[a cura delle studentesse e degli studenti dell’Unione degli Studenti • 01.10.03] Ieri pomeriggio (Domenica 28 settembre 2003) la nostra associazione ha svolto un volantinaggio-accattonaggio davanti alla Comune di Vicenza in Corso Palladio per sensibilizzare la cittadinanza riguardo all’ordinanza anti-accattonaggio emessa dalla Giunta di centro-destra...

VICENZA. STUDENTI ELEMOSINANO CONTRO L’ORDINANZA RAZZISTA

Ieri pomeriggio (Domenica 28 settembre 2003) la nostra associazione ha svolto un volantinaggio-accattonaggio davanti alla Comune di Vicenza in Corso Palladio per sensibilizzare la cittadinanza riguardo all’ordinanza anti-accattonaggio emessa dalla Giunta di centro-destra. Infatti, il Sindaco, pur di “elemosinare” i consensi elettorali dei commercianti, ha vietato l’accattonaggio in tutte le aree pedonali del centro storico della città. Non solo. L’ordinanza vieta, infatti, anche di mostrare in pubblico “deformità ributtanti” che potrebbero infastidire la sensibilità (e la coscienza) dei cittadini vicentini; e stabilisce anche la distanza tra un mendicante e l’altro: non meno di 200 metri. Ovviamente, severamente vietato elemosinare nei pressi di eventi, fiere e mercati. Con i divieti la Giunta imbianca la propria coscienza. Come se il disagio sociale fosse solo una questione di ordine pubblico. Del resto Vicenza non è nuova a tali ordinanze: tutti ricordano quella che vieta il bivacco nei parchi cittadini, scritta per togliere ai cittadini migranti l’unico luogo di socialità concesso loro dalla città. E pensare che Vicenza ama definirsi città aperta e solidale. Ma forse lo sviluppo della piccola impresa e la ricchezza conseguita ha annebbiato la mente di molti cittadini. Li ha impauriti, resi sospettosi, preoccupati come sono di dover rinunciare ad almeno una parte dei privilegi (economici e sociali) acquisiti negli ultimi vent’anni. E così, guidati da un’avanguardia composta di fascisti e leghisti, la città si avvia lungo la strada del razzismo. Per dire a tutti che Vicenza non è solo la città dipinta dalla Giunta di destra, per protestare contro questi provvedimenti vergognosi, quest’oggi abbiamo distribuito volantini con la faccia sporca, chiedendo contemporaneamente l’elemosina che poi abbiamo donato interamente al dormitorio pubblico di Vicenza. La giunta si vergogna di avere sotto le proprie finestre delle persone bisognose, noi non ci vergognamo di metterci, per un pomeriggio, nei panni di chi spesso è disprezzato ed insultato. Vogliamo ricordare ai nostri governanti che la città necessita di ben altri interventi per essere considerata vivibile; mancano, per esempio, luoghi e momenti di socialità, manca una politica di confronto e scambio che possa rendere la nostra società, oltre che multietnica, anche multiculturale. Di tutto ciò il Sindaco e la sua Giunta non vogliono parlare; ci si limita ad emettere ordinanze razziste e vergognose per una città che ama definirsi civile e solidale. Vorremmo poi ricordare ai nostri governanti che, in un tempo storico poi nemmeno tanto lontano, l’essere umano fu in grado di scrivere i così detti “diritti inviolabili dell’individuo”; l’ordinanza in questione non ha nulla a che fare con un così nobile documento. Ai cittadini di Vicenza vorremmo ricordare che tali leggi la storia le ha già viste una volta: le scrissero i nazisti; furono, infatti, tra le prime leggi di uno trai più grandi carnefici della Storia: Adolf Hitler… non vogliamo certo fare l’uccello del malaugurio, ma forse qualche riflessione su tutto ciò sarebbe ora di farla… (Le studentesse e gli studenti dell’Unione degli Studenti).