L’opinione

PENA GIUSTA O VENDICATIVA?

[di Vincenzo Andraous • 06.10.02] Come ha detto Calvino: ” L'imperativo è di diffidare delle facili conclusioni, non arrendersi alle facilonerie, alla pratica del fare tanto per fare”. Credo sia giusto riflettere sulle  astrattezze, le approssimazioni del linguaggio e dei comportamenti imposti da più parti, perché ritengo sia un dovere puntare sulle cose che richiedono sforzo, fatica e impegno costante da parte di tutti...

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GUERRE E GENOCIDIO ECONOMICO

[di Luca Salvi • 06.10.02] Mentre gli USA e il mondo occidentale (alla fine nessuno vorrà restare fuori dal banchetto) si preparano a scatenare la guerra contro l'Iraq, è opportuno riflettere su alcuni dati raggelanti: il debito estero dei paesi poveri, di cui, passato il giubileo, nessuno più parla, ha abbondantemente superato l'incredibile cifra di 2500 miliardi di dollari e di condoni, finora, se ne sono visti ben pochi, nonostante fior di vertici G8, FAO, ecc...

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SONO RICCHI E MAFIOSI I BENEFICIATI DI QUESTO GOVERNO. MONS. BONA E MONS. BETTAZZI DENUNCIANO L’OPERATO DI BERLUSCONI & CO.

[Mons. Diego Bona e Mons. Luigi Bettazzi • 19.09.02] La linea politica dell'attuale governo è scandalosa, denuncia Pax Christi Italia in un comunicato diffuso all'inizio del mese di agosto, ma che, al rientro dalle vacanze estive, si ripresenta in tutta la sua drammatica attualità. Il testo, firmato dal presidente della sezione italiana di Pax Christi mons. Diego Bona, e dal vescovo emerito di Ivrea, mons. Luigi Bettazzi, presidente del Centro Studi Economico Sociali per la Pace, accusa il governo di continuare a varare leggi che favoriscono "ricchi e mafiosi" e calpestano i disoccupati, gli immigrati, i poveri. "Non possiamo tacere", annunciano i vescovi.

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CON EMERGENCY, CONTRO LA GUERRA

[di Gino Strada • 19.09.02] «L'informazione è un'arma» ha detto Colin Powell, e la guerra mediatica è già iniziata. Giornali e televisioni hanno incominciato il loro lavoro sporco per creare consenso alla nuova barbarie che è già all'orizzonte. Guerra. A questa parola non riesco ad associarne altre che non siano morte e sofferenza, lutti e miserie. Nel terzo millennio, molti esseri umani continuano a ritenere possibile, a volte addirittura giusto, uccidere altri esseri umani. Perché questa follia? Per il dio danaro o per il potere che genera danaro, per affermare la propria visione del mondo o in nome della democrazia e della civiltà.

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ETTORE MASINA – LA LETTERA DI SETTEMBRE 2002

[di Ettore Masina • 19.09.02] Ho un ricordo indimenticabile delle poche ore trascorse a Buenos Aires una decina di anni fa. Ad ogni angolo di strada, in ogni quartiere, si rifacevano vive in me le amate pagine di Cortazar e di Borges, e quelle, più tenere, “popolari” e “rionali”, dipinte da Osvaldo Soriano; ma più ancora scoprivo con emozione intere vie che sembravano trasportate di peso, per qualche incantesimo, da Milano o, meglio ancora, da Genova (e infatti genovesi, e approdati in Argentina, furono, alla fine del secolo XVIII i nostri primi eroici emigranti al di là degli oceani).

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DOVE MUORE LA CIVILTA’

[di Vincenzo Andraous • 04.09.02] Tante, troppe volte ho scritto, abbiamo scritto del e sul carcere, infinite volte ai silenzi assordanti sono seguiti sofismi e editti che sono rimasti lettera morta. Grosse fette della Società, delle Istituzioni, dei Governi trapassati/attuali, hanno speso parole e intenzioni, ma opere ben poche, se non quelle del redigere rapporti di morti sopravvenute e di utopie tutte a venire: nonostante le dimensioni di una disumanità ormai divenuta regola, di un moltiplicarsi tragico di suicidi, di autolesionismi, di miserie umane così profondamente deliranti, che l’orda barbarica, storicamente così definita dal carcere per i suoi abitanti, s’è tramutata in una colonna sgangherata di esseri perduti, senza più inizio né fine, senza più una professione di fede, neppure quella della strada. Il popolo della galera non ha più generazioni  da consegnare alla storia, quelle che in essa si sono imbattute, sono ormai annientate e hanno portato con sé la rabbia, il furore, la follia.

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11 SETTEMBRE: SONO PERPLESSO…

[di David Conati • 04.09.02] Da quella fatidica data di settembre è trascorso un anno. Un anno in cui osservare e riflettere sono stati due verbi che mai hanno avuto una importanza simile.

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