Archivio articoli

FINMECCANICA, MISSIONE BONTÁ

[Gianni Ballarini • 10.11.08] L'holding armiera italiana, con la vendita virtuale di materiale di merchandising, finanzia una campagna per aiutare i bimbi africani. Armi e solidarietà, due mercati che tirano sempre: prima si alimentano i conflitti e poi si risarciscono le vittime. Il tutto senza alcuna remora etica.

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ANTIMAFIA. «PROTAGONISTI DEL CAMBIAMENTO SONO I GIOVANI»

[Marco Scipolo • 12.11.08] Sabato 8 novembre 2008 la Carovana Antimafie di Libera, Arci e Avviso Pubblico ha fatto tappa a Verona. Tra Verona e Vicenza vi sono sodalizi criminali della 'ndrangheta calabrese. In Veneto, i mafiosi trattano e spacciano droga ed investono economicamente nel circuito legale. Pierpaolo Romani: «I Casalesi sono arrivati a Vicenza». Su oltre 6mila operazioni sospette, 443 si sono verificate in Veneto (352 le segnalazioni giunte da enti creditizi). «Chi non segnala nulla sono invece le agenzie immobiliari, i commercialisti, i notai ed i revisori contabili».

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LA TENTAZIONE DEL NUCLEARE (di Alex Zanotelli)

[Alex Zanotelli • 11.11.08] Il nucleare civile rappresenta la soluzione ai problemi energetici. Parola del ministro Scajola del governo Berlusconi. Si prospetta anche un sostanziale appoggio dell'opposizione, consapevole dell'esigenza di rendersi credibile, insieme al governo, per una soluzione tanto del problema energetico che del cambiamento climatico. Peccato che tutto avvenga senza alcun dibattito. Senza alcuna informazione alla base. Senza alcun confronto.

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DALLA PARTE DEI SENZA VOCE (di Alex Zanotelli e don Antonio Sciortino)

[Alex Zanotelli e Antonio Sciortino • 07.11.08] Prima la scuola, poi la sanità. Alex Zanotelli (direttore di Mosaico di pace) e Antonio Sciortino (direttore di Famiglia Cristiana), nell'editoriale di novembre di «Mosaico di pace», rivista mensile promossa dal movimento cattolico internazionale per la pace Pax Christi, denunciano gli emendamenti al pacchetto sicurezza/Maroni proposti da cinque senatori della Lega Nord che prevedono la cancellazione dell'art. 5 del testo unico sull'immigrazione. Ancora «una condanna a morte per tanti immigrati fuggiti dalla fame, dalla guerra e dalla disperazione».

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CARCERE. UNA SOMMA DI INGIUSTIZIE DELLA GIUSTIZIA

[Vincenzo Andraous • 06.11.08] Il pianeta dei resoconti filmografici, delle sintesi romanzate, a detta di tutti è una realtà drammatica, indescrivibile per disumanità e somma di ingiustizie della giustizia. Il carcere è diventato un lazzaretto disidratato, dove è sempre più difficile impegnare la morale, l’etica, l’onestà dei valori auspicati, mentre è sempre più facile sparare sulla croce rossa di un indulto concesso senza alcuna preparazione né formazione, tanto meno coperture finanziarie adeguate, peggio, rese inadeguate  dall’immobilismo burocratico...

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IO, IL MERCATO, CHIEDO PERDONO (di Frei Betto)

[Frei Betto • 29.10.08] Sono gravemente ammalato. Mi piacerebbe esprimere pubblicamente le mie scuse a tutti quelli che si sono fidati ciecamente di me. Hanno creduto nel mio presunto potere di moltiplicare ricchezze. Hanno depositato nelle mie mani il frutto di anni di lavoro, di economie familiari, il capitale delle loro imprese economiche...

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LA GIOIA DEL DIAOLOGO

[GRILLOnews • 02.11.08] «L'incontro con chi è diverso da noi normalmente mette alla prova la nostra sicurezza e può crearci un senso di timore». «La paura di chi è diverso e il rifiuto di forme culturali, morali, religiose e sociali lontane da noi possono spingerci alla chiusura, all'isolamento, magari mascherati dalla preoccupazione di custodire la nostra identità. Questo atteggiamento di diffidenza e di difesa tende ad inquinare i nostri rapporti, fino a reagire talvolta con forme diverse di violenza». Don Sergio Gaburro, responsabile della Commissione diocesana veronese per l'Ecumenismo e il Dialogo ha scritto - in occasione della VII giornata del dialogo cristiano-islamico del 27 ottobre 2008 - una illuminante riflessione per la costruzione di una cittadinanza civile 'umana'. La proponiamo integralmente.

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4 NOVEMBRE 1918-2008: NON FESTA MA LUTTO

[Mao Valpiana • 30.10.08] La «festa» militarista del 4 novembre è stata voluta ed istituita dal fascismo. E ora che gli eredi culturali del ventennio sono arrivati al potere, quella festa vogliono rilanciare. Non solo caserme aperte, esposizione pubblica di carri armati, parate in divisa, ma anche militari nelle scuole a raccontare ai giovani l'epopea della "grande guerra". Alla festa per la vittoria si è aggiunta quella per l'unità nazionale ed anche la Giornata delle Forze Armate. Ogni anno, in ogni città, le autorità civili, militari, religiose, si ritrovano tutte unite per legittimare eserciti e guerre. Stiamo assistendo ad un arretramento culturale. Le parole perdono il loro significato...

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