L’opinione

GRAZIA IN OFFERTA SPECIALE

[di Vincenzo Andraous • 23.07.03] Avevo già scritto in merito a questa vicenda, ma, nonostante  tante cose siano cambiate, siamo ancora al punto di partenza. Da una parte il Ministro Castelli, la destra, la sinistra, il centro. Dall’altra parte  Sofri, Ciampi, la Chiesa, i detenuti e le vittime. Arbitro è Dio, inascoltato.

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SE QUESTO E’ UN UOMO. IL DRAMMA DELLE CARCERI E LA BEFFA DELL’INDULTINO

[Sergio Segio • 25.06.03] Dopo il danno, la beffa. Una beffa atroce, perfino meschina. Partorita neppure per cattiveria, ma solo dall’esigenza tutta politica di mascherare le spaccature nella maggioranza e la confusione e i tentennamenti nelle opposizioni. Prodotta quasi per inerzia – prevedibilmente ma non inevitabilmente - a partire dall’errore iniziale di non essersi trasparentemente confrontati e divisi sulla via maestra di un indulto vero e pieno, senza trucchi e senza diminutivi. Non solo in eventuale ossequio alle richieste del Papa, ma in doveroso rispetto del buon senso, della costituzionalità e dell’efficacia reale dei provvedimenti.

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GLI IMPUTATI DI DOMANI

[di Vincenzo Andraous • 22.05.03] Quante volte ho sentito sostenere con estrema superficialità che i più giovani, quelli che non hanno ancora quattordici anni, rimangono  impuniti anche  quando sono protagonisti di accadimenti gravi, e appunto questa possibilità ( di non essere imputati ) favorirebbe la devianza di altri ragazzi che ne seguirebbero l’esempio devastante...

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VOLTI NUOVI E ABITI VECCHI

[di Vincenzo Andraous • 06.11.02] Nell’incontrare tanti giovanissimi e tanti adulti in una comunità, viene da pensare ai volti nuovi, alle carni zigrinate dagli inciampi, dalle droghe, dagli abbandoni seguiti a catena. Viene da pensare agli abiti vecchi e al tempo che ogni cosa riporterà al suo posto, ma io che di tempo ne ho avuto tanto, a ben pensare non so ancora bene cos’è, figuriamoci se posso spiegarlo ad un giovanissimo che del tempo a venire non sa che farsene...

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RAI REPORT. LETTERA DI PAOLO BARNARD

[Paolo Barnard • 03.10.03] Questa è la lettera di risposta di un collaboratore di Report, Barnard, alle moltissime lettere di ringraziamento che le persone hanno inviato subito dopo aver visto la puntata di Report "L'Altro Terrorismo" del 23/09/03. Spendi cinque minuti per leggere una lettera quasi commovente per onestà e per l'alto senso di amore e rispetto per l'umanità che promana.

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STRALCI DEL DISCORSO DI BEPPE GRILLO AGLI OPERAI FIAT DI ARESE

[di Beppe Grillo • 31.01.03] Non fatevi ingannare quando dicono che ci vorranno ancora vent'anni: le auto ecologiche funzionano già adesso. Guardate questa, la "Smile": con due litri di benzina fa cento chilometri d'autostrada. Vuol dire che non si spende più, che aumenta il valore dei vostri soldi. Quest'auto è il risultato del finanziamento da un miliardo dato da Greenpeace a due
ingegneri. L'han creata due privati: han preso la Twingo, han fatto qualche modifica... L'han fatta così!...

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IL BLACK OUT VISTO DA UN INGEGNERE ELETTRICO E LE MISTIFICAZIONI DELLA TV

[di Gaia Valdenazzi, ingegnere • 01.10.03] Con questa lettera voglio esprimere la mia indignazione, come tecnico e come cittadina italiana, per la pessima qualità dell'informazione sul black-out diffusa dalla televisione domenica scorsa. Sono ingegnere elettrico, con tesi di laurea sul ripristino delle reti dopo i black-out ed esperienza di cinque anni nel settore energia...

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IL DIRITTO COME FIUME POSSENTE

[di SERGIO PARONETTO • 17.09.03] Sotto la schiacciante impressione prodotta dall'ostentazione di potenza, osservava Bonhoeffer, martire del nazismo, si viene spesso derubati della propria indipendenza interiore e si tende a rassegnarsi. Ma "per chi è responsabile la domanda ultima non è: come me la cavo eroicamente in questa vicenda, ma: quale potrà essere la vita della generazione che viene?"...

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COME PUGNI NELLO STOMACO

[di Vincenzo Andraous • 15.09.03] <?xml:namespace prefix = o />Durante la Santa Messa il sacerdote ha esordito nella sua omelia puntando il dito verso coloro che sono artisti delle parole, di quelle parole che una sull’altra, sottoscrivono l’epitaffio dell’alleanza umana. Il sacerdote per un momento ha dimenticato Dio sull’altare, lo ha fatto  consapevole di dover strattonare forte chi con leggerezza  esprime giudizi sulle persone, sentenzia e condanna, neppure conoscendone la storia personale, il vissuto, il dolore e magari le assenze. Sono rimasto ad ascoltare, mi sono guardato intorno, e seppure tra tante altre persone, mi sono sentito solo, rannicchiato in me stesso, a domandarmi quante volte anch’io ho timbrato il passaporto della solitudine altrui...

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