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FORNITURE “MADE IN VERONA” ALLA MARINA MILITARE U.K.

[GRILLOnews • 19.09.02] La Pellegrini Marine Equipments (Verona - Viale delle Nazioni) è entrata nella élite dei fornitori della Marina militare del Regno Unito. L'industria scaligera si è infatti aggiudicata la realizzazione di movimentazione per navi di assalto, cacciatorpediniere T.45 AAW in costruzione nei cantieri scozzesi di Glasgow, numero destinato ad aumentare di altre unità, che saranno successivamente esportate.

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CON EMERGENCY, CONTRO LA GUERRA

[di Gino Strada • 19.09.02] «L'informazione è un'arma» ha detto Colin Powell, e la guerra mediatica è già iniziata. Giornali e televisioni hanno incominciato il loro lavoro sporco per creare consenso alla nuova barbarie che è già all'orizzonte. Guerra. A questa parola non riesco ad associarne altre che non siano morte e sofferenza, lutti e miserie. Nel terzo millennio, molti esseri umani continuano a ritenere possibile, a volte addirittura giusto, uccidere altri esseri umani. Perché questa follia? Per il dio danaro o per il potere che genera danaro, per affermare la propria visione del mondo o in nome della democrazia e della civiltà.

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ETTORE MASINA – LA LETTERA DI SETTEMBRE 2002

[di Ettore Masina • 19.09.02] Ho un ricordo indimenticabile delle poche ore trascorse a Buenos Aires una decina di anni fa. Ad ogni angolo di strada, in ogni quartiere, si rifacevano vive in me le amate pagine di Cortazar e di Borges, e quelle, più tenere, “popolari” e “rionali”, dipinte da Osvaldo Soriano; ma più ancora scoprivo con emozione intere vie che sembravano trasportate di peso, per qualche incantesimo, da Milano o, meglio ancora, da Genova (e infatti genovesi, e approdati in Argentina, furono, alla fine del secolo XVIII i nostri primi eroici emigranti al di là degli oceani).

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DOVE MUORE LA CIVILTA’

[di Vincenzo Andraous • 04.09.02] Tante, troppe volte ho scritto, abbiamo scritto del e sul carcere, infinite volte ai silenzi assordanti sono seguiti sofismi e editti che sono rimasti lettera morta. Grosse fette della Società, delle Istituzioni, dei Governi trapassati/attuali, hanno speso parole e intenzioni, ma opere ben poche, se non quelle del redigere rapporti di morti sopravvenute e di utopie tutte a venire: nonostante le dimensioni di una disumanità ormai divenuta regola, di un moltiplicarsi tragico di suicidi, di autolesionismi, di miserie umane così profondamente deliranti, che l’orda barbarica, storicamente così definita dal carcere per i suoi abitanti, s’è tramutata in una colonna sgangherata di esseri perduti, senza più inizio né fine, senza più una professione di fede, neppure quella della strada. Il popolo della galera non ha più generazioni  da consegnare alla storia, quelle che in essa si sono imbattute, sono ormai annientate e hanno portato con sé la rabbia, il furore, la follia.

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AFRICA, IL CONTINENTE DA MODIFICARE

[di Marco D'Eramo • 04.09.02] Può l'Africa affamata permettersi il lusso di rifiutare cereali geneticamente modificati? È una delle domande più scabrose cui deve rispondere il vertice di Johannesburg, ed è uno dei dossier più spinosi che si porta in cartella il segretario di stato americano Colin Powell, soprattutto dopo che Zimbabwe, Mozambico e la settimana scorsa Zambia hanno respinto gli aiuti alimentari offerti dagli Stati uniti che per tutta la regione ammonteranno a fine anno a 500.000 tonnellate di cereali, comprendenti varietà geneticamente modificate (invece Malawi, Swaziland e Namibia li hanno accettati).

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11 SETTEMBRE: SONO PERPLESSO…

[di David Conati • 04.09.02] Da quella fatidica data di settembre è trascorso un anno. Un anno in cui osservare e riflettere sono stati due verbi che mai hanno avuto una importanza simile.

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MIGRAZIONI: OPPORTUNITA’ PER COSTRUIRE UNA CITTADINANZA COMUNE

[di Enrico Vendrame • 04.09.02] Gli sbarchi di queste ultime settimane a Lampedusa dovrebbero farci riflettere oltre l’emergenza. Perché continuano ad arrivare kurdi e disperati dall’Africa nera? Queste sono le provenienze che si conoscono, ma molte altre rimangono nascoste. Vi sono testimonianze di pescatori di Mazara del Vallo (Sicilia) e di Bizerda (Tunisia) che parlano del Meditteraneo come di un grande cimitero.

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11 SETTEMBRE: COINCIDENZE PERICOLOSE

[di GIULIETTO CHIESA • 04.09.02] La verità sull'11 settembre forse non la sapremo mai. Ma ora emergono tante «piccole» verità, come quelle delle redditizie speculazioni finanziarie della vigilia. Come se «qualcuno» sapesse prima ciò che sarebbe successo...

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