterà sia i vescovi delle sei diocesi indiane colpite dal maremoto che l’organizzazione non governativa Cater Trust, con la quale da anni la Caritas diocesana vicentina ha avviato un progetto di adozioni a distanza di persone disabili e cieche”.

Nel Distretto di Nagapattinam più di 2.500 famiglie sono state colpite in modo diretto, oltre 6.000 persone hanno perso la vita, 80.000 circa sono senza tetto e quasi 3.500 sono ancora i dispersi. Lungo le coste ci sono un centinaio di villaggi: approssimativamente il 75 per cento  sono famiglie di pescatori, che non solo hanno perso molti dei loro cari, case e qualsiasi altro bene, ma anche il loro principale mezzo di sostentamento, ossia la barca.  Animato dallo stesso spirito è l’impegno della Caritas all’interno dell’iniziativa della Regione Veneto per le adozioni a distanza di bambini rimasti orfani a seguito del maremoto, condividendo, seguendo e rispettando i criteri decisi Giunta Regionale del Veneto.

“Il primo di tali criteri – spiega don Sandonà che una settimana fa ha partecipato ad una apposita riunione a Venezia presso l’Assessorato regionale ai servizi sociali – è la garanzia della qualità dei gestori locali dei progetti, che devono essere attivi da almeno cinque anni ed avere una storia di credibilità assoluta rispetto ai percorsi in favore dei bambini; in secondo luogo deve trattarsi di strutture educative già esistenti, eventualmente da ripristinare o ampliare, ma non da costruire completamente ex novo; terzo: devono essere progetti di sostegno almeno triennale e non deve trattarsi di adozioni nominali ma semmai di forme di sostegno individualizzato per l’infanzia; quarto: l’intervento di adozione va scandito su triplice impegno: nei primi sei-otto mesi ci si dovrà concentrare sul tentativo di assicurare a tutti i bambini che hanno parenti la possibilità del ricongiungimento familiare, nei dodici mesi successivi l’impegno sarà quello di attivare l’inserimento degli orfani presso famiglie affidatarie locali, solo dopo questo ulteriore passaggio per i bimbi che non avranno trovato una famiglia si attiveranno piccole comunità alloggio che garantiscano un futuro verso l’autonomia; quinto ma non ultimo criterio: la trasparenza, la rendicontazione e la verificabilità sia rispetto ai fondi raccolti che agli interventi educativi effettuati. Questa è l’ottica con cui come Caritas intendiamo entrare nell’iniziativa delle adozioni a distanza voluta dalla Regione, ed in base ad essa chiedere eventualmente credito per alcuni progetti di adozioni a distanza sul fondo voluto dall’Assessorato regionale ai servizi sociali”.

In prima linea anche la Caritas diocesana di Verona che “ad oggi – afferma don Maurizio Guarise, vicedirettore scaligero – ha raccolto oltre 700 mila euro. In questi giorni sonderemo alcuni progetti che stanno arrivando dalle diocesi asiatiche e siamo in contatto principalmente con il vescovo dello Sri Lanka, mons. Mario Zenari, il quale ci farà pervenire un elenco di bisogni che cercheremo di soddisfare e sostenere nel tempo.


Le offerte possono essere versate la mattina dei giorni lavorativi direttamente presso la segreteria della Caritas diocesana vicentina in contrà Torretti 38 a Vicenza, oppure presso la Curia vescovile in piazza Duomo, sempre a Vicenza precisando, in questo secondo caso, la destinazione: “Caritas vicentina – emergenza maremoto Sud-Est asiatico”.  E’ inoltre possibile versare il proprio contributo attraverso i conti correnti bancario e postale della Caritas: – c.c.b. n. 117100  C/o BANCA ETICA fil. di Vicenza  ABI 5018 – CAB 12100; – c.c.p. n° 13824362 intestato a Diocesi di Vicenza – Caritas, Casella Postale 833 – 36100 VICENZA. In entrambi i casi va indicata la causale “Emergenza maremoto Sud-Est asiatico”.  Le offerte a favore delle popolazioni colpite da calamità e da eventi straordinari, avvenuti anche in Stati diversi dall’Italia, sono interamente deducibili dal reddito d’impresa, senza alcun limite di importo (ex art. 27, comma 1 e 4 L. 133/99 e art. 100 TUIR) se fatte mediante: bonifico bancario, conto corrente postale, assegno bancario o circolare.