[di Amedeo Tosi • Novembre 1997]Sembra proprio aver portato fortuna il numero "13" al Gruppo di Cooperazione Internazionale di San Bonifacio. Tanti erano, infatti, nel 1989 i volontari che hanno dato vita al movimento...

GRUPPO DI COOPERAZIONE INTERNAZIONALE: UN MONDO PER AMICO

Sembra proprio aver portato fortuna il numero “13” al Gruppo di Cooperazione Internazionale di San Bonifacio. Tanti erano, infatti, nel 1989 i volontari che hanno dato vita al movimento. E oggi, nonostante siano passati diversi anni, l’entusiasmo che accomuna i 14 animatori aderenti è sempre lo stesso. Durante gli incontri mensili presso l’Oratorio del capoluogo viene dato spazio alla riflessione sui problemi dello squilibrio tra Nord e Sud del mondo. E all’azione. “Mediante un lavoro di sensibilizzazione e finanziamento di microprogetti in aree particolarmente bisognose” esordisce Marina Belloni. Quali sono gli obiettivi del Gruppo? “Gli aderenti e le persone che riusciamo a coinvolgere si autotassano per finanziare alcuni progetti nei Paesi in via di sviluppo. Si tratta di una quota individuale che mensilmente depositiamo in una cassa comune che periodicamente viene “svuotata” per portare avanti tali progetti” spiega Mariuccia Sguizzato, una delle fondatrici. “All’inizio si è deciso di stabilire un’amicizia particolare con il Brasile, affinché si instaurasse un rapporto che andasse al di là dell’aiuto economico. Nel corso degli anni, poi, si sono fatte avanti altre occasioni per sostenere realtà in altri Paesi”, aggiunge. “Siamo inoltre impegnati nell’organizzazione di incontri-dibattito per far conoscere la realtà del Sud del mondo e di Paesi con gravi situazioni interne e per coscientizzare sui problemi socio-politici e sulle cause che generano sottosviluppo”. Una delle ultime attività intraprese è stata infatti la raccolta di firme in calce ad un appello degli istituti missionari teso a chiedere l’eliminazione del debito estero delle Nazioni più povere. Non mancano, poi, le iniziative “di scambio di esperienze d’arte per la valorizzazione delle diverse culture” aggiunge Mariuccia. Un esempio? “Nel giugno dello scorso anno -sottolinea Marina- abbiamo promosso l’incontro delle scuole elementari e medie del paese con sei artisti brasiliani impegnati nell’abito della pittura, del teatro e della musica. Voci impegnate che sicuramente hanno aperto gli orizzonti a molti”. Attualmente il Gruppo di Cooperazione Internazionale sta portando avanti diverse attività: “Stiamo sostenendo una nostra aderente, Simonetta Dalla Gassa, impegnata in Kenya (nella baraccopoli di Korogocho, ndr.) in un’esperienza di volontariato della durata di tre anni. Un aiuto teso a dar man forte all’attività di sei animatori. Simonetta è attiva sia sul versante della promozione del piccolo artigianato (collane, batik, borse…) sia a fianco di un gruppo di persone, le più emarginate, che si “immergono” dentro alla discarica della capitale Nairobi, dalla quale “tirano” fuori quel tanto che permette loro di vivere: è l’arte del riciclo”. E con il Brasile? “L’amicizia continua con lo il Paese dell’America Latina. Nel 1990 abbiamo creato un gruppo di sostegno al progetto “Pe de Moleque” che opera con i bambini di strada anche nella città di Teresina (capitale dello Stato Piaui). Un progetto finanziato da vari gruppi italiani che, mediante l’aiuto dato ad alcuni educatori in loco, ha l’obiettivo di dare una prospettiva, che non sia quella della disperazione, ai tanti bambini e bambine di strada. Meninos de rua che vengono aiutati nell’alimentazione e coinvolti in incontri di convivenza, in esperienze ludiche, espressive e professionali”, conclude Marina. Ad aprile o maggio del prossimo anno, infine, spiccherà il volo un progetto che coinvolge diverse associazioni, che si sono impegnate ad ospitare una “tournée” di 12 giovani artisti brasiliani le cui origini risalgono alla schiavitù dei negri e alle deportazioni dall’Africa, che mediante la danza vogliono trasmettere la proprie radici culturali e l’indelebile tradizione. Danzatori che si presenteranno ed esibiranno davanti ai propri coetanei studenti d’oltre Oceano. Chi è interessato all’attività del Gruppo di Cooperazione, oppure è disponibile a contribuire in qualsiasi modo ai progetti, può rivolgersi a: Mariuccia Sguizzato, via Zampieri (tel. 7611019); oppure: Marina Belloni, via San Giovanni Bosco (tel.7614526).


Questo articolo è stato pubblicato sul numero di Novembre/Dicembre 1997 del giornale «il GRILLO parlante»