[di Luca Salvi • 06.10.02] Mentre gli USA e il mondo occidentale (alla fine nessuno vorrà restare fuori dal banchetto) si preparano a scatenare la guerra contro l'Iraq, è opportuno riflettere su alcuni dati raggelanti: il debito estero dei paesi poveri, di cui, passato il giubileo, nessuno più parla, ha abbondantemente superato l'incredibile cifra di 2500 miliardi di dollari e di condoni, finora, se ne sono visti ben pochi, nonostante fior di vertici G8, FAO, ecc...

GUERRE E GENOCIDIO ECONOMICO

Mentre gli USA e il mondo occidentale (alla fine nessuno vorrà restare fuori dal banchetto) si preparano a scatenare la guerra contro l’Iraq, è opportuno riflettere su alcuni dati raggelanti: il debito estero dei paesi poveri, di cui, passato il giubileo, nessuno più parla, ha abbondantemente superato l’incredibile cifra di 2500 miliardi di dollari e di condoni, finora, se ne sono visti ben pochi, nonostante fior di vertici G8, FAO, ecc.; oggi il 20% dell’umanità consuma l’83% delle risorse disponibili, sfruttando e lasciando le briciole ai più poveri; ogni anno circa 40 milioni di persone muoiono di fame; oltre 1 miliardo di persone al mondo vive con meno di 1 dollaro al giorno; 800 milioni non hanno accesso all’acqua potabile; contemporaneamente quest’anno i soli paesi occidentali spenderanno 750 miliardi di dollari in armi, quando con 13 miliardi di dollari si sfamerebbe e curerebbe il mondo intero per un anno. Nelle immense baraccopoli africane si stima che il 50 % della popolazione sia affetta dal virus dell’AIDS e si sta preparando una generazione di orfani. Come può esserci Pace in un mondo del genere, quando è in atto un vero e proprio “genocidio” dei poveri (secondo le parole di Riccardo Moro, economista responsabile CEI della Campagna per la Remissione del Debito)? Questi dati dovrebbero far rabbrividire, vergognare e indurre ognuno di noi a ribellarsi a questo “sistema di morte e di peccato”, perché la Pace e la Giustizia sono indivisibili, o ce li ha il mondo intero o non ci sono per nessuno. Ognuno di noi deve iniziare ad aprire gli occhi e far proprie le rivendicazioni degli esclusi e degli oppressi e il sogno di una umanità nuova, con terra e risorse per tutti, libertà per i moderni schiavi (che battono anche le nostre strade o lavorano nelle nostre fabbriche…), fine dello sfruttamento dei paesi poveri, cancellazione del debito accompagnata da un vero aiuto allo sviluppo, garanzia dei diritti fondamentali e giusta distribuzione delle ricchezze per tutti e ovunque. Ognuno di noi può fare la propria parte, utilizzando strumenti come la Banca Etica, il Commercio Equo e Solidale, il consumo critico, la stampa alternativa, aderendo a campagne di boicottaggio o di pressione (per esempio in difesa della legge 185 che controlla il commercio delle armi, contro la legge Bossi-Fini o contro la guerra all’Iraq), adottando nuovi stili di vita, scegliendo la Pace e la non-violenza attiva (che la Chiesa per prima dovrebbe adottare), la partecipazione e l’impegno sociale e politico. Nessun altro può farlo per noi. E nessuno, in questo mondo globalizzato, potrà dire “non lo sapevo…”. (FONTE: Luca Salvi, Verona)