[a cura dei Volontari della C.R.I di San Bonifacio • Settembre 1997] Anche a San Bonifacio esiste un gruppo di volontari della Croce Rossa Italiana. Si tratta di circa 110 volontari del soccorso (vds) la cui sede è ubicata attualmente in via Petrarca 12 (ora trasferiti presso il Centro CRI di via Tombole, ndr 2003)...

VOLONTARIATO, BRILLA LA CROCE ROSSA

Anche a San Bonifacio esiste un gruppo di volontari della Croce Rossa Italiana. Si tratta di circa 110 volontari del soccorso (vds) la cui sede è ubicata attualmente in via Petrarca 12. I settori in cui operano sono diversi ed ormai conosciuti ai più. Il gruppo Croce Rossa di San Bonifacio è impegnato nel campo dell’educazione sanitaria -nelle scuole, alla popolazione, nelle fabbriche- ; esegue interventi di primo soccorso in incidenti domestici e stradali, in affiancamento agli operatori del reparto di Pronto Soccorso del locale nosocomio; fa assistenza, con mezzi ed equipaggio di soccorso, durante le gare sportive e le manifestazioni pubbliche; si attiva come Gruppo di Protezione Civile in caso di catastrofi naturali ed emergenze sociali; opera, tramite singoli volontari, nei campi-profughi italiani; organizza manifestazioni per raccogliere fondi da destinare a quanti, in Italia o all’estero, si trovino in situazioni di difficoltà; in alcuni casi, su richiesta, fornisce assistenza agli anziani, a domicilio oppure presso le case di riposo. Servizio, quest’ultimo, di non facile attuazione per esigenze di orario -tutti i volontari hanno impegni di lavoro o di studio- e gli intoppi organizzativi. Si tratta di un gruppo di persone attive. Un esempio: ultima, in ordine di tempo, la manifestazione di Protezione Civile del 7-8 giugno, per la cui realizzazione i vds della Croce Rossa sambonifacese hanno coinvolto il gruppo di neoformazione della Protezione Civile del Comune, i gruppi di volontari della C.R.I. di Folgaria, di Monfalcone e di Verona, alcuni militari del III Centro Operativo Emergenza di Verona e una parte del gruppo Agesci di San Bonifacio. Si è trattato di simulare le possibili conseguenze di un terremoto di vasta portata con epicentro la periferia di Verona, e di intervenire nelle singole situazioni di emergenza organizzando opportunamente uomini e mezzi a disposizione sul territorio. Questo è ciò che si vede, ciò che tutti noi vediamo, anche quotidianamente, per esempio in TV, quando nelle cronache nazionali e internazionali vengono filmati gli interventi di piccoli-grandi uomini in divisa blu con una croce rossa sulla schiena, primi ad esserci, primi ad rimboccarsi le maniche. Ciò che non si vede, di prim’acchito, è lo spirito che anima i vds della Croce Rossa, che poggia sui sette principi fondamentali: umanità, imparzialità, neutralità, indipendenza, carattere volontario, unità e universalità. Sono idee, è vero, ma i volontari tentano di concretizzarle ogni giorno, in ogni servizio, per cercare di lenire, in misura piccola o grande, le sofferenze e i disagi degli uomini… Non c’è posto per la smania di protagonismo, per qualsiasi forma di individualismo, per il semplice desiderio di provare delle “forti emozioni”. Sotto il simbolo della croce rossa in campo bianco c’è posto per uomini di ogni razza e religione. Anche a San Bonifacio, sotto tale bandiera, c’è un piccolo gruppo che con pochi mezzi cerca di far fronte ai bisogni delle persone, vicine e lontane, nel miglior modo possibile. E questo non significa volersi sostituire allo Stato, che ha dei doveri e degli obblighi irrinunciabili verso la collettività.


Articolo pubblicato sul numero di Settembre/Ottobre 1997 del giornale «il GRILLO parlante»