L’opinione

IRAQ. EROI DI VERGOGNA

[Vincenzo Andraous 15.05.04] Non c’è colpa per il colpevole, non c’è giustizia per la vittima, non c’è neppure inizio né fine per alcuno, c’è solamente sangue e distruzione. Irakeni e americani, palestinesi e israeliani, Bibbia o Corano, kamikaze o esercito, tortura o sepoltura, l’imbarazzo non è in mio figlio che muore, ma nella scelta, che obbliga, che impone, che costringe e restringe ogni azione di coscienza, fino al punto da conservare il solito metro di distanza che ci separa dall’incontro con la disperazione degli altri...

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PEDAGOGIA DEL SERVIRE

[Vincenzo Andraous • 09.05.04] Ascoltando ( i ragazzi ) e le più autorevoli figure di riferimento nel campo della pedagogia e del metodo educativo, mi rendo conto che nel tentativo di “tirare fuori”, di costruire e crescere insieme, non può resistere all’usura del tempo chi parte per “questa avventura” con un bagaglio di certezze inossidabili, di regole intransigenti, di binari singoli...

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CIVILTÁ INCIVILI

[Ettore Masina • 04.05.04] Orribili immagini di sevizie inflitte da soldati (e soldatesse) americani ai prigionieri iracheni detenuti nel carcere di Abu Ghraib che fu la "Casa delle torture" durante il regime di Saddam: corpi violati, psiche spezzate, persone che non potranno più dimenticare che anche le democrazie hanno i loro carnefici...

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25 APRILE. RICORDARE, PER RESTARE LIBERI

[Giorgio Chelidonio • 24.04.04] Oggi i titoli in prima pagina di un giornale mi evidenziano la schizofrenia del nostro tempo e dei suoi messaggi: “Undici feriti tra i militari italiani, morti quindici iracheni”,  e poco sotto “E’ il giorno della sicurezza (sulle strade, ndr)...

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IRAQ. ECCO COME MUORE UN ITALIANO

[Alessandro Marescotti (PEACELINK) • 17.04.04] Il ministro Frattini ha citato la frase di Fabrizio Quattrocchi prima di essere ucciso: "Ti faccio vedere come muore un italiano". "E' morto a petto in fuori, e non avrà di sicuro avuto paura di fronte agli assassini", ha detto un collega di Fabrizio Quattrocchi...

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GIULIETTO CHIESA. «IRAQ, FACCIAMOCI SENTIRE»

[Giulietto Chiesa • 13.04.04] A un anno quasi esatto l'insurrezione di popolo, sunniti e sciiti, centro e sud dell'Irak, la carneficina che ne promana, l'entrata in guerra plateale, esplicita, delle truppe italiane, che ha reso definitivamente insostenibile la tesi della "missione di pace", gli sviluppi che vanno assumendo un andamento tumultuoso e convulso, indicano non solo che gli occupanti stanno perdendo anche quel poco di controllo del paese che avevano, ma stanno radicalmente modificando tutte le prospettive che erano state delineate a tavolino nelle capitali occidentali...

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