Archivio articoli

ALEX ZANOTELLI: L’ORO, IL TEMPO E IL VANGELO

[di Gerolamo Fazzini • 29.05.02] “Leggiamo il Vangelo come se non utilizzassimo denaro, usiamo i soldi come se il Vangelo non esistesse”. Padre Alex Zanotelli ama citare questa frase di un teologo americano per chiedere ai cristiani del Nord del mondo di cambiare radicalmente stile di vita. Non che non abbia ragioni per farlo...

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SBARRE APPESE ALLA MEMORIA

[di Vincenzo Andraous • 22.05.02] A 14 anni non si pensa al carcere, ti ci trovi "dentro" improvvisamente e ne sei respirato e concluso. Sì, ti ci trovi dentro ed è davvero troppo tardi. L'età più bella improvvisamente devastata nell'incontro affascinante e frontale con il mito della trasgressione, I'incoscienza dell'azione, della sfida. Io me lo ricordo bene, ero impegnatissimo a far vedere alle Autorià di essere un duro, e quando mi stavano portando nel "mio" primo carcere dei minorenni ho pensato " ecco sto per iniziare finalmente''.

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NIKE/1 – I LOVE NIKE !

[di Rocco Rossitto • 22.05.02] Catania - Incredibile ma vero. I fatti. Da circa una settimana noto sui muri del centro di Catania degli strani Scorpioni disegnati con uno stampo e con affianco il baffo della Nike. Inizialmente penso che la faccenda sia strana, ma che tutto rientri nel gesto di qualche ragazzetto fissato con la marca Nike a tal punto da prendere in mano una bomboletta spray e passare qualche ora notturna a divertirsi.

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RIFLESSIONE CON IL PROFESSOR ANTONIO PAPISCA SULLA POSSIBILE CAMPAGNA IN OCCASIONE DELLA SECONDA EDIZIONE DEL GIUBILEO DEGLI OPPRESSI

[di Antonio Papisca • 22.05.02] Ci troviamo in un momento storico molto delicato, con un atteggiamento della comunità internazionale ai limiti del concepibile. In relazione alla situazione in Terra santa, ad esempio, il Consiglio di Sicurezza ha istituito sì una commissione d’indagine, ma questo non fa che rinviare la sempre più urgente presenza di una forza di interposizione, che gli USA continuano ad osteggiare.

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ETTORE MASINA – LA LETTERA DI MAGGIO 2002

[di Ettore Masina • 22.05.02] Un rapporto della FAO, pubblicato negli scorsi giorni da ben pochi giornali italiani, riferisce che da un anno e mezzo, i bambini palestinesi nascono mediamente “sotto peso” e che il fenomeno tende ad aggravarsi.

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8 MAGGIO 1978, ASSASSINIO DI PEPPINO IMPASTATO

[Centro siciliano di documentazione Peppino Impastato onlus • 08.05.02] Nato a Cinisi, in provincia di Palermo, il 5 gennaio 1948, da una famiglia mafiosa (il padre Luigi era stato inviato al confino durante il periodo fascista, lo zio e altri parenti erano mafiosi e il cognato del padre era il capomafia Cesare Manzella, ucciso con una giulietta al tritolo nel 1963).

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1992-2002 STRAGE DI CAPACI/4 – RICCARDO ORIOLES RICORDA GIOVANNI FALCONE

[di Riccardo Orioles • 23.05.02] Forse il ricordo che mi lega maggiormente a Giovanni Falcone risale alla prima volta che l’ho visto, nel 1982. Un giovane molto cortese, di quella ospitalità un po’ cerimoniosa dei siciliani a casa loro. Casa sua, nella fattispecie, era il Palazzo di Giustizia di Palermo; i primi tempi del pool (che allora non si chiamava così ed era ancora incompleto), e quasi nessuna sorveglianza. Non mi ricordo se era lui o un altro, ma certo è che in uno di quei mesi, ad aprire la porta del suo ufficio venne direttamente un magistrato.

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1992-2002 STRAGE DI CAPACI/3 – GIAN CARLO CASELLI RICORDA GIOVANNI FALCONE

[di Gian Carlo Caselli • 23.05.02] Il ricordo che conservo maggiormente si lega ad una delle pagine più vergognose della nostra storia giudiziaria e nazionale (che ho già trattato nel volume “L’eredità scomoda” di Feltrinelli, scritto insieme ad Antonio Ingroia e Maurizio De Luca). Falcone e gli altri magistrati del pool di Palermo avevano dimostrato, col maxi-processo, che la mafia si può sconfiggere. Stavano rendendo un eccezionale servizio all’intiero paese...

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1992-2002 STRAGE DI CAPACI/2 – ANTONIO INGROIA RICORDA GIOVANNI FALCONE

[di Antonio Ingroia • 23.05.02] Sono tanti i ricordi che mi legano a Giovanni Falcone, risalgono tutti all’inizio della mia carriera. Infatti, ho avuto modo di conoscerlo personalmente proprio nel periodo della mia formazione professionale, di tirocinio, quando venni affidato a lui. Mi è rimasta impressa l’emozione del giorno in cui lo conobbi, perché per un giovanissimo magistrato iniziare la formazione professionale proprio con Giovanni Falcone, era il massimo...

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